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Stasera in tv: “Sissi – Il destino di un’imperatrice” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Sissi – Il destino di una imperatrice”, dramma a sfondo storico del 1958 di Ernst Marischka con Romy Schneider e Karlheinz Böhm.

11 Giugno 2021 07:33

Cast e personaggi

Romy Schneider: Elisabetta di Baviera, detta Sissi
Karlheinz Böhm: Imperatore Francesco Giuseppe I d’Asburgo
Magda Schneider: Duchessa Ludovica di Baviera, madre di Sissi
Gustav Knuth: Duca Massimiliano di Baviera, padre di Sissi
Uta Franz: Principessa Elena di Baviera, sorella di Sissi
Walter Reyer: Conte Julius Andrássy
Vilma Degischer: Arciduchessa Sofia di Baviera, madre di Francesco Giuseppe
Josef Meinrad: colonnello Böckl
Senta Wengraf: contessa Bellegarde
Erich Nikowitz: Arciduca Francesco Carlo, padre di Francesco Giuseppe

Doppiatori italiani / Riedizione tv:

Cristiana Lionello: Elisabetta di Baviera (nel doppiaggio originale voce di Maria Pia Di Meo)
Claudio Capone: Francesco Giuseppe I d’Austria
Melina Martello: Ludovica di Baviera
Silvio Spaccesi: Massimiliano di Baviera
Giusi Raspani Dandolo: Sofia di Baviera
Mario Cordova: conte Andrassy

La trama

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Continuiamo a seguire le vicissitudini dell’imperatrice d’Austria Sissi (Romy Schneider) che tra i molti doveri e i ben pochi piaceri dell’onerosa carica trova nel viaggiare una sorta di sollievo, seppur momentaneo, alle troppe responsabilità. Tra le sue tappe europee dell’Imperatrice c’è anche l’Ungheria, patria del conte Andrássy (Walter Reyer), innamorato della reggente, che cerca in Sissi un supporto per dare stabilità alla sua nazione. A corte invece le cose non funzionano come dovrebbero, Frantz (Karlheinz Böhm) troppo occupato con la politica e gli oneri di monarca, lascia che la rigorosa e invadente madre interferisca nella vita della coppia e imponga le sue idee sull’educazione della figlia Giselle, sino a che le cose non precipiteranno con Sissi che si scoprirà malata di tubercolosi. Alla malattia seguirà una forte depressione che terrà lontana Sissi dalla vita di corte per molto tempo, una situazione che potrebbe divenire irreparabile se non fosse per l’intervento dell’energica Ludovica (Magda Schneider), madre dell’Imperatrice che con il suo carattere forte ed un contagioso ottimismo riporterà la figlia a godere dei piaceri della vita. Sissi si ritroverà così in viaggio con il marito diretta in Italia dove la coppia di sovrani incontrerà l’ostilità del popolo insorto contro la sovranità austriaca e dove Sissi potrà finalmente riabracciare la sua piccola Giselle.

Il nostro commento

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Sissi – Il destino di un’imperatrice è il terzo film della trilogia “romance” a sfondo storico dedicata dell’imperatrice austriaca Elisabetta di Baviera. In questo sequel torna il cast dell’originale con Romy Schneider, Karlheinz Böhm, Magda Schneider e Gustav Knuth e anche stavolta la formula non cambia, anzi si accentua l’allontanamento dai fatti storici, con la realtà storica fortemente romanzata per dare una ancor più decisa impronta romantica allo script, formula questa che si è dimostrata vincente. Per garantire questa sorta di continuità che ha fatto la fortuna della serie torna per la terza volta il regista viennese Ernst Marischka scelto in origine dopo l’ottima prova fornita al timone del film L’amore di una grande regina.

Differenze tra film e realtà storica

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Il film si allontana molto dalla realtà storica. Mostra un Francesco Giuseppe che continua a essere sobillato dalla madre che detiene il controllo sulla figlia, Sofia. In realtà, la piccola morirà proprio in questo periodo lasciando una sorellina di poco più giovane di lei, Gisella, alla quale pochi mesi dopo si aggiungerà il sospirato erede maschio, l’arciduca Rodolfo. Quando a Sissi viene diagnosticata la malattia Francesco Giuseppe le suggerisce di recarsi proprio a Trieste e Venezia, parte dell’impero, e solo un successivo peggioramento di Sissi farà decidere alla stessa imperatrice di partire per i ben più caldi climi di Madera e Corfù. Dovuti in buona parte alla depressione, i malanni di Sissi trarranno giovamento dalla lontananza dalla rigida corte di Vienna: molta indignazione susciteranno immagini dell’imperatrice intenta a divertirsi, mentre nella capitale il popolo e i nobili la credono in punto di morte. È sempre irrealistico quando descrive un plauso festante all’imperatrice al momento dell’incontro amoroso tra Sissi e sua figlia in Piazza San Marco, applauso che invece non ci fu, se non tra il seguito austriaco della sovrana. Il film, anche se è austriaco, è abbastanza onesto nel descrivere l’accoglienza glaciale che i sovrani ricevettero nel loro viaggio. A Milano, nel ricevimento indetto per la nobiltà, gli aristocratici lombardi mandarono effettivamente al loro posto, in segno di disprezzo, i propri servi; al concerto alla Scala fu intonato il “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi che allora era l’inno dei patrioti italiani. Invece a Venezia, città che ricordava ancora il duro assedio, la fame ed i bombardamenti subiti nel 1849, il corteo dei navigli reali fu accolto nella più assoluta ed ostentata indifferenza: tutte le finestre furono sprangate, nessun abitante si mostrò per le calli ed i ponti ed il corteo proseguì in una atmosfera surreale con un silenzio glaciale che, come disse l’imperatore, “uccideva più di una pallottola”. [fonte Wikipedia]

Curiosità e colonna sonora

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  • Terzo film della trilogia di film romantici sulla vita dell’imperatrice austriaca Elisabetta di Baviera, in Italia il lungometraggio è stato in seguito rinominato Sissi – Il destino di un’imperatrice.
  • Il regista Ernst Marischka originariamente doveva dirigere anche un quarto capitolo della serie, ma l’attrice Romy Schneider ha rifiutato interpretare il personaggio per un ulteriore film.
  • Il film è stato presentato nel ’58 all’undicesima edizione del Festival di Cannes.
  • Le musiche originali del film sono del compositore austriaco Anton Profes (L’amore di una grande regina) che ha musicato anche l’originale La principessa Sissi e il sequel Sissi – La giovane imperatrice.

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