Home Recensioni La Vita Possibile di Ivano De Matteo: Recensione in Anteprima

La Vita Possibile di Ivano De Matteo: Recensione in Anteprima

Margherita Buy e Valeria Golino protagoniste di una storia d’amicizia, di speranza e di rinascita con il nuovo film di Ivano De Matteo.

pubblicato 20 Settembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 05:38

Alla vigilia di Venezia 73 il toto-italiani in gara aveva coinvolto anche La Vita Possibile, atteso ritorno in sala di Ivano De Matteo, negli ultimi anni particolarmente apprezzato con La bella gente, Gli Equilibristi e I nostri ragazzi. Peccato che alla fine De Matteo sia rimasto fuori dal ricco programma festivaliero (per scelta di Barbera&Co, come confessato dallo stesso regista), anche se trainato da due tra le più apprezzate e premiate attrici italiane: Margherita Buy e Valeria Golino.

Ancora una volta centrato sulla ‘famiglia’, ma in questo caso chiamata a ricostruirsi dopo essersi sfasciata, La Vita Possibile racconta il quanto mai attuale tema della violenza sulle donne. Anna, madre e moglie, fugge da un marito violento che continua a picchiarla, anche dopo ripetute denunce. Al termine dell’ennesimo pestaggio, questa volta avvenuto davanti agli scioccati occhi del figlio 13enne Valerio, la donna scappa da Roma per trovare rifugio da un’amica di vecchia data, a Torino, attrice di teatro nonché single. Catapultati in una nuova città, mamma e figlio dovranno quindi provare a ripartire, archiviando una volta per tutte l’incubo vissuto nella Capitale a causa del padre di famiglia.

cover-cover.jpg

Soggetto scottante e da trattare con i guanti, quello sceneggiato dallo stesso De Matteo e da Valentina Ferlan, qui autori di una storia drammatica vista attraverso gli occhi di un adolescente. Perché la violenza subita dalla madre, che vediamo immediatamente ad inizio film al termine di un piano-sequenza introduttivo, si riflette sull’esistenza di questo ragazzino improvvisamente sradicato dalla propria casa e allontanato dai propri amici. E’ la rabbia repressa del bravo Andrea Pittorino, fagocitato dall’inattesa solitudine, su cui De Matteo si focalizza, per poi tratteggiare i lineamenti di una storia d’amicizia, di speranza e cambiamenti. Un titolo che fa leva sulla forza innata delle donne a resistere, reagire e a rialzarsi, denunciando in modo chiaro anche quello Stato che legislativamente parlando le penalizza persino dinanzi alla violenza, vietando loro un aiuto psicologico per il figlio minore.

Un tema importante, come detto, che fa però fatica a trovare un’adeguata amalgama all’interno di una storia minimalista costruita sui rapporti. Quello tra mamma e figlio, entrato in crisi dopo la fuga da Roma; quello tra il 13enne Valerio ed una giovane prostituta conosciuta al parco; quello tra Anna e la migliore amica che li ha accolti con calore; quello di Anna e Valerio con un’ex calciatore francese del Torino reinventatosi ristoratore. La Vita Possibile del titolo non è altro che la via d’uscita che qualsiasi donna vittima di violenza dovrebbe provare ad imboccare, ribellandosi ai pugni per ricominciare a vivere. Emotivamente ricattatorio nello sviluppo della storia, il film di De Matteo vive di strappi, di lunghi silenzi e di blanda quotidianità. Se a Venezia Margherita Buy era stata l’unica a salvarsi dal disastroso Questi Giorni di Piccioni, dimostrando ancora una volta tutta la propria straordinaria versatilità, in questo caso è proprio lei a stonare, anche se struccata, affranta ed umile mamma pronta ad accettare qualsiasi lavoro per poter provare a ripartire. Una Buy intensa ma recitativamente parlando sovraccarica, e non a caso oscurata da un’abbagliante Valeria Golino, travolgente e luminosa amica del cuore che accende la pellicola ad ogni ingresso in scena. Un ruolo minore per l’attrice ma centrato, e fondamentale nel dar luce ad un cupo film dei sentimenti che dopo aver seminato lacrime e dolore per 100 minuti saluta lo spettatore con un doppio messaggio di speranza, onestamente doveroso dopo tanto accanimento.

Attraverso la metafora calcistica/sportiva, che di fatto accompagna l’amaro film in tutta la sua durata, De Matteo sottolinea come chiunque di noi abbia la possibilità di rialzarsi dopo qualsiasi caduta, per quanto sia dolorosa e terrificante, riprendendo per mano la partita della vita. Nel farlo, però, si lascia troppo spesso andare a scene madri sentimentalmente parlando eccessive, deragliando visibilmente dinanzi a sottotrame mal gestite e a ripetute nonché esagerate rappresentazioni di violenza, tanto fisica quanto verbale, diretta e/o indiretta. Limiti strutturali nei confronti di una pellicola narrativamente imperfetta quanto tristemente attuale.

[rating title=”Voto di Federico” value=”5″ layout=”left”]
[rating title=”Voto di Antonio” value=”4″ layout=”left”]

La Vita Possibile (drammatico, 2016, Ita) di Ivano De Matteo; con Margherita Buy, Valeria Golino, Andrea Pittorino, Caterina Shulha, Bruno Todeschini – uscita giovedì 22 settembre 2016.