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Guerre Stellari Play: Cineblog intervista il curatore Fabrizio Modina

Quattro chiacchiere con il curatore e collezionista Fabrizio Modina, ideatore della mostra “Guerre Stellari Play” visitabile a Roma fino al 29 gennaio 2017

di carla
pubblicato 23 Dicembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:02

E’ aperta, fino al 29 gennaio 2017 al Complesso del Vittoriano di Roma, la mostra Guerre Stellari – Play con 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca, alcune esposte per la prima volta in Italia. Ho contattato il curatore, Fabrizio Modina, per chiedergli qualche curiosità.

1. Partiamo dall’inizio. Chi è Fabrizio Modina?
E’ sempre difficile parlare di se stessi in terza persona. Credo di essere fondamentalmente un artista che per molto tempo si è occupato di moda e design considerando l’attività di collezionista come un lato strettamente privato della propria vita. Con il tempo le cose si sono ribaltate ed ora, in qualità di autore e curatore di mostre ho deciso di dare maggiore rilievo al patrimonio che ho costruito in decenni, diventando così uno storico di mitologia moderna, forse la migliore etichetta che posso pensare di cucirmi addosso in questo momento.

2. La mostra è formata dalla tua collezione privata. Quanti oggetti sono? Quando hai iniziato? E perché proprio Guerre Stellari?
La mia collezione comprende circa 6000 pezzi ed è in costante costruzione. Non mi occupo soltanto di Star Wars ma anche di animazione giapponese e di super eroi dei comics americani, le tre tematiche che hanno accompagnato parallelamente tutta la mia gioventù e che ho approfondito crescendo. Di fatto alcuni pezzi risalgono proprio alla mia infanzia e fanno parte di un percorso che è passato dal gioco al collezionismo in maniera fluida e coerente, non è esistito effettivamente, un momento della mia vita in cui non abbia comprato giocattoli.

3. Qual è il pezzo più raro della tua collezione?
Parlando di Star Wars direi uno store display di origine italiana che non è stato incluso nella mostra.

4. E quello che ami di più?
Sono tutti speciali per me. Colleziono con il cuore non per riempire scatoloni.

5. Ci sono anche dei bellissimi pezzi della collezione di Amedeo Tecchio. Di cosa si tratta?
Amedeo è un caro amico ed un grande collezionista. Gli siamo molto grati per il supporto che ci ha offerto. Io sono un collezionista di toys, non sono interessato a props e oggetti in scala 1/1, settore nel quale Amedeo è particolarmente attivo.

6. Quale film della saga preferisci? E perché?
Andando in assoluta controtendenza, sono particolarmente affezionato a “Episode I”, che considero un momento a se stante nella storia del cinema di fantascienza per la cultura visiva e l’eleganza di ogni singolo dettaglio.

7. E il meno riuscito? E perché?
“Star Wars: Il risveglio della Forza”, un collage autoindulgente, che non è stato in grado di lasciare una sola nuova idea. Un’occasione sprecata, insomma.

8. Hai già visto Rogue One? Pareri?
No, sono stato impegnato con l’allestimento della mostra “Godzil-land”. Ci andrò appena possibile, non amo le prime e la confusione

9. A proposito della mostra su Godzilla… ce la descrivi in 3 aggettivi?
Coraggiosa, intergenerazionale, sorprendente.