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Le Spie della porta Accanto: Recensione in Anteprima

Greg Mottola torna al cinema con l’action comedy Le Spie della porta Accanto, dall’8 febbraio nelle sale d’Italia.

pubblicato 6 Febbraio 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 01:58

Sei anni dopo l’alieno Paul, Greg Mottola torna in sala con Le Spie della porta Accanto, suo quinto film da regista che ha fortemente deluso una volta sbarcato nei cinema d’America. Appena 15 milioni di dollari d’incasso per la pellicola, interpretata da divi del calibro di Zach Galifianakis, Jon Hamm, Isla Fisher e Gal Gadot, tanto da costare 40 milioni e nelle intenzioni chiamata a far incrociare action e commedia, senza però riuscire nell’intento.

Semplice semplice il soggetto, che vede una tranquilla coppia della provicina americana, rimasta sola in casa dopo aver inviato i figli al campeggio estivo, fare conoscenza dei nuovi affascinanti e misteriosi vicini, i Jones. Questi sono bellissimi, sofisticati e affiatati. Lui è un giornalista e gira il mondo mentre lei è una blogger di cucina. Peccato che entrambi nascondino qualcosa, ovvero una seconda identità decisamente più dinamica e pericolosa. Mr. e Mrs “”Jones””, infatti, sono degli agenti Segreti.

Risulta davvero difficile pensare che a dirigere un titolo tanto sgonfio e poco interessante possa esser stato il regista di Adventureland e Suxbad – Tre menti sopra il pelo. Mottola, qui affidatosi allo script di Michael LeSieur (Tu, io e Dupree), soccombe dinanzi ad un film clamorosamente inoffensivo e privo di concreta comicità, tanto da limitare persino i suoi protagonisti. Zach Galifianakis, negli ultimi due anni impegnato in qualità di produttore e mattatore con l’ottima serie tv Baskets, e Jon Hamm, che in passato ha più volte dimostrato di saper sapientemente sfruttare tutta la propria imprevedibile verve comica, provano a fare l’impossibile, ma senza mai lasciare minimamente il segno.

Colpa di una pellicola che quasi da subito svela il proprio ‘mistero’, ovvero la reale identità dei Jones del titolo originale, per poi scimmiottare action spiistici con troppa docile ironia. Nulla a che vedere con il demenziale e travolgente Agente Smart – Casino totale, poco meno di 10 anni fa interpretato da Steve Carell ed Anne Hathaway. Le Spie della porta Accanto ricicla idee abbondantemente divorate e digerite nel corso degli anni, con Mottola che stancamente si trascina verso un epilogo scontato e molto poco elettrizzante anche nella sua esplosività armamentaria.

La splendida Gal Gadot, a breve di nuovo in sala nella tutina di Wonder Woman, rimane costretta in un sensuale abito da femme fatale dal grilletto facile particolarmente scialbo, così come Isla Fisher, decoratrice d’interni che da subito sente puzza di menzogne dinanzi ai nuovi vicini, ha pochi appigli a cui aggrapparsi per poter emergere dalla totale mediocrità di scrittura che coinvolge il suo personaggio. Galifianakis, innocuo manager delle risorse umane sempre più magro rispetto ai tempi (d’oro) de Una notte da Leoni, e Hamm, spia dall’animo gentile e bisognoso d’ascolto altrui, mettono in mostra uno straccio di alchimia, anche perché tanto diversi nelle rispettive fisicità dall’andare incontro ad una discreta amalgama, ma Keeping Up With the Joneses non regala squilli ne’ concede colpi di scena, seminando nel corso dei suoi 100 minuti pochissimi sorrisi e tanta, troppo noia.

[rating title=”Voto di Federico” value=”4″ layout=”left”]

Le Spie della porta Accanto (Keeping Up With the Joneses, commedia, azione, 2016, Usa) di Greg Mottola; con Zach Galifianakis, Jon Hamm, Isla Fisher, Gal Gadot, Patton Oswalt, Matt Walsh, Maribeth Monroe, Kevin Dunn, Jeff Chase, Cullen Moss, Amy Parrish, Ari Shaffir – uscita mercoledì 8 febbraio 2017.