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Logan – The Wolverine: curiosità e commento sul film

“Logan” ha debuttato nei cinema italiani e Blogo vi propone alcune curiosità sull’ultimo film di Hugh Jackman nei panni di Wolverine

pubblicato 4 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 01:21

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Attenzione!!! L’articolo contiene spoiler sul film “Logan – The Wolverine”

 

Logan – The Wolverine ha fatto il suo debutto nei cinema italiani raccogliendo meritati elogi per un approccio “iper-umanizzante” al filone supereroistico, un po’ come accadeva nell’Hancock con Will Smith. In realtà se Logan è indubbiamente un buon film non si possono non notare diverse lacune mascherate ad arte con un’intensità emotiva spesso sopra le righe, anche se ben supportata da un dolente e tormentato Hugh Jackman in perenne conflitto e disagio fisico, e una bravissima e credibile Dafne Keen nei panni del clone Laura alias X-23, la sintonia con Jackman è tangibile e le sue scene d’azione da applauso.

In che misura paga l’umanizzare all’estremo un supereroe? Indubbiamente molto a livello di immedesimazione da parte dello spettatore e naturalmente di critica per un approccio alternativo al genere, un po’ meno però a livello di “credibilità” poichè mai come in questo terzo film in solitaria di Wolverine il comparto “villain” è stato così improbabile e a tratti imbarazzante; dal leader dei Reavers, un “potenziato” incapace di rappresentare la benché minima minaccia al brutale X-24 una sorta di rabbioso “T-1000”, senza dimenticare lo scienziato malvagio di turno, lo Zander Rice di Richard E. Grant, dal carisma pericolosamente latitante.

In ultimo nonostante la bravura di Patrick Stewart, il suo Professor X desta qualche perplessità , uno dei mutanti più carismatici, rappresentativi e potenti di sempre diventa ombra di se stesso e agnello sacrificale a rappresentare la “caducità” della vita. Sarebbe meglio evitare lo stravolgimento di taluni personaggi, poiché come già accaduto con l’imbarazzante utilizzo fatto di un villain storico come il Mandarino in Iron Man 3, anche stavolta il prendersi un po’ troppe libertà ha creato qualche inevitabile puntata nel grottesco.

 

 

 

Curiosità sul film

  • Questo è l’ultimo film in cui Hugh Jackman interpreta Wolverine. L’attore ha citato la sua età e il suo cancro della pelle come fattori decisivi nella sua scelta di abbandonare il ruolo.
  • Il regista James Mangold ha annunciato che sta lavorando ad una versione in bianco e nero del film, proprio come la versione “Black & Chrome” realizzata da George Miller di Mad Max: Fury Road. Uscirà alla fine di quest’anno o all’inizio del 2018.
  • Hugh Jackman ha raccontato di aver avuto l’idea della storia di Logan dopo aver bevuto un paio di bicchieri di vino ed essersi addormentato. L’attore si è svegliato alle 4 del mattino e parlando ad un registratore ha detto che Wolverine 3 sarebbe stato un mix di “Gli spietati” (1992), “The Wrestler” (2008) e “Il cavaliere della valle solitaria” (1953).
  • Patrick Stewart ha perso 9 chili per interpretare un Charles Xavier anziano e malato. Stewart ha detto di aver avuto un peso costante da quando era un adolescente e che non aveva mai deliberatamente perso peso prima di questo film. Hugh Jackman ha veramente preso in braccio Stewart in tutte le scene in cui Wolverine trasporta il Professor Xavier.
  • Il titolo del film è “Logan”. Si tratta di un riferimento alla graphic novel  “Vecchio Logan” di Mark Millar.
  • Il film visto dai personaggi nella stanza d’albergo è “Il cavaliere della valle solitaria”. Si tratta di classico western su un anziano pistolero che cerca di chiudere con il passato, ma ad un certo non può negare la sua natura e soprattutto quel che ha fatto.
  • Patrick Stewart ha confermato in un’intervista che questa sarebbe stata la sua ultima volta nei panni di Charles Xavier.
  • La spada da samurai mostrata a Logan in Wolverine – L’immortale può essere vista nel nascondiglio di Logan e Charles.
  • Questo film è il 10° lungometraggio della serie”X-Men”; il  3° e ultimo film della trilogia “Wolverine” e il più lungo della serie dopo X-Men: Apocalisse.
  • Stephen Merchant è il secondo attore a ritrarre il mutante Calibano, dopo Tómas Lemarquis in X-Men: Apocalisse.
  • Il personaggio X-23 ha debuttato nel cartone animato X-Men Evolution ed è attualmente parte dei fumetti Marvel di Wolverine.
  • Nel trailer ufficiale, nella scena in cui Logan è visto bere in un cimitero, una delle tombe porta scritto il cognome “Peters”. E’ un riferimento all’attore Evan Peters, che interpreta Quicksilver nei film degli X-Men.
  • Richard E. Grant è il quarto  attore della serie tv Il trono di spade ad unirsi alla serie X-Men dopo Peter Dinklage (Boliver Trask), Ed Skrein (Ajax) e Sophie Turner (Jean Grey).
  • Questo film è la terza collaborazione tra Hugh Jackman e il regista James Mangold dopo Kate & Leopold e Wolverine – L’immortale.
  • Questo è il primo film degli X-Men a far riferimento al fatto che il fattore di guarigione di Wolverine gli impedisce anche di morire per avvelenamento da adamantio.
  • Anche se Logan è il film finale della trilogia Wolverine, il film è anche un reboot in quanto esiste in una linea temporale alternativa stabilita da X-Men: Giorni di un futuro Passato e X-Men: Apocalisse.
  • Nella linea temporale del film agli X-Men sono stati dedicati fumetti e action figures mostrati durante il film.
  • Il film è basato sui fumetti “Old Man Logan” (un invecchiato e stanco Logan si cimenta in un’ultima avventura), il crossover “Massacro Mutante” (sullo sterminio quasi totale dei Morlock per mano dei Marauders) e “X-23” (Wolverine incontra una ragazzina che è un suo clone braccata dal supercattivo Sinistro alias Nathaniel Essex).
  • Nel film appaiono i “Reavers”, nei fumetti Marvel una banda di criminali cyborg votati alla distruzione degli X-Men è in particolare del mutante Wolverine.

 

 

 

Wolverine – Le origini

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Wolverine/Logan, uno dei personaggi più amati del mondo dei supereroi mutanti creati dalla Marvel, da bambino scopre di possedere il Gene X che gli permette un’incredibile rigenerazione a livello di tessuti. Wolverine oltre ad essere immune a qualsiasi malattia, e all’invecchiamento, ha sensi ipersviluppati e si avvale di tre affilatissimi artigli che fuoriuscendo dal dorso delle sue mani rappresentano una micidiale arma d’offesa. Questi artigli, in principio ossei, diverranno in seguito ad un esperimento militare di Adamantio, un materiale praticamente indistruttibile.

Wolverine è un ex soldato senza memoria e perennemente in conflitto con la sua natura animale, è uno dei supereroi più umani e sofferenti della Marvel, le sue avventure editoriali lo vedono esordire nel 1974 in un albo del nerboruto supercollega L’incredibile Hulk, con cui condivide l’istinto bestiale e la forza sovrumana. L’anno dopo si unirà  agli X-Men, risollevandone le sorti editoriali nell’albo “Giant Sized X-Men n.1”

Creato da Len Wein e disegnato da Herb Trimpe e John Romita Sr., Wolverine diverrà ben presto pronto ad una evoluzione e si arricchirà di una sua mitologia passando tra le mani di moltissimi artisti del fumetto che ne rileggeranno sia il look che le vicissitudini, dandone nuove versioni ed eplorandone le nebulose origini, tra questi artisti John Romita Jr., Frank Miller , Barry Windsor-Smith e il nostro Claudio Castellini.

Le serie di albi che lo vedono protagonista sono molteplici, oltre all’inossidabile serie originale, ci sono le cosiddette versioni alternative, come la serie “Ultimate” che vede un Wolverine più combattuto del solito, schiavo degli istinti, e in perenne contrasto con gli altri X-Men; in questa serie si pone l’accento sul rapporto ambiguo tra il supereroe ed il villain Magneto. Invece in “Era dell’Apocalisse”, Wolverine combatte in un cupo futuro alternativo con la squadra degli X-Men guidati da Magneto.

Da segnalare anche l’intrigante serie crossover “Amalgam” in cui Wolverine si fonderà con Batman generando il supereroe Dark Claw e naturalmente la splendida serie pubblicata nel 1994 “Arma X” di Barry Windsor-Smith che finalmente fa luce sulle origini di Wolverine, fumetto che in parte ha ispirato lo spin-off X-Men le origini: Wolverine.

La mitologia e il personaggio di Wolverine hanno generato anche videogames tra cui X-Men Le Origini: Wolverine ispirato all’omnimo film e diverse serie animate tra cui Insuperabili X-Men (1992), X-Men: Evolution (2000), Wolverine and the X-Men (2009) e alcune “ospitate” del personaggio come nell’episodio pilota della serie animata mai prodotta L’audacia degli X-Men(1989) e nelle popolari Spiderman: The Animated Series (1994) e Avengers – I più potenti eroi della Terra (2010).

Al cinema Wolverine è apparso in X-Men (2000), X-Men 2 (2003), X-Men – Conflitto finale (2006), X-Men le origini – Wolverine (2009), Wolverine – L’immortale (2013), X-Men – Giorni di un futuro passato (2014) e Logan – The Wolverine (2017) oltre a camei anche in X-Men – L’inizio (2011) e X-Men – Apocalisse (2016).