Home Notizie The Happy Prince, Rupert Everett sogna Venezia per il suo biopic su Oscar Wilde: ‘lui è come Cristo per la comunità LGBT’

The Happy Prince, Rupert Everett sogna Venezia per il suo biopic su Oscar Wilde: ‘lui è come Cristo per la comunità LGBT’

Condannato perché omosessale, spedito ai lavori forzati e infine in esilio. La vita di Oscar Wilde torna in sala grazie a Rupert Everett.

pubblicato 24 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 00:48

Il progetto di una vita. Rupert Everett, 57 anni all’anagrafe, ha prodotto, scritto, diretto e interpretato The Happy Prince, biopic su Oscar Wilde che l’attore vorrebbe portare al Festival di Venezia.

[quote layout=”big”]’Il mio sogno era quello di essere pronto per Cannes, ma mi piacerebbe se il film andasse a Venezia o da qualche parte’.[/quote]

Intervistato dall’Hollywood Reporter, Everett, tra i primi divi a fare coming out, ha descritto il suo esordio alla regia come un ‘road movie’ che vedrà Wilde viaggiare dal carcere alla tomba. La pellicola, attualmente in post-produzione, racconterà gli anni dello scrittore e poeta irlandese in esilio tra Francia e Italia. Costato 13 milioni di dollari, The Happy Prince è una co-produzione BBC Films, Lionsgate, Eurimages, Bavarian Film Fund e Wallonia.

Wilde, condannato perché omosessuale, venne obbligato ai lavori forzati per due anni, al termine di un infame processo andato in scena a Londra nel 1985. Rilasciato dal carcere, partì per l’esilio in Europa, di fatto auto-imposto. Ci sono stati diversi film su Wilde, ma mai come questo, ha sottolineato Rupert.

[quote layout=”big”]’Wilde è una sorta di Cristo per ogni persona LGBT. Questo viaggio è iniziato con Wilde. L’omosessualità non esisteva, in quanto dibattito, fino a quando non esplose lo scandalo Oscar Wilde. Con la morte di Oscar, nel 1900, presero il via tutti i dibattiti del 20°: Modernismo, il femminismo, il comunismo. La morte di Wilde ha dato il via al dibattito sull’omosessualità. In quanto gay, per me è una storia terribilmente importante e personale, perché Oscar venne realmente crocifisso da quella stessa società che l’aveva adorato. E’ una sorta di patrono, per me. Mi piacerebbe far arrivare questo messaggio a tutti’.[/quote]

Girato in Germania, Italia, Belgio e Francia, il film vedrà sul set al fianco di Everett ‘amici’ di lunga data come Colin Firth, Emily Watson, Miranda Richardson, Tom Wilkinson, Beatrice Dalle e Anna Chancellor. Perso lo slot di Cannes, perché non ancora pronto, The Happy Prince punta ora al Lido.

Fonte: HollywoodReporter