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La Mummia: easter-egg collega il reboot al remake con Brendan Fraser

Nel reboot “La Mummia” appare un oggetto che lega il “Dark Universe al remake del 1999 con protagonista Brendan Fraser.

pubblicato 10 Giugno 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 05:13

Il reboot La Mummia con Tom Cruise ha fatto il suo debutto avviando, non senza qualche palese difficoltà. una nuova serie di film interconnessi che prendono il suggestivo nome di Dark Universe. Il film è ricco di azione, sfoggia intriganti effetti speciali, una buona dose di humour (a tratti un po’ “forzato”), una nemesi carismatica interpretata dalla talentuosa Sofia Boutella (punto di forza del film), un volenteroso Tom Cruise nei panni di un personaggio che fatica a rendere credibile il suo lato “canaglia” e un Russell Crowe “gigione” nel ruolo del Dr. Jekill, scienziato alla guida di un’organizzazione denominata “Prodigium” simile a quella vista nel film Hellboy, che lavora nell’ombra per studiare e contrastare minacce sovrannaturali che incombono sull’umanità (voto al film sul mio personale taccuino “6”).

Questo nuovo reboot si allontana dall’avventura esotica alla Indiana Jones del remake del 1999 con Brendan Fraser, ma strizza invece l’occhio al sequel La Mummia: Il ritorno del 2001, all’avventura fantasy La leggenda degli uomini straordinari e il regista Alex Kurtzman cita addirittura il classico Un lupo mannaro americano a Londra con le apparizioni del defunto amico del protagonista.

Kurtzman però ha voluto comunque pagare tributo al film del 1999, remake del classico Universal del 1932 con Boris Karloff che ha generato numerosi film durante gli anni ’40.

 

Attenzione!!! A seguire ci saranno spoiler quindi proseguite nella lettura vostro rischio e pericolo.

 

Il mese scorso Universal ha svelato il logo ufficiale del “Dark Universe” e ha confermato che Johnny Depp interpreterà L’uomo invisibile, mentre Javier Bardem ha firmato per interpretare il mostro di Frankenstein. Lo studio ha anche confermato che questo intero universo si concentra su un’organizzazione segreta conosciuta come “Prodigium”, gestita dal dottor Henry Jekyll (Russell Crowe). Durante la visita del Nick Morton di Tom Cruise nella sede londinese del “Prodìgium” c’è una scena particolare in cui Morton, legato in una camicia di forza e scortato da alcuni uomini, attraversa una stanza in cui sono esposti alcuni esemplari come il braccio del Mostro della Laguna Nera che è conservato in formaldeide e un cranio caratterizzato da zanne di vampiro, ma l’easter-egg più interessante viene svelato qualche momento dopo.

Come molti si aspettavano il Dottor Jekyll nel film mostrerà il suo lato oscuro alias il mostruoso Eddie Hyde. Jekyll sta utilizzando un siero che si inietta in una mano per mantenere sotto controllo il suo bestiale alter ego, ma nel caso Hyde riesca a manifestarsi comunque, sono state previste alcune precauzioni di sicurezza. La porta dell’ufficio di Jekill, con un pannello che riconosce il palmo della mano di quest’ultimo, si chiude automaticamente e non può essere aperto da Hyde. Purtroppo Nick Morton si ritrova intrappolato nella stanza con l’esagitato Hyde, mentre la sua partner Jenny Halsey (Annabelle Wallis) cerca di farlo uscire. Ad un certo punto Jenny si scontra con un membro della squadra di sicurezza di Jekyll e durante la mischia prende un grande libro con cui colpisce l’uomo alla testa. Quel particolare libro è il famigerato “Libro dei morti” visto nel remake La Mummia del 1999.

Il libro viene inquadrato fugacemente, ma la serratura a forma di stella posta sulla parte superiore dimostra che è lo stesso tomo maledetto del film originale. Mentre il libro non ha importanza per la trama del reboot, è chiaro che “Prodigium” sta raccogliendo reliquie di natura sovrannaturale da parecchio tempo. Uscito nel 1999, il remake La Mummia con Brendan Fraser e Rachel Weisz era ambientato nel 1923 mentre il sequel La Mummia: Il ritorno si svolgeva un decennio più tardi nel 1933. La pellicola del 2008 La Mummia – La tomba dell’Imperatore dragone era invece ambientata nel 1946 e spostava l’azione in Cina. È anche importante notare che Sean Daniel produttore del reboot ha anche prodotto la trilogia con protagonista Brenda Fraser.

Il problema di fondo di questa nuova Mummia, che non delude dal punto di vista dell’azione, è quello di essere un “prologo” con tutti i problemi che sussistono nell’impostare un universo condiviso così ambizioso. Per il sottoscritto il Dark Universe almeno sulla carta merita di essere approfondito e non affossato in prima battuta, quindi attendiamo con curiosità i prossimi capitoli sperando che i realizzatori facciano tesoro delle lacune di questa prima avventura.

 

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