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E’ morto Paolo Villaggio – Il ricordo di Blogo

E’ scomparso a Roma a 84 anni l’attore Paolo Villaggio creatore e interprete dell’amato Ragionier Ugo Fantozzi.

pubblicato 3 Luglio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 04:27

 

E’ scomparso a Roma all’età di 84 anni l’attore e comico Paolo villaggio creatore di personaggi entrati nell’immaginario popolare come il Ragionier Ugo Fantozzi protagonista di un saga letteraria e di dieci pellicole e Giandomenico Fracchia popoplare personaggio televisivo approdato anche sul grande schermo nei film “Fracchia la Belva Umana” e “Fracchia contro Dracula”.

Villaggio come ogni buon attore comico si è cimentato anche in ruoli drammaatici recitando per Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Nel 1992, in occasione della 49ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Villaggio ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera mentre nel 2000 gli viene assegnato al Festival del cinema di Locarno il Pardo d’onore alla carriera.

Paolo Villaggio nasce a genova il 30 dicembre del 1932 da un ingegnere edile e un’insegnante di lingua tedesca e vive da adolescente la guerra e lo sbarco delle forze alleate..

[quote layout=”big”]La guerra fu un incubo che si materializzò il 2 febbraio del 1941. A scuola, io e mio fratello gemello, sentivamo la lezione del maestro. A un certo punto avvertimmo sopra la testa come il rumore clamoroso di un treno. Era una salva da 381 mm che la marina britannica aveva sparato dal largo di Portofino. Solo che sbagliò bersaglio. La bomba centrò il quartiere dove eravamo tutti noi, devastando case e persone. Uscimmo, io e mio fratello, tenendoci per mano. Lo spettacolo era terribile. Vedemmo i cadaveri di due donne e un mulo morto. La notte non riuscimmo a prendere sonno. Fu la prima volta che sentimmo nostro padre imprecare contro la guerra.[/quote]

Dopo aver frequentato il liceo classico e l’università (indirizzo Giurisprudenza), Villaggio abbandona gli studi per dedicarsi a svariati impieghi tra cui cameriere, speaker radiofonico e le sue prime esperienze come cabarettista e intrattenitore su navi da crociera insieme all’amico Fabrizio De André. Negli anni sessanta viene assunto come impiegato in una delle più importanti industrie impiantistiche italiane, la Cosider, esperienza aziendale che diventerà la base per il suo personaggio più amato e popolare, il Ragionier Ugo Fantozzi.

A metà degli anni ’50 Villaggio si unisce all’antica compagnia teatrale genovese “Compagnia goliardica Mario Baistrocchi”, composta da attori e ballerini non professionisti, spesso ex studenti universitari. Villaggio collabora nella compagnia sia in veste di autore di testi che di presentatore. Questa esperienza lo porterà a tratteggiare personaggi poi diventati suoi cavalli di battaglia tra questi uno strano e scorbutico prestigiatore che diventerà il Professor Otto von Kranz. A scoprire la vena artistica di Villaggio fu Maurizio Costanzo, che nel 1967 lo indirizza al “Sette per otto”, un noto cabaret di Roma.

[quote layout=”big”]Andai. La prima sera c’era ad assistere allo spettacolo una Roma incuriosita da questo strano comico arrivato da Genova. Ricordo Garinei e Giovannini, Ugo Tognazzi, Ennio Flaiano che alla fine a forza di ridere cadde dalla poltrona.[/quote]

Sempre a quegli anni Villaggio calca il palcoscenico dell’iconico Derby Club di Milano dove conosce Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni all’epoca pressoché sconosciuti.

[quote layout=”big”]Milano è la città con i ricordi più felici della mia vita, quella delle notti in giro con gli amici del Derby, Giorgio Gaber, Pozzetto e quel tiratardi di Umberto Simonetta. Ora pare si sia trasformata in un feudo di sarte.[/quote]

 

 

Dopo una lunga gavetta nel cabaret, Villaggio debutta nella trasmissione radiofonica Il sabato del Villaggio in cui muovi i primi passi il tragicomico impiegato ragionier Ugo Fantozzi. Nel 1968 l’attore approda in tv come conduttore di Quelli della domenica dove propone anche due personaggi dalle personalità opposte l’aggressivo e sadico prestigiatore tedesco Professor Kranz e il perennemente umiliato e sottomesso Giandomenico Fracchia. In quel periodo Fantozzi non è ancora un personaggio fisico, ma viene solo raccontato da Villaggio attraverso monologhi in terza persona.

[quote layout=”big”]Fantozzi in realtà si chiama Bianchi. Al tempo in cui l’ho conosciuto, il suo ufficio era collocato in un sottoscala. Sono stato insieme a lui per parecchi anni. Parlottavamo ma non sono riuscito mai a conoscerlo bene. Il mio primo incontro con lui si è svolto in una stanzetta, in questo sottoscala che gli avevano assegnato come ufficio. Quel giorno gli ho dato la mano dicendogli: “Permette?”. Lui si è alzato. Gli ho chiesto: “Ma perché si alza?”. E Bianchi-Fantozzi: “Credevo che volesse ballare”».[/quote]

Nel 1968 comincia per il comico genovese l’attività cinematografica che si dipana parallela a quella televisiva ormai lanciatissima. Villaggio debutta sul grande schermo nel film Eat it!, seguito da Il terribile ispettore (1969) e I quattro del pater noster (1969) dove recita al fianco dei colleghi comici Enrico Montesano, Lino Toffolo e Oreste Lionello.

Nel 1968 le avventure del Ragionier Ugo Fantozzi vengono pubblicate sulla rivista L’Europeo e oltre al vessato protagonista i lettori fanno la conoscenza dei vari compagni d’avventura del ragioniere che diventeranno popolari quanto lo stesso Fantozzi: la remissiva signora Pina Fantozzi, la mostruosa figlia Mariangela, il compagno di lavoro ragionier Filini, l’eterna fiamma signorina Silvani, lo sbruffone geometra Calboni e il propotente ed arrogante Megadirettore Galattico. Nel 1971 questi racconti diventano il bestseller “Fantozzi” da oltre un milione di copie vendute che darà il via ad una fortunata saga letteraria che sfocerà inevitabilmente nel cinema.

[quote layout=”big”]I miei libri sono l’unica cosa creativa che esporto all’estero. In Francia ho avuto l’onore di essere stato pubblicato dalle Éditions Robert Laffont e di essere stato tradotto da Paul Challant, che ha fatto una cernita del meglio dei miei Fantozzi e lo ha raccolto sotto il titolo di Monsieur Catastrophe […] poi sono famoso in Russia. Quando è venuto il poeta Evtushenko in Italia, per un convegno della Fondazione Cini, a Venezia, mi ha citato come l’unico degli scrittori italiani riconducibili a Gogol.[/quote]

All’inizio degli anni ’70 Villaggio intensifica la sua produzione cinematografica, grazie al sodalizio con Vittorio Gassman con cui collabora per la prima volta in Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli (1970) in cui interpreta il soldato alemanno Torz. Il film è l’inizio di un sodalizio artistico tra Gassman e Villaggio che durerà fino al 1973 tra cinema (“Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto” e “Che c’entriamo noi con la rivoluzione?” e piccolo schermo.

[quote layout=”big”]Vittorio è l’uomo e l’attore che ho stimato di più nella vita. Voleva essere l’attore colto. Nei discorsi infilava parole come “semantico”, “sussunto”, “paratattico”. Parlava una neo-lingua infarcita di vocaboli misteriosi. Nessuno lo sa, ma è la persona più divertente che abbia conosciuto.[/quote]

Nel 1973 Villaggio viene diretto da Nanni Loy nella satira politica Sistemo l’America e torno, l’anno successivo ha un ruolo nel grottesco Non toccare la donna bianca di Marco Ferreri in cui si trova a recitare al fianco di un cast stellare composto da Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Catherine Deneuve, Michel Piccoli e Philippe Noiret. Tra il 1975 e il 1977 Villaggio recita in numerosi film a episodi tra i quali Di che segno sei?, Quelle strane occasioni, Tre tigri contro tre tigri, Io tigro, tu tigri, egli tigra e Signore e signori, buonanotte.

 

 

Nel 1974 Villaggio porta sul grande schermo la maschera di Fantozzi con un primo film diretto da Luciano Salce. Fantozzi esce nelle sale nel marzo del 1975, ottenendo un successo superiore al suo esordio narrativo, incassando la cifra di oltre cinque miliardi di lire.

Nel 1975 esce nelle sale Il secondo tragico Fantozzi ancora diretto da Luciano Salce che bissa il successo dell’originale. Il successo dei due Fantozzi porta Salce e Villaggio a stringere un sodalizio che genererà altre cinque pellicole: Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno, Il… Belpaese, Professor Kranz tedesco di Germania, l’episodio “Si buana” del film Dove vai in vacanza? e Rag. Arturo De Fanti, bancario precario ultima collaborazione di Villaggio con Salce.

Il 1980 segna il rilancio cinematografico di Fantozzi con il film Fantozzi contro tutti diretto dallo stesso Villaggio con il supporto di un quasi esordiente Neri Parenti che poi dirigerà Villaggio in Fracchia la belva umana diventando il regista di riferimento dell’attore. Da segnalare in Fantozzi contro tutti il cambio di interprete per la “signora Pina” che avrà il volto di Milena Vukotic fino all’ultimo episodio (eccezion fatta per Superfantozzi che vede il ritorno sullo schermo di Liù Bosisio). Nello stesso anno Villaggio gira anche La locandiera con Adriano Celentano e Claudia Mori.

Nel 1981 tocca a Giandomenico Fracchia esordire sul grande schermo nel film Fracchia la belva umana che includerà Lino Banfi, Francesco Salvi e Massimo Boldi e alcuni volti familiari del filone fantozziano come Anna Mazzamauro e Gigi Reder.

Gli anni ’80 vedranno Villaggio anche Fantozzi subisce ancora, Sogni mostruosamente proibiti, Bonnie e Clyde all’italiana (con Ornella Muti), il film a episodi Pappa e ciccia e i corali I pompieri, Scuola di ladri e Scuola di ladri – Parte seconda, Grandi magazzini, Missione eroica – I pompieri 2, Rimini Rimini e Roba da ricchi. Da ricordare inoltre le uscite nel 1985 di Fracchia contro Dracula parodia “horror” e ultima incursione sul grande schermo del televisivo Giandomenico Fracchia, nel 1986 di Superfantozzi una sorta di summa della filosofia fantozziana e nel 1988 del nostalgico Fantozzi va in pensione. Il decennio si chiude con lo spassoso Ho vinto la lotteria di capodanno di Neri Parenti in cui Villaggio rispolvera irresistibili gag fisiche e situazioni surreali in stile “comiche”.

 

 

Gli anni ’90 segnano la collaborazione di Villaggio con il maestro Federico Fellini per La voce della Luna, in cui il comico genovese recita al fianco di Roberto Benigni e riceve il suo primo David di Donatello, come migliore attore, ex aequo con Gian Maria Volonté, protagonista del film Porte aperte di Gianni Amelio. La partecipazione al film di Fellini segna per il comico genovese l’inizio di un percorso attoriale nel cinema d’autore che lo vedrà collaborare con importanti registi come Ermanno Olmi per Il segreto del bosco vecchio con cui vince il Nastro d’argento come migliore attore e Mario Monicelli per Cari fottutissimi amici presentato al Festival di Berlino e vincitore di un Orso d’argento, nella sezione menzione speciale.

Nel 1990 Villaggio rispolvera il suo Fantozzi con Fantozzi alla riscossa e lo stesso collabora con l’amico Renato Pozzetto nel campione d’incassi Le comiche (1990), collaborazione bissata per Le comiche 2 (1991) e seguita nel 1992 da Io speriamo che me la cavo di Lina Wertmüller in cui Villaggio interoreta un maestro di scuola elementare trasferito a Napoli.

Nel 1993 arriva il settimo episodio della saga Fantozzi con Fantozzi in paradiso seguito nel 1996 da Fantozzi – Il ritorno che balza subito alle cronache per un esposto in cui si richiede il sequestro giudiziario della pellicola a causa di una scena considerata diseducativa in cui Fantozzi getta sassi dal cavalcavia, emulando tragici fatti di cronaca nera. I produttori in accordo con l’attore elimineranno la scena incriminata. La saga arriva alla sua conclusione nel dicembre del 1999, con il trascurabile Fantozzi 2000 – La clonazione di Domenico Saverni che segnerà l’assenza del “ragionier Filini” alias Gigi Reder scomparso l’anno precedente.

[quote layout=”big”]Muore una parte della mia vita. Era un grande attore che aveva recitato anche con Fellini ma la gente ormai lo identificava col suo personaggio. Tutti quelli che mi hanno chiamato mi hanno detto: è morto Filini. Con me era come Peppino De Filippo con Totò: spesso faceva ridere più di me.[/quote]

Altri film di Villaggio girati negli anni ’90 includono Denti di Gabriele Salvatores, Palla di neve di Maurizio Nichetti (1995), Camerieri di Leone Pompucci (1995) e Un bugiardo in paradiso di Enrico Oldoini (1998).

Le ultime prove attoriali di Villaggio lo vedono nel 2003 nei panni di Don Abbondio nella serie televisiva Renzo e Lucia di Francesca Archibugi e dal 2002 al 2008 partecipa alla fiction Carabinieri. Sul grande schermo reciterà in Hermano di Giovanni Robbiano (2007), Gas di Luciano Melchionna (2005), Liolà di Gabriele Lavia (2007), Torno a vivere da solo di Jerry Calà (2008), Generazione 1000 euro di Massimo Venier (2009) e ancora per Francesca Archibugi in Questione di cuore (2009).

Nel maggio del 2009 l’attore riceve il David di Donatello alla carriera inscenando un ironico discorso di accettazione..

[quote layout=”big”]Sono felice anche se ho un leggerissimo timore che questo riconoscimento non sia alla carriera, ma alla memoria… Poi, rivolgendosi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aggiunge: “Mi auguro che lei possa venire al mio funerale…”. Pronta la replica sorridente del Capo dello Stato: «Chissà quanti anni mi toccherà aspettare![/quote]

 

Filmografia

Eat It, regia di Francesco Casaretti (1968)
I quattro del pater noster, regia di Ruggero Deodato (1969)
Il terribile ispettore, regia di Mario Amendola (1969)
Pensando a te, regia di Aldo Grimaldi (1969)
Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, regia di Vittorio Gassman (1972)
Beati i ricchi, regia di Salvatore Samperi (1972)
Che c’entriamo noi con la rivoluzione?, regia di Sergio Corbucci (1972)
La torta in cielo, regia di Lino Del Fra (1972)
Sistemo l’America e torno, regia di Nanni Loy (1973)
Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno, regia di Luciano Salce (1974)
Non toccare la donna bianca, regia di Marco Ferreri (1974)
La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, regia di Pupi Avati (1975)
Fantozzi, regia di Luciano Salce (1975)
Di che segno sei?, regia di Sergio Corbucci (1975)
Il secondo tragico Fantozzi, regia di Luciano Salce (1976)
Signore e signori, buonanotte, regia di Luigi Comencini, Luigi Magni, Nanni Loy, Ettore Scola, Mario Monicelli (1976)
Il signor Robinson, mostruosa storia d’amore e d’avventure, regia di Sergio Corbucci (1976)
Quelle strane occasioni – episodio Italian Superman, regia di Nanni Loy (1976)
Tre tigri contro tre tigri, regia di Sergio Corbucci e Steno (1977)
Il… Belpaese, regia di Luciano Salce (1977)
Quando c’era lui… caro lei!, regia di Giancarlo Santi (1978)
Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Giorgio Capitani (1978)
Professor Kranz tedesco di Germania, regia di Luciano Salce (1978)
Dove vai in vacanza? – episodio Sì buana, regia di Luciano Salce (1978)
Dottor Jekyll e gentile signora, regia di Steno (1979)
Rag. Arturo De Fanti, bancario precario, regia di Luciano Salce (1979)
La locandiera, regia di Paolo Cavara (1980)
Fantozzi contro tutti, regia di Paolo Villaggio e Neri Parenti (1980)
Il turno, regia di Tonino Cervi (1981)
Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981)
Sogni mostruosamente proibiti, regia di Neri Parenti (1982)
Bonnie e Clyde all’italiana, regia di Steno (1983)
Pappa e ciccia, regia di Neri Parenti (1983)
Fantozzi subisce ancora, regia di Neri Parenti (1983)
A tu per tu, regia di Sergio Corbucci (1984)
I pompieri, regia di Neri Parenti (1985)
Fracchia contro Dracula, regia di Neri Parenti (1985)
Scuola di ladri, regia di Neri Parenti (1986)
Grandi magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
Superfantozzi, regia di Neri Parenti (1986)
Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987)
Missione eroica – I pompieri 2, regia di Giorgio Capitani (1987)
Scuola di ladri – Parte seconda, regia di Neri Parenti (1987)
Roba da ricchi, regia di Sergio Corbucci (1987)
Com’è dura l’avventura, regia di Flavio Mogherini (1987)
Il volpone, regia di Maurizio Ponzi (1988)
Fantozzi va in pensione, regia di Neri Parenti (1988)
Ho vinto la lotteria di capodanno, regia di Neri Parenti (1989)
La voce della Luna, regia di Federico Fellini (1989)
Le comiche, regia di Neri Parenti (1990)
Fantozzi alla riscossa, regia di Neri Parenti (1990)
Le comiche 2, regia di Neri Parenti (1991)
Io speriamo che me la cavo, regia di Lina Wertmüller (1992)
Il segreto del bosco vecchio, regia di Ermanno Olmi (1993)
Fantozzi in paradiso, regia di Neri Parenti (1993)
Cari fottutissimi amici, regia di Mario Monicelli (1994)
Le nuove comiche, regia di Neri Parenti (1994)
Camerieri, regia di Leone Pompucci (1995)
Io no spik inglish, regia di Carlo Vanzina (1995)
Palla di neve, regia di Maurizio Nichetti (1995)
Fantozzi – Il ritorno, regia di Neri Parenti (1996)
Banzai, regia di Carlo Vanzina (1997)
Un bugiardo in paradiso, regia di Enrico Oldoini (1998)
Fantozzi 2000 – La clonazione, regia di Domenico Saverni (1999)
Denti, regia di Gabriele Salvatores (2000)
Heidi, regia di Markus Imboden (2001)
Azzurro, regia di Denis Rabaglia (2001)
Gas, regia di Luciano Melchionna (2005)
Hermano, regia di Giovanni Robbiano (2007)
Torno a vivere da solo, regia di Jerry Calà (2008)
Questione di cuore, regia di Francesca Archibugi (2009)
Generazione 1000 euro, regia di Massimo Venier (2009)
Tutto tutto niente niente, regia di Giulio Manfredonia (2012)