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Silent Hill Revelation 3D: guida ai personaggi e alle creature

Personaggi e creature misteriose. Scopriamo insieme il mondo oscuro di Silent Hill Revelation 3D

pubblicato 15 Ottobre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 21:11

Ispirato al terzo capitolo della celebre serie di videogiochi, Silent Hill Revelation 3D uscirà nei cinema d’Italia il prossimo 31 ottobre, notte di Halloween. Diretto da Michael J. Bassett, e con Adelaide Clemens, Kit Harington, Radha Mitchell, Sean Bean, Deborah Kara Unger, Carrie-Ann Moss e Malcolm McDowell protagonisti, Silent Hill 2 prova quest’oggi a farci entrare nel suo Universo horror, presentandoci personaggi e creature, che vi attendono con delle più che dettagliate descrizioni dopo il saltino.

Al centro della trama Heather Mason, ragazza tormentata da spaventosi incubi legati alla città di Silent Hill. Decisa ad investigare sulla scomparsa del padre e sul motivo dei suoi strani sogni, Heather arriva nella città fantasma dove scoprirà di non essere chi pensava e capirà che uscire da Silent Hill non è poi così facile. Sebbene si tratti del sequel del primo film diretto da Christophe Gans nel 2006, questo nuovo episodio può essere visto anche da chi non conosce il precedente capitolo, ripartendo quasi da zero.

“Silent Hill è assolutamente diverso da ogni altro videogioco. E’ una magnifica opera d’arte, che coinvolge i nostri sentimenti e le percezioni in maniera originale. Ogni giocatore vive qualcosa di unico: parla del destino, dei segreti e del male che nascondiamo dentro di noi. Riteniamo che, con Silent Hill: Revelation 3D, stiamo portando al pubblico cinematografico proprio questa esperienza. I creatori giapponesi dei giochi di Silent Hill hanno attinto dai maestri cinematografici del genere horror, con l’obiettivo di dar vita a una grande ricchezza visiva ed emotiva nei loro giochi. Questa dote ha sicuramente contribuito all’enorme successo di questa serie di giochi. L’adattamento realizzato da Christophe Gans, regista del primo film, è risultato un omaggio straordinario ai videogiochi e al genere. Questa volta, volevo che la nuova esperienza risultasse un ponte tra la paura che si avverte quando si gioca e la tensione che si prova sulla poltrona di un cinema”.

Queste le parole del produttore Samuel Hadida, per un film che vi aspetta dopo il saltino. Con un mare di curiosità e una ‘creatura’ inedita inventata dallo stesso regista. La missionaria.



AFFRONTARE UN INCUBO FATTO DI AMORE

Adelaide Clemens è Heather Mason

Al Sundance Film Festival del 2011, Samuel Hadida ha notato una giovane donna che assomigliava esattamente al personaggio di Heather Mason del terzo gioco di Silent Hill. Più cose scopriva di lei, più vedeva confermata la sua prima impressione: Adelaide Clemens era perfetta per il ruolo di Heather Mason.

Hadida ricorda come “lei possedesse un’energia speciale. Mi ha detto di aver vissuto in tante nazioni diverse, spostandosi costantemente da un posto all’altro come fa Heather. La sua audizione è stata fantastica e noi a quel punto eravamo sicuri che Adelaide fosse Heather”.

In fuga con suo padre, Heather rappresenta la nuova identità della problematica ragazzina di nome Sharon, che scompare a Silent Hill nel primo film. Ora ha 18 anni. Mentre non è più una sonnambula, i suoi incubi molto realistici la portano in posti pericolosi, quindi l’influenza di Silent Hill rimane dentro di lei. SILENT HILL: REVELATION 3D è una storia di formazione, che mostra come Heather venga a conoscenza della sua vera identità. Questo processo comprende l’incontro con Dark Alessa, la sua “gemella malvagia”, anche lei interpretata dalla Clemens.

Don Carmody spiega come “non abbiamo scelto nessun altro attore per il film fino a quando non abbiamo stabilito chi fosse Heather. Subito dopo, abbiamo puntato su Kit Harington per il ruolo di Vincent. Questi due personaggi portano avanti la storia”.

“Anche se i videogiochi vengono considerati come un passatempo soprattutto maschile, in realtà la popolazione di giocatori si divide quasi equamente tra uomini e donne. Entrambi gli adattamenti di videogiochi che ho realizzato (Silent Hill e Resident Evil) contengono delle protagoniste potenti. Rispetto alla forza bruta degli uomini, una donna deve avere molta più immaginazione e intelligenza per superare i suoi avversari”.

“E’ facile scioccare il pubblico mostrando del sangue o cose raccapriccianti, ma per creare un film veramente spaventoso, il pubblico deve riconoscersi nel personaggio”, nota Bassett. “Un attore che si porta sulle spalle il peso del film deve dare tutto e trovare la protagonista è stata una bella sfida. Il ruolo richiedeva una giovane interprete, credibile nel contesto di un mondo irreale in cui avrebbe dovuto correre, saltare, andare a caccia, essere ricoperta di sangue, circondata da anelli di fuoco e attaccata da mostri. Adelaide Clemens, la giovane donna che ho selezionato per affrontare queste torture, si è rivelata meravigliosa”.

L’attrice confessa che “la sceneggiatura richiedeva un’incredibile gamma di emozioni, azione e comportamenti. Interpretare Heather è stata un’opportunità straordinaria e molto complessa dal punto di vista fisico e psicologico. Prima di ogni ciak facevo un bell’urlo per concentrarmi meglio. In questo modo, riuscivo a focalizzare al massimo la mia energia. Da quel momento in poi, tutto diventava istintivo e il mio corpo si muoveva senza che io dovessi fare nulla”.

Il regista aggiunge che “Adelaide ha capito rapidamente quello che volevamo ottenere. Non conoscendo i videogiochi, lei ha portato uno sguardo nuovo alla sceneggiatura e si è concentrata solo sugli aspetti drammatici del progetto. Questo era il modo migliore di affrontare il ruolo. Non ha cercato di imitare il personaggio del gioco, ma ha tentato di dar vita a un ruolo forte”.

Adelaide osserva come “vivere a Silent Hill è straordinario e magnifico. Durante queste riprese, mi sentivo completamente immersa in questo mondo, ben distante da ogni realtà che avevo vissuto in precedenza. L’ho adorato. Il film è visivamente spettacolare, con urla, salti e corse, molti mostri strani, effetti di protesi e odori particolari, ma è stato entusiasmante! Ha cambiato il mio modo di vedere le cose. Gli spettatori saranno impauriti, ma si porranno anche delle domande e magari saranno disorientati da questa esperienza”.

Lei ha delle osservazioni interessanti sulla storia: “nonostante tutte le pressioni che deve subire Heather, andare a Silent Hill è una sua scelta. Heather ha un legame forte con suo padre, Harry. Sono una squadra e hanno un buon equilibrio tra loro. Harry la aiuta e la sostiene molto. Quando scompare, Heather non può far altro che cercarlo. Insomma, è l’amore che la porta a Silent Hill”.

Per Adelaide, il cast è un altro elemento forte del film. Lei ammette che “Michael e i produttori hanno messo assieme un impressionante gruppo di attori. Lavorare con Kit Harington è stato magnifico. Abbiamo condiviso tante cose: il freddo e la neve, le atmosfere inquietanti, i personaggi e i set spaventosi. Ho ancora gli incubi per la scena con le infermiere! Noi eravamo terrorizzati, anche se sapevamo benissimo di trovarci al sicuro su un set. Condividere emozioni del genere porta ad avvicinarti. Ora, io e Kit siamo buoni amici”.

Adelaide aveva già incontrato Radha Mitchell in diverse occasioni. Entrambe sono australiane e Adelaide era felice di poter lavorare con lei, così com’era eccitata di poter collaborare con
Deborah Kara Unger. “Ha un metodo molto particolare. Quando si cala nel personaggio, è accattivante e inquietante. La sua voce aveva un effetto-eco che catturava l’attenzione”.

Per quanto riguarda Malcolm McDowell e Sean Bean, l’attrice sostiene che “aver recitato con Malcolm rimarrà sempre uno dei miei ricordi più belli. La nostra scena è intensa e spettacolare a livello formale e contenutistico – lavorare con lui è stato un vero colpo per la mia carriera! Anche Sean Bean è eccezionale. E’ grazie al suo personaggio che io mi prendo tanti rischi nella storia. Credetemi, lui merita tutto questo!”.

Quando si è trattato di lavorare con Carrie-Anne Moss, sul set è avvenuto qualcosa d’inatteso. Prima delle riprese, la Moss aveva avuto delle conversazioni piacevoli con Clemens, ma una volta arrivati sul set, è cambiata. Come la descrive Adelaide, “ha interrotto ogni rapporto e si è mantenuta a due metri di distanza da me. Non ho capito bene le ragioni, finché non abbiamo iniziato le riprese. A quel punto, è arrivata e mi ha messo la mano sul mento. Non ho mai provato una sensazione del genere, una totale invasione del mio spazio personale. Mi sono venuti i brividi. E’ stato affascinante e potente”.

L’attrice rende anche merito a Michael J. Bassett. “Lavorare con Michael è un sogno. E’ assolutamente divertente e fornisce un supporto notevole. Sa esattamente come organizzare una scena, sia da un punto di vista tecnico che per quanto riguarda il gioco. E’ fantastico in quello che fa”.

SEGUIRE IL PROPRIO CAMMINO

Kit Harington è Vincent Carter

Anche se Heather non vuole avere degli amici, Vincent Carter riesce ad avvicinarsi a lei. Vincent è un nuovo personaggio nel film, basato su un personaggio minore dei giochi. Tuttavia, nel film lui assume ben altra importanza nel mondo di Silent Hill e diventa un protagonista centrale. Proprio come capita a Heather, è nuovo a scuola, misterioso e sconosciuto come lo è lei e in cerca di amicizie. La sua presenza porta la storia a combaciare con il punto di vista degli adolescenti. Quando i realizzatori cercavano l’attore giusto, il nome di Kit Harington è sbucato per via de Il trono di spade, la serie che stava iniziando sulla HBO. A quel punto, il regista e i produttori avevano incontrato tanti candidati per cercare l’attore giusto.

Michael J. Bassett ricorda che “lui è entrato dalla porta ed era Vincent! Tutto questo, solo grazie alla forza del suo provino, nient’altro. Le vibrazioni che trasmetteva erano proprio quello che volevo ottenere. A differenza di Adelaide (nei panni di Heather), che sembra uguale al personaggio del gioco, Kit susciterà una reazione diversa da parte degli appassionati, perché l’ho utilizzato in maniera differente”.

Come Clemens, Harington si è calato nel ruolo basandosi solo sulla sceneggiatura e senza conoscere il videogioco. L’attore spiega che “all’inizio, Vincent Carter sembra un tipo socievole che cerca di farsi degli amici, ma la realtà è ben diversa. E’ stato un personaggio difficile da interpretare, perché lui è molto complesso, come se avesse un monologo interiore che nasconde all’esterno. Quando incontra Heather, inizia ad avere dei dubbi profondi. Affronta dei dilemmi complessi e si trasforma in un antieroe unico”.

Kit aggiunge che “Silent Hill è stata un’esperienza bizzarra, fantastica, divertente e surreale. Si è insinuata nei miei sogni. Mentre dormivo, sono stato inseguito da infermiere e creature, così come da tutto quello che è orribile e strano. Tuttavia, l’atmosfera sul set è stata ben diversa. Michael ama stare vicino ai suoi attori e mi ha aiutato molto a comprendere questo mondo”.

“Ho incontrato Adelaide per la prima volta durante il provino. Siamo andati molto d’accordo fin dall’inizio, una cosa importante per quanto riguarda i nostri personaggi e quello che avrebbero dovuto affrontare. Lavorare con lei è stato eccitante. Le sue urla prima di ogni scena ci davano il via. E’ un’attrice fantastica e si è impegnata molto per questo film. La sua energia mi ha impressionato”.

SEAN BEAN, RADHA MITCHELL
& DEBORAH KARA UNGER TORNANO A SILENT HILL

Quando Bassett stava scrivendo la sceneggiatura di SILENT HILL: REVELATION 3D, nessuno poteva sapere se Radha Mitchell, Sean Bean e Deborah Kara Unger sarebbero stati disponibili. Per fortuna, tutti loro sono riusciti a tornare – una dimostrazione di apprezzamento alla sceneggiatura e all’idea. Secondo Samuel Hadida, “Portarli di nuovo sul set era importante sia per la continuità della serie che per i fan”.

Sean Bean è Harry Mason

Sean Bean, che interpreta il padre di Heather, spiega che “la gente parlava di un nuovo Silent Hill da anni. Mi è piaciuto molto recitare nel primo film e quindi ero interessato al sequel. Ho sempre pensato che quest’universo fosse decisamente strano, diverso, intenso e disturbante. Quando Samuel mi ha chiamato, ho letto la sceneggiatura e ho accettato immediatamente”.

“Gli ultimi anni sono stati duri per Harry. Ha perso la moglie Rose a Silent Hill, mentre adesso sta cercando di crescere la figlia e loro devono spostarsi continuamente. Probabilmente, è troppo protettivo, ma considerando le circostanze è comprensibile. Nel primo film, Harry aveva un ruolo passivo, mentre ora è un personaggio più attivo”.

Sean Bean non solo ha ritrovato Radha Mitchell, ma è anche tornato a collaborare con Kit Harington, che interpreta il figlio illegittimo ne Il trono di spade. L’attore aggiunge che “Kit e Adelaide sono degli attori eccellenti e i loro personaggi formano una coppia fantastica. E’ stato molto piacevole lavorare con Michael. E’ un narratore meraviglioso e il suo senso dell’umorismo rappresentava una boccata d’aria fresca nell’universo di Silent Hill!”.

Bassett aggiunge che “un modo di umanizzare la storia all’interno del genere horror, è di creare dei rapporti forti tra i personaggi. Il centro della vicenda è il desiderio di Heather di salvare il padre. Questo rende il personaggio di Sean molto affascinante e maturo, e lui lo interpreta magnificamente”.

Radha Mitchell è Rose Da Silva

Rose Da Silva è la madre di Heather e la moglie di Harry. Ora è bloccata a Silent Hill e interpreta un ruolo misterioso. Radha Mitchell ricorda: “Quando è stata girata la prima scena nel giorno iniziale di riprese, mi sono ritrovata a fronteggiare lo stress insito nella parte e la strana sensazione di dover fronteggiare una minaccia insidiosa. Benvenuti a Silent Hill. Interpretare nuovamente questa parte in SILENT HILL: REVELATION 3D era eccitante. Rose appare al marito per poco tempo, soltanto come un riflesso di se stessa. In questi momenti tristi, capiamo meglio i sacrifici fatti per salvare la figlia. Poi, improvvisamente come è scomparsa, Harry la perde nuovamente. E’ decisamente poetico. Per un videogioco, ci sono tanti momenti di grande sensibilità mischiati all’horror”.

Deborah Kara Unger è Dahlia Gillespie

Deborah Kara Unger ancora una volta interpreta Dahlia Gillespie, la madre di Alessa. L’attrice confida: “Amo Dahlia! E’ una donna inquietante e bizzarra, che sembra avere settant’anni, diventata saggia attraverso la sofferenza. Lei offre nuovamente questa strana forma di saggezza, questa volta a Heather. Michael ha adottato un’interpretazione estrema di questo personaggio e, a mio avviso, l’ha resa più simile a quella che appare nel gioco. Lo rispetto molto per questa scelta. Non appena sono tornata sul set e nel mondo di Silent Hill, la personalità di Dahlia mi è tornata immediatamente alla mente. Questi personaggi ti conquistano. Sembrerà strano a chi non conosce questo universo, ma sono dei personaggi complessi, così come lo è il mondo di Silent Hill”.

Samuel Hadida aggiunge che “Dahlia nasconde un segreto importante dal primo film di Silent Hill. Lei porta il pubblico a porsi delle domande sui valori e la moralità, mentre lentamente iniziamo a capire qualcosa in più su di lei. Era evidente che dovevamo far tornare Deborah per tirar fuori un’interpretazione del genere e siamo felicissimi che lei sia di nuovo a Silent Hill”.

CARRIE-ANNE MOSS, MALCOLM McDOWELL
E MARTIN DONOVAN FANNO LA CONOSCENZA DI SILENT HILL

Carrie-Anne Moss è Claudia Wolf

Claudia Wolf è uno dei personaggi principali della storia. Più cose scopriamo di lei, più il viaggio diventa spaventoso. Le origini di Wolf risalgono al terzo videogioco di Silent Hill e la sua interprete sullo schermo, Carrie-Anne Moss, si ritrova a essere la leader dell’Ordine.

La Moss spiega “Claudia è una donna potente, una leader che ha intenzione di purificare il mondo dai suoi peccati. Il suo universo è basato su un istinto materno perverso ed è pronta a qualsiasi sacrificio, anche se riguarda delle persone della sua famiglia. Lei è molto convinta delle sue idee, ritenendo di avere ottime ragioni dietro a ogni cosa che fa”.

“Carrie-Anne era entusiasta di interpretare il personaggio di una strega, dotata di un sentimento materno”, rivela Bassett. “Claudia ha un coinvolgimento materno per quanto riguarda gli eventi che capitano ai personaggi del film”.

L’attrice prosegue, dicendo che “una volta che diventi una madre nella vita reale, cambia il modo in cui interpreti una figura materna. E’ impossibile non inserire le tue sensazioni nella recitazione. Ho reso Claudia più materna di quanto non fosse nella sceneggiatura. Per quanto le decisioni di Claudia siano estreme, lei ritiene di proteggere dal male il suo mondo e gli abitanti, anche se questo significa sacrificarli”.

“Dopo aver scoperto il primo film, non vedevo l’ora di lavorare a questo!”, afferma la Moss. “Le ore necessarie per entrare nel costume, le lunghe passeggiate desolate attraverso le tavole di legno nel cuore di questa fabbrica abbandonata, il forte abbassamento di temperatura perché il sole non poteva penetrare in queste spesse mura, la fredda pioggia che cade dal tetto e che fornisce una sensazione di disperazione, erano tutte una fonte di grande ispirazione per me, consentendomi di calarmi nei panni dell’alta sacerdotessa dell’Ordine”.


Malcolm McDowell è Leonard Wolf

Malcolm McDowell incarna Leonard, un tempo Maestro dell’Ordine, ora un miserabile cieco rinchiuso nella Cella S12 del Brookhaven Hospital di Silent Hill. Accusato di corruzione da parte dell’Oscurità, Leonard detiene un segreto. Appena Heather lo scopre, la verità emerge con tutta la sua forza.

McDowell sostiene di “essere sempre stato terrorizzato dai film horror. Rimango sempre coinvolto e spaventato. All’inizio, ero preoccupato di essere coperto da protesi, ma sono una parte integrante del personaggio ed è stato molto divertente interpretare questa sorta di Re Lear invecchiato. I capelli e il trucco erano incredibili, tanto da rappresentare l’inizio della mia interpretazione. Le mie scene erano spettacolari e profonde, oltre che decisamente intriganti”.

“La mia idea su Leonard, creata partendo dai videogiochi, è che si sia spinto troppo in là e non rappresenti più un leader, quanto un uomo violento”, riflette Bassett. “Lui è rimasto contagiato dall’oscurità che sosteneva di voler tenere lontana. Claudia ha estromesso suo padre, l’ha rinchiuso e quindi il risultato è questo vecchio pazzo, che è il detentore della chiave e possiede le informazioni di cui Heather ha bisogno. Nel gioco, lo possiamo solo sentire al telefono, ma senza vederlo in forma umana e scoprendo solo più tardi il mostro che è”.

“Desideravo che Heather affrontasse questo labirinto, la mente che è Silent Hill, per scoprire chi è Leonard”, prosegue Bassett. “Avevamo a disposizione Malcolm McDowell e non c’era nessuno più adatto di lui per questo ruolo. L’unico problema è che volevo che fosse cieco e Malcolm non aveva indossato lenti a contatto o nessun’altra cosa nei suoi occhi dai tempi di Arancia meccanica. L’ho convinto che non gli avrei fatto subire quello che gli aveva inflitto Stanley”.

Martin Donovan è Douglas Cartland

Douglas Cartland, un detective privato, è assunto per trovare Heather Mason. Non sa chi lo abbia ingaggiato, ma presto scoprirà quanto i suoi datori di lavoro siano spietati. Come pedina dell’Ordine di Valtiel, Douglas Cartland è uno dei pochi personaggi che collega Silent Hill al mondo esterno.

Martin Donovan spiega che “il rapporto tra Heather e il mio personaggio si evolve, per via della situazione di emergenza, da un confronto aspro a una sorta di complicità. Ogni personaggio è inconsapevole degli obiettivi dell’altro. Entrambi si trovano in un viaggio per ottenere qualcosa controllato da forze che non comprendono”.

“Ho fatto delle scene di stunt in precedenza attaccato a dei cavi, ma non avevo mai partecipato a nulla di simile all’ultima sequenza. Mi hanno assicurato che sarei stato a non più di un metro e mezzo sopra la superficie, ma la troupe rideva, perché sapeva qual era la verità. Ho provato a crederci e non so perché l’ho fatto. L’unico indizio che mi avevano fornito è stato quando sono arrivato sul set quella notte e Michael mi ha chiesto se soffrissi di vertigini. Pensavo che stesse scherzando”.

LA GUIDA ALLE CREATURE DI SILENT HILL

Le diverse realtà dell’universo di SILENT HILL: REVELATION 3D rappresentano uno dei suoi aspetti più interessanti. I personaggi scoprono dei riflessi in altre realtà e nuovi punti di vista nei desideri, sensazioni e paure che provano.

Michael J. Bassett spiega che “questo è uno degli elementi presenti sia nei giochi che nel film. L’orrore è radicato nel subconscio della persona che lo vive. Quello che è così presente in noi, diventa realtà. L’intimità, le cose non dette, quello che non riusciamo a cancellare sono delle forze trainanti nel film. Questo appare chiarissimo con le creature, che giocano con le paure e le sensazioni che proviamo. Il risultato è impressionante”.

“Le funzioni e la natura dei mostri a Silent Hill non si possono descrivere in poche parole”, aggiunge Bassett. “Riguarda quello che il posto fa alle menti delle persone che vanno lì e queste cose emergono per creare i mostri che vedono e affrontano. Il mondo di Silent Hill è decisamente sottile e intricato, così abbiamo cercato di mostrare al pubblico queste interpretazioni e la profondità in tutto questo”.

Per continuare l’acclamato lavoro che è stato intrapreso nel primo film, l’ideatore delle creature Patrick Tatopoulos e Paul Jones, responsabile degli effetti speciali makeup e delle creature, hanno lavorato insieme per dar vita a questi personaggi spaventosi.

PIRAMIDE ROSSA

Imponente, leggendario, grande e mortale, Piramide Rossa è apparso per la prima volta nel secondo videogioco di Silent Hill. La sua forma spaventosa è stata poi adattata per il grande schermo nel film di Christophe Gans.

“Nel videogioco, è una manifestazione della psicosi del personaggio all’interno di quel mondo”, rivela Bassett. “L’ho riutilizzato perché visivamente è impressionante. Tutto nasce dal boia che era vissuto nel seicento, quando è stata fondata la colonia di Silent Hill. Rappresenta il padre, il protettore di Alessa, ma per me incarna anche il lato maschile portato all’estremo, la violenza e il potere”.

Per buona parte di SILENT HILL: REVELATION 3D, Heather non è consapevole delle motivazioni di Piramide rossa. Lei ritiene che sia una minaccia. “Lui è al servizio di un potere più alto ed è rimasto intrappolato a Silent Hill”, sostiene Bassett. “E’ un osservatore, una creatura che va oltre la paura immediata e superficiale, la violenza e l’aggressione delle creature di Silent Hill. Lui ha un obiettivo più importante”.

A interpretare Piramide Rossa c’è Roberto Campanella, che si è calato nella parte per la prima volta in Silent Hill e offre un’interpretazione importante nel film di Hill. Bassett spiega perché era così importante riavere lo stesso attore. “E’ un ballerino, ma anche il coreografo delle creature di tutto il film. Per un po’, ho pensato di prendere una persona più imponente. Ma lui si muove in maniera particolare, quasi malsana, e Roberto in questo è bravissimo. Abbiamo provato a mettergli un casco più leggero di fibra di vetro. Ma a quel punto, non riusciva più a vedere nulla. Così, abbiamo creato una mascherina per fornirgli una visuale di quello che avviene. Abbiamo scoperto che era molto difficile per lui agitare le braccia mentre indossava il casco. Abbiamo dovuto realizzare la scena del combattimento con grande attenzione, in modo da consentirgli dei movimenti completi”.

LE INFERMIERE

Chiunque attraversa Silent Hill, sa bene di doversi mantenere alla larga da queste signore feroci. Purtroppo per Vincent e Heather, un incontro con loro sarà inevitabile. Orribilmente sfigurate, queste infermiere rimangono in attesa, fino a quando il minimo suono le spinge ad attaccare.

“Le infermiere sono delle beniamine dei fan”, sostiene Bassett. “Sono delle signore sexy e appariscenti, in vestiti strani di latex, pronte a colpirti e farti a pezzi. Le ho amate nel primo film e desideravo utilizzarle in maniera un po’ diversa in questo. L’ambiente medico in cui ci trovavamo mi ha fornito una grande opportunità di riportarle di nuovo in scena”.

Il regista non si è rivolto alle interpreti del primo film, perché cercava un nuovo gruppo di donne, dotate di una “maggiore flessibilità. Nella scena iniziale, in cui si vedono le mie infermiere, la cinepresa le mostra in sala operatoria, piegate e contorte. Solo alcune ballerine sono in grado di fare qualcosa del genere, così abbiamo preso quelle che potevano fornirci dei movimenti leggermente inusuali”.

Per realizzare l’aspetto delle infermiere, l’artista degli effetti speciali Paul Jones e la sua squadra avevano bisogno di dipingere ogni centimetro di pelle di ogni interprete, per poi inserirle nei loro costumi e applicare il volto distorto di latex. Insomma, perché le infermiere sono delle “beniamine dei fan”? Bassett è convinto che “si tratti di una combinazione di horror viscerale, il modo in cui si muovono e il costume. Provocano repulsione, ma sono anche sexy, insomma è la tensione sorprendente suscitata da queste due idee. E’ per questo che rappresentano degli esseri fantastici nel pantheon di Silent Hill, perché provocano due sensazioni opposte allo stesso tempo”.

LA CREATURA MANICHINO

Nel suo viaggio attraverso Silent Hill, Heather incontra questa creatura simile a un ragno, formata da parti di manichini. Questa cosa “utilizza il manichino come un carapace e trasforma le sue vittime in manichini. In seguito, le fa a pezzi, che utilizza per possedere e manipolare gli altri”, spiega Bassett. “La creatura manichino non è una creazione nuova, perché i manichini sono presenti anche all’interno dei giochi. Possiamo vederli in alcune inquadrature del primo film e io volevo sviluppare questa idea. Amavo la creatura manichino nei giochi e ho pensato che si potesse migliorarla e dar vita a una strana combinazione di parti umane ed energia tipica di un ragno”.

Questa è l’unica creatura digitale nel film. “Anche se amo realizzare degli effetti pratici sul set, non potevamo catturare la fluidità dei movimenti della creatura in questo modo”, ammette Bassett. “Possiede una bellezza ripugnante e se fate attenzione, nei primi piani si nota un grande lavoro artistico per quanto riguarda i punti di sutura e nei piccoli dettagli”.

LA MISSIONARIA

“C’è un creatura assolutamente nuova nel mio film, senza nessun riferimento ai giochi”, sostiene Bassett parlando dell’essere femminile e misterioso di SILENT HILL: REVELATION 3D, conosciuta semplicemente come La Missionaria. “Lei rappresenta la madre, quasi letteralmente. Mi piaceva l’idea di una creatura che ti vuole convertire a tutti i costi. Desideravo dar vita al contraltare del lato maschile rappresentato da Piramide Rossa. Ho pensato, cosa succederebbe se unissimo la forza bruta di Piramide con la ferocia delle lame di questa creatura, la Missionaria? La sua mancanza di occhi è una cosa tipica di Silent Hill”.

Il design della Missionaria è stato creato da Patrick Tatopoulos. L’artista degli effetti speciali Paul Jones racconta che “una delle doti di Patrick è che tira fuori dei progetti fantastici. La Missionaria, la migliore assassina di Silent Hill, è lievemente ispirata a uno dei personaggi del gioco, che è stato modificato per adattarsi alla storia di Michael. Tuttavia, il suo design è originale. Ha un volto particolare, le labbra che danno vita a una smorfia permanente, degli occhi senza palpebre e quella che sembra una trappola per orsi medievale attorno alla sua testa, con quattro lame che le pendono dalle guance e sopra la sua testa. In seguito, abbiamo installato delle altre lame sui suoi arti”.

Per realizzare questo progetto e inserirlo in un film in 3D, Jones e la sua squadra di trenta persone hanno creato venti versioni differenti della testa della Missionaria, fino a quando hanno ottenuto quella che funzionava bene da tutte le angolazioni. Il costume è invece nato da un centinaio di pezzi differenti. “Tutto deriva da tante fonti diverse”, sostiene Jones. “Alcuni sono dei materiali industriali, altre delle innovazioni realizzate direttamente da noi”.