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My Name is Emily: trailer italiano del film con Evanna Lynch

My Name is Emily: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Simon Fitzmaurice nei cinema italiani dal 1° novembre 2017.

pubblicato 30 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:25

 

Il 1° novembre CineMAF e Tycoon Distribution portano nei cinema italiani My Name is Emily, il dramma diretto da Simon Fitzmaurice e interpretato da Evanna Lynch, attrice irlandese nota per il ruolo di Luna Lovegood nei film della saga di Harry Potter.

 

Dopo la morte della madre e l’internamento del padre in una clinica psichiatrica, Emily viene affidata a una famiglia adottiva e inizia a frequentare una nuova scuola dove fatica a integrarsi. Quando, per la prima volta, nel giorno del suo sedicesimo compleanno non riceve l’annuale biglietto d’auguri da parte del padre Robert, un eccentrico autore di best-seller a cui lei è molto legata, Emily intuisce che qualcosa non va. La ragazza decide allora di risolvere da sé la questione e, chiedendo aiuto ad Arden, l’unica persona che le abbia offerto la propria amicizia e dimostrato interesse nella nuova scuola, decide di partire per liberare il padre dalla clinica in cui è ricoverato. I due giovani, accompagnati dall’intensa colonna sonora firmata dal pluripremiato compositore Stephen McKeon, iniziano così un viaggio attraverso l’Irlanda del Nord che li porterà a conoscersi, ad aprirsi all’ignoto e a fidarsi dell’altro.

 

Il cast è completato da Martin McCann, Michael Smiley, Cathy Belton e Deirdre Mullins.

[quote layout=”big” cite=”Simon Fitzmaurice]Mia moglie vorrebbe che io diventassi un romanziere, per avere una vita più semplice. Ma io non sono un romanziere, sono un filmmaker, uno scrittore e un regista. La verità è che una volta che scopri ciò che riesce a smuoverti e a farti vibrare, non vuoi fare nient’altro che quello. Qualsiasi professione sembra impossibile quando si è affetti da SLA (eccetto, forse, quella di scrittore o matematico…), ma non possiamo scegliere chi siamo e cosa guidi i nostri passi. È il destino che sceglie noi. Proprio come la SLA ha scelto me. Voler sempre un lieto fine può trasformarsi in una pericolosa ostinazione, soprattutto quando questo desiderio è in realtà mosso dal timore di voler vedere le cose come sono realmente. I media fanno di tutto per assecondare questo desiderio. Ma sono fermamente convinto che ci sia un altro impulso, molto più profondo e forte della paura: la voglia di vivere. Vivere significa imparare a coesistere con la tristezza, la perdita e l’amore. Bisogna essere capaci di attraversare tutto ciò che la vita ci presenta e non mollare. E questa è la storia di Emily.[/quote]

Simon Fitzmaurice è uno scrittore e regista irlandese. Vive a Greystones con la moglie, i cinque figli e il loro basset hound. Ha ottenuto due lauree honoris causa, una in letteratura anglo-irlandese e una in produzione e teoria cinematografica. Nel 2008 gli fu diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA); oggi Fitz maurice è completamente paralizzato. Ha scritto il copione del film grazie a Eye Gaze un software di riconoscimento dell’iride, mezzo con cui ha comunicato e diretto cast e troupe durante le sei settimane di riprese del film. I suoi film sono stati proiettati nei festival di tutto il mondo conquistando importanti riconoscimenti Nel 2015, con il libro autobiografico “It is Not Yet Dark”, conquista in pochi mesi le vette delle classifiche irlandesi. Nel 2016 viene girato il documentario omonimo, per la regia di Franckie Fenton, con la voce narrante di Colin Farrel.

[quote layout=”big” cite=”Simon Fitzmaurice]Il soggetto di “My Name Is emily” nacque da una frase scritta su un pezzetto di carta: “La vita scorre velocemente, come le montagne sullo sfondo e un giorno ti svegli…”. La storia di Robert, il padre di Emily, iniziò quando un giorno sentii un’amica di mia moglie Ruth raccontarle di uno zio che, alla nascita del suo primo figlio, immediatamente lasciò l’ospedale e corse in biblioteca, mosso dalla paura del momento in cui si sarebbe trovato faccia a faccia con il suo bebè: non sapeva nulla di cosa significasse essere padre.[/quote]