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La casa sul mare: trailer italiano, foto e poster del film di Robert Guediguian

La casa sul mare: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Robert Guediguian nei cinema italiani dal 12 aprile 2018.

pubblicato 11 Aprile 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:23

 

Applaudito all’ultima Mostra di Venezia, dopo il grande successo nelle sale francesi arriva in Italia, dal 12 aprile con Parthénos Distribuzione, il film La casa sul mare (La Villa) diretto da Robert Guediguian (Marius e Jeannette; Marie-Jo e i suoi due amori) e interpretato da Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e Gérard Meylan.

 

In una pittoresca villa affacciata sul mare di Marsiglia tre fratelli si ritrovano attorno all’anziano padre: Angela fa l’attrice e si è trasferita a Parigi, Joseph è un aspirante scrittore innamorato di una ragazza che ha la metà dei suoi anni, e Armand, l’unico a vivere ancora in paese, gestisce il piccolo ristorante di famiglia. Il tempo passato insieme è l’occasione per fare un bilancio, tra ideali ed emozioni, aspirazioni e nostalgie. Finché un arrivo imprevisto, dal mare, porterà scompiglio nelle vite di tutti.

 

Il cast è completato da Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Yann Tregouet, Geneviève Mnich, Fred Ulysse e Diouc Koma.

 

 

NOTE DI REGIA

  • La calanque de Méjean, nei pressi di Marsiglia, mi ha sempre fatto pensare a un teatro. Le casette colorate incastonate nelle colline sembrano nulla più che facciate, su di esse si affaccia un viadotto i cui treni sembrano giocattoli di bambini; l’apertura sul mare trasforma l’orizzonte in un fondale, come una tela dipinta, soprattutto con la luce invernale quando ormai tutti se ne sono andati. Allora diventa un set abbandonato, malinconico e bellissimo.
  • Tutti questi uomini e tutte queste donne condividono gli stessi sentimenti: sono in una fase della vita in cui si ha profonda consapevolezza del tempo che passa e dei cambiamenti del mondo. Le strade che hanno a lungo spianato si stanno gradualmente ricoprendo e devono essere costantemente mantenute, altrimenti se ne dovranno creare di nuove. In questa situazione, accade improvvisamente qualcosa in grado di rovesciare radicalmente la totalità di questi pensieri, una sorta di rivoluzione copernicana.
  • C’è qualcosa nella “globalizzazione” che protende naturalmente verso il futuro. Per quanto possa sembrare un’esagerazione, mi sento di affermare che oggi non potrei fare un film senza fare riferimento ai profughi: viviamo in un mondo in cui le persone annegano in mare quotidianamente. Ho scelto intenzionalmente la parola “profughi”. A prescindere che sia da imputare ai cambiamenti climatici, ad altre ragioni, o a una guerra, queste persone sono alla ricerca di un rifugio, di un focolare.