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Comic-Con 2018, The Predator: resoconto del panel del film di Shane Black

Shane Black presenta “The Predator”, il resoconto del panel al Comic-Con 2018.

pubblicato 20 Luglio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 18:17

 

Al Comic-Con di San Diego sono stati mostrati nuovi filmati di The Predator di Shane Black. 20th Century Fox ha portato sul palco Black accanto ai membri del cast Keegan-Michael Key, Thomas Jane. Olivia Munn, Sterling K. Brown, Trevante Rhodes, Augusto Aguilera e Jake Busey.

Dopo l’introduzione del cast, il panel salta ad una discussione su chi vincerebbe tra Predator e tutta una serie di eroi d’azione. The Predator vs. The Rock? Brown punta su The Rock. Johnny Utah? È morto. “Il Predator lo avrebbe strappato a metà”, dice Key. Aguilera dà la vittoria a Yoda perché “Lui ha la Forza”. The Predator contro Ash Williams? Si scopre che Brown non ha visto “Evil Dead”, scoperta che scatena un sussulto nel pubblico. Key interviene: “Ash è furbo, lento ma furbo, Penso che Ash possa vincere se si trovasse in una baita inquietante”. Per quanto riguarda Black? Il regista confessa che pensa che tutti questi contendenti sarebbero morti. Vince il Predator. Chi potrebbe batterlo? Ellen Ripley. “Lei avrebbe trovato un modo”.

Dopo il dibattito su chi potrebbe battere un Predator, Fox svela il primo filmato che a quanto riporta la fonte si rivela esilarante, dimostrando come il film risulterà divisivo per i fan, con alcuni che lo ameranno e altri che probabilmente lo odieranno.

La prima scena che viene mostrata proviene dai momenti iniziali del film, quando i cosiddetti Loonies (la squadra di ex soldati che finiscono in una letale battuta di caccia con il Predator) incontrano la biologa di Olivia Munn, Casey Brackett. E’ stesa svenuta sul letto e i Loonies stanno sparpagliando cianfrusaglie e spuntini di un distributore automatico intorno a lei. “Stiamo cercando di farla sentire a suo agio”, spiegano quando Holbrook gli chiede cosa diavolo stanno facendo.

Quando si sveglia, i Loonies cercano di comportarsi in modo naturale, mischiandosi e adattandosi di fronte a lei, cercando di trovare una posa sciolta e naturale. “Splendore”, dice Holbrook come il classico spaccone cinematografico. “Vorrei davvero che la gente smettesse di chiamarmi così”, ribatte lei lanciandosi immediatamente per afferare un’arma sul lato del letto, mettendoli tutti sotto tiro con fermezza. I Loonies sussultano ed esultano all’unisono in segno di apprezzamento. “Te l’avevo detto che l’avrebbe afferrato” urla Key entusiasta. “Dieci dollari, paga!”. Boyd le si avvicina e prova a toglierle l’arma, ma lei non si arrende. Lottano un po’, tirano avanti e indietro, e lei preme il grilletto. I Loonies sussultano all’unisono. “Mer*a, ti avevo detto che avrebbe premuto il grilletto” dice Key entusiasta, “Dovevi scommetterci”. Holbrook la chiama “dolcetto” portandole via l’arma mentre i Loonies gridano all’unisono: “E’ simpatica!”. Lei si muove verso la porta e Holbrook le dice che il governo sta per piantarle una pallottola in testa. Nel frattempo Thomas Jane, che interpreta un veterano affetto da Disturbo post-traumatico da stress con sindrome di Tourette, rivolge una volgarità a sfondo sessuale all’indirizzo della biologa che risponde a Jane, “Stai alla larga da me, stro**o”. Perché il governo vorrebbe ucciderla? Holbrook mostra una fiala misteriosa, qualcosa che ha inventato o scoperto forse, non lo sappiamo ancora. Lei guarda sul letto e trova un unicorno fatto di carta stagnola che giace tra le cianfrusaglie. “Cos’è questo?” Aguilera sembra intontito e triste, “L’ho fatto diventare un unicorno. Mi spiace, è venuto una mer*a”.

Munn è una biologa e la chiamano in caso ci sia…un contatto. “Che ti ho detto?” grida Jane. Aguilera parla di fuoco e zolfo e Key scatta, “Se non smetti di parlare di questa mer*a della bibbia, ti do fuoco”. Scopriamo che il personaggio di Holbrook è stato un capro espiatorio per alcuni dei violenti misfatti del Predator in Messico. Munn fornisce loro i dettagli, “L’hanno chiamato Predator e caccia le persone per sport”. Rhodes interviene: “Tecnicamente, quello non è un predatore”. Munn trova finalmente qualcuno che la pensa come lei. “Grazie!” dice lei e aggiunge: “E’ quello che gli ho detto!”. Infine apprendiamo un ultimo dettaglio chiave: Holbrook ha rubato l’attrezzatura del Predator. Fine scena.

Dopo il primo round di filmati arriva un breve intermezzo di domande e risposte in cui Black spiega che il film vedrà il tradizionale Predator braccato da una versione più grande e cattiva delle creature aliene che non si oppongono all’utilizzo di miglioramenti genetici che sfruttano il DNA di specie che hanno cacciato. “Sono veloci, sono mortali, sono agili”, spiega Black, “Colpiscono e si ritirano con un’efficienza da far gelare il sangue”. Quindi significa che c’è un piccolo Xenomorfo in questo Predator? Non esattamente, Black chiarisce che The Predator esiste come sequel di tutti gli altri film, ma che questa creazione specifica è più un cocktail micidiale concepito come un “killer” da uno specifico gruppo di Predator. Il regista riferendosi allo Xenomorfo aggiunge: “Non aspettatevi un chestburster”.

Arriva una seconda clip che mostra un Predator mutato in azione. I Loonies sono in una scuola, dove sembra che Holbrook sia venuto a prendere suo figlio, interpretato da Jacob Tremblay. Sono nel corridoio della scuola quando sentono dei passi lenti e martellanti che arrivano dal corridoio, l’ombra di un gigantesco Predator incombe tra le finestre dalla loro parte e in un istante, un altro Predator appare dietro Holbrook e lo afferra per la gola. Munn spinge Tremblay dietro di lei e mentre fa da scudo al ragazzino viene gettata a terra. Improvvisamente un Predator ancora più grande e terrificante spunta dalla finestra e afferra il Predator più piccolo per la gola, scagliandolo fuori dalla finestra.

I Loonies sono fuori ad aspettare. imbracciano le armi e tornano indietro verso il loro autobus. Nel frattempo la scena mostra lo sguardo del Predator più piccolo dal suo visore mentre spara un missile contro il bestione. Sta lanciando dardi al gigante mentre i Loonies scappano sull’autobus urlando, “Dobbiamo filmarlo, dai!” Il Predator più piccolo viene picchiato brutalmente, ridotto in poltiglia e scaraventato su una macchina. Il tizio grosso gli strappa la maschera, infierisce sul volto, e poi gli strappa via l’intera testa, spargendo sangue verdastro e appiccicoso dappertutto. Fine scena.

The Predator debutta nei cinema italiani il 27 settembre 2018.

 

 

 

Fonte: Collider