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Dark Crimes: curiosità e recensione del crime-thriller con Jim Carrey

Un inedito Jim Carrey protagonista di “Dark Crimes”, film ispirato ad eventi reali tra noir, poliziesco e cinema d’autore.

pubblicato 7 Settembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 16:50

 

Cast e personaggi

Jim Carrey: Tadek
Marton Csokas: Kozlow
Charlotte Gainsbourg: Kasia
Agata Kulesza: Marta
Kati Outinen: Malinowska
Zbigniew Zamachowski: Lukasz
Danuta Kowalska: Madre di Kozlow

 

La trama

 

Tadek (Jim Carrey) è “l’ultimo poliziotto onesto della Polonia” e vuole coronare la propria carriera con un ultimo successo. Indaga infatti un caso irrisolto, di alcuni anni prima: il brutale omicidio dell’abituale frequentatore di un club BDSM noto come “La Gabbia”. Tadek nota che vi si è recato spesso anche lo scrittore, Kozlow (Marton Csokas), che in un romanzo ha raccontato un omicidio pressoché identico. Partendo proprio dal testo letterario, il detective indaga lo scrittore e la sua compagna Kasia (Charlotte Gainsbourg), che è una ex ragazza del club “La Gabbia”. L’indagine è però mal vista dai superiori di Tadek, che preferirebbero se ne andasse in pensione in fretta, così come non è supportata dalla glaciale famiglia di lui, trascinata in un baratro dall’ossessione dell’uomo. Kozlow infatti accusa Tadek di perseguitarlo, alzando la posta in gioco della sfida e facendone una questione personale.

 

La recensione

 

Dark Crimes si ispira ad un crimine reale narrato in un articolo di giornale che lo sceneggiatore Jeremy Brock adatta per il grande schermo in un thriller ambientato e girato in Polonia.

Il film vede l’istrionico Jim Carrey nei panni di un poliziotto ossessionato da un crimine irrisolto, che finisce per distruggere la sua carriera e il suo matrimonio alla ricerca di giustizia e verità che non sempre vanno di pari passo.

Carrey è bravo a lasciarsi alle spalle la sua “maschera” da comico e la sua fisicità debordante spogliando il suo dolente personaggio di ogni caratterizzazione, ma questo sottrarre ad oltranza finisce per rendere il suo personaggio a tratti quasi apatico e incapace di creare empatia.

La regia del greco Alexandros Avranas non aiuta di certo il ritmo del film e la recitazione di Carrey, lo stile di Avranas sin troppo cadenzato con inquadrature fisse e quasi geometriche nella loro composizione, ritraggono uno scenario la cui compiaciuta e spartana cupezza sembra creata appositamente per attirare l’attenzione di qualche critico in cerca di suggestioni noir estreme da enfatizzare. In realtà il film non decolla mai, si dipana sonnolento senza guizzi di sorta e anche la parte “pruriginosa” della trama ha l’appeal di un documentario sul sadomaso.

“Dark Crimes” è un film che manca, forse volutamente, di un minimo sindacale di coinvolgimento emotivo. Costruito attorno ad un protagonista volenteroso, ma troppo desideroso di scrollarsi di dosso anni di commedie demenziali, questa seconda incursione nel thriller di Carrey, dopo l’altrettanto deludente Number 23, sembra purtroppo confermare la poca sintonia dell’attore con il genere.

 

[rating title=”Voto di Pietro” value=”4″ layout=”left”]”Dark Crimes” di Alexandros Avranas con Jim Carrey, Robert Wieckiewicz, Agata Kulesza, Charlotte Gainsbourg, Marton Csokas. Thriller  (USA, Polonia, Gran Bretagna, 2016) – durata 100 minuti. Al cinema dal 6 settembre 2018

 

 

Curiosità

  • Dark Crimes è stato girato in 32 giorni a Cracovia in Polonia.
  • Marianna Figurska (Olga) è la vera figlia di Agata Kulesza che nel film interpreta Marta.
  • La sceneggiatura di Dark Crimes è di Jeremy Brock (L’ultimo re di Scozia, Ritorno a Brideshead, The Eagle).
  • Il regista greco Alexandros Avranas ha diretto anche Miss Violence, lo scioccante dramma sulla prostituzione minorile premiato a Venezia con il Leone d’argento alla migliore regia.
  • “Dark Crimes” è prodotto dal regista Brett Ratner (Rush Hour, The Family Man, X-Men – Conflitto finale) già produttore esecutivo di Revenant – Redivivo e Black Mass – L’ultimo gangster.
  • “Dark Crimes” si basa sull’articolo “True Crimes – A postmodern murder mystery”, pubblicato dal giornalista americano David Grann sul The New Yorker l’11 febbraio 2008 e incluso nella raccolta di saggi “The Devil and Sherlock Holmes: Tales of Murder, Madness, and Obsession” pubblicata da Grann nel 2010. L’articolo riporta la strana vera storia del crimine di Krystian Bala, uno scrittore arrestato per l’omicidio di un uomo d’affari polacco. Un detective chiamato Jacek del dipartimento di polizia di Breslavia in Polonia ha investigato il crimine senza alcun successo, ma tre anni dopo ha riaperto il caso dopo aver letto un romanzo poliziesco che conteneva descrizioni di un omicidio che era troppo simile per essere una coincidenza.
  • Le musiche originali del film sono del compositore svedese Tobias Enhus (Singularity) e di Richard Patrick (Repo! The Genetic Opera), frontman della rock band “Filter”.