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Slender Man: recensione, curiosità e colonna sonora dell’horror di Sylvain White

L’icona horror di Internet “Slender Man” arriva sul grande schermo in un horror psicologico pretenzioso e senza personalità.

pubblicato 9 Settembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 16:44

 

Cast e personaggi

Joey King: Wren
Julia Goldani Telles: Hallie Knudsen
Jaz Sinclair: Chloe
Annalise Basso: Katie Jensen
Taylor Richardson: Lizzie Knudsen
Alex Fitzalan: Tom
Michael Reilly Burke: sig. Knudsen
Jessica Blank: sig.ra Knudsen
Kevin Chapman: sig. Jensen
Miguel Nascimento: Kyle
Javier Botet: Slender Man

Doppiatori italiani

Virginia Brunetti: Wren
Emanuela Ionica: Hallie Knudsen
Giulia Franceschetti: Chloe
Roisin Nicosia: Katie Jensen
Lucrezia Roma: Lizzie Knudsen
Andrea Di Maggio: Tom
Massimo Bitossi: sig. Knudsen
Sabrina Duranti: sig.ra Knudsen
Stefano Thermes: sig. Jensen
Francesco Ferri: Kyle

 

La trama

 

In una cittadina del Massachussets quattro sprovvedute liceali sfidano la sorte ed evocano per gioco lo spauracchio di Internet noto come “Slender Man”, convinte che si tratti della solita bufala del web. Quando però una delle ragazze svanisce misteriosamente, nasce in loro il sospetto che forse l’inquietante “Slender Man” sia reale e che la loro amica sia stata la sua ultima vittima.

 

La recensione

 

Il francese Sylvain White, regista di Leggenda mortale, terzo capitolo della serie “So cosa hai fatto”, e del divertente action The Losers, adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto DC/Vertigo, porta sul grande schermo lo Slender Man, uno degli spauracchi creati su Internet.

“Slender Man” è una sorta di boogeyman digitale per nativi digitali che vorrebbe seguire le orme di icone horror “analogiche” come Freddy Krueger e Candyman, ma che una volta sul grande schermo perde consistenza, mostrando tutta la sua debolezza e mancanza di carisma all’interno di un racconto male articolato, pretenzioso nella sua compulsiva ricerca dell’elemento psicologico e totalmente inerte dal punto di vista puramente “orrorifico”.

“Slender Man” sfrutta malamente ogni singola apparizione della creatura vanificandone ogni minima potenzialità ansiogena, puntando tutto sulle adolescenti protagoniste del film che si aggirano su schermo senza meta e di volta in volta vittime di rapimento, allucinazioni visive e uditive, attacchi di panico, ma soprattutto di una sceneggiatura incolore in cui si spera di sopperire ad evidenti lacune creative rubacchiando visivamente da classici horror che includono The Ring, NightmareAllucinazione perversa. Il risultato è un minestrone insipido che alterna momenti visivamente caotici a momenti di pura inerzia in cui lo “Slender Man” rivela la sua anima da meme internettiano e la sua incapacità “cinematografica” di incarnare paura e disagio con il suo volto senza lineamenti e la sua silhouette alla Jack Skeletron.

“Slender Man” è un’operazione palesemente maldestra che forse potrebbe risultare gradita ad un pubblico generalista e fruitore della “domenica” del genere horror, così come ad una platea di adolescenti che potrebbero aver trovato un qualche appeal in pellicole a dir poco imbarazzanti come Obbligo o verità e Bedevil – Non installarla.

 

[rating value=”2″ layout=”left”]”SLENDER MAN” un film di Sylvain White con Joey King, Julia Goldani Telles, Jaz Sinclair, Annalise Basso, Javier Botet. Genere Horror (USA, 2018) durata 93 minuti. Al cinema da giovedì 6 settembre 2018

 

 

 

Curiosità

  •  Lo Slender Man è una creatura sovrannaturale che ha origine sul sito “CreepyPasta” come meme internet. Creato nel 2009 da Eric Knudsen (aka “Victor Surge”) per un contest fotografico lanciato sul forum “Any Something Awful”, Slender Man viene descritto come un uomo di carnagione bianca, di corporatura snella, alto circa 2 metri e 40 centimetri. Il suo volto risulta privo di occhi, naso, bocca e orecchie. Presenta due braccia lunghe fino alle ginocchia che terminano in grosse mani con dita provviste di artigli; inoltre, dalla sua schiena fuoriescono tentacoli neri. Indossa un abito nero con una cravatta nera o rossa.
  • Le storie di Slender Man in genere coinvolgono bambini che vengono perseguitati, rapiti e traumatizzati. Il personaggio appare in molti media e al di fuori di internet Slender Man ha avuto un notevole impatto sulla cultura popolare dopo essere stato citato nel videogioco Minecraft e aver generato videogiochi a tema come Slender: The Eight Pages e Slender: The Arrival.
  • Il personaggio purtroppo è stato chiamato in causa anche in alcuni atti violenti e persino omicidi. Il più famoso di questi è stata l’aggressione quasi fatale ad una bambina di 12 anni a Waukesha in Wisconsin, fatto di cronaca raccontato nel documentario HBO Beware the Slenderman incentrato sulle dodicenni Morgan Geyser e Anissa Weier, accusate di aver pugnalato 19 volte la loro amica Payton Leutner in modo da impressionare il mito conosciuto come Slender Man. Payton Leutner è sopravvissuta e i suoi aggressori hanno detto alla polizia che avevano pianificato l’attacco da mesi, lasciando Payton nel bosco ferita in modo che così Slender Man si rivelasse davanti ai loro occhi. Le due ragazze sono state trovate dalla polizia quattro ore dopo l’accoltellamento a 9 km dalla scena del crimine. Il doscumentario utilizza filmati casalinghi, interviste con i membri della famiglia e filmati delle confessioni delle ragazze. Morgan e Anissa hanno conosciuto Slender Man sul sito “Creepypasta Wiki”, dove si possono inventare storie horror in collaborazione con altri utenti.
  • Bill Weier, padre della ragazza che nel 2014 venne quasi uccisa da due coetanee che avevano creduto alle leggende sulla creatura (il cosiddetto accoltellamento di “Slender Man”) ha dichiarato a proposito del film: “Stanno facendo spettacolo e rendendo popolare quella che è stata una vera e propria tragedia. A mio parere è qualcosa di assolutamente deprecabile. Non si sta facendo altro che causare ulteriore dolore alle famiglie che hanno sofferto per via di questa storia.
  • Il regista francese Sylvain White ha diretto anche Leggenda mortale, terzo capitolo della serie “So cosa hai fatto”, il dance-movie Stepping – Dalla strada al palcoscenico (Stomp the Yard) e l’action The Losers, adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto DC/Vertigo che si è rivelato un flop, relegando White all’ambito televisivo con regie di episodi di serie tv come Sleepy Hollow e il reboot MacGyver. Nel 2013 la regista è tornata in patria per dirigere il thriller The Mark of the Angels – Miserere con Gérard Depardieu and JoeyStarr.
  • Durante la post-produzione di Slender Man, Sony e Screen Gems erano estremamente preoccupati per il rilascio del film, a causa dei casi giudiziari in corso e della pubblicità negativa che circonda la leggenda “Creepypasta”. Ciò ha indotto le due società a pubblicare il film con pochissimo materiale promozionale e senza proiezioni per la stampa.
  • Joey King (Wren) e Javier Botet (Slender Man) hanno entrambi interpretato personaggi nel “Conjuring Universe”. King ha interpretato Christine inL’evocazione – The Conjuring (2013) e Botet ha interpretato “L’uomo storto” in The Conjuring – Il caso Enfield (2016).
  • Il cognome di Hallie e Lizzie è lo stesso del vero cognome del creatore originale di Slender Man, Eric Knudsen, conosciuto con lo pseudonimo “Victor Surge”.
  • L’autore del libro “Bioelectric Organisms and the Paranormal” che appare nel film ha lo stesso nome dello scenografo del film.

 

 

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Ramin Djawadi (Pacific Rim, Edge of Tomorrow) e Brandon Campbell (Il trono di spade, Nelle pieghe del tempo). Djawadi e Campbell in precedenza hanno collaborato anche per le musiche di The Great Wall, Pacific Rim, Dracula Untold e Warcraft – L’inizio.

 

TRACK LISTINGS:

1. Him
2. Surrender
3. Three Bells
4. Sleepless Night
5. Katie’s Missing
6. Can You See Him?
7. Library
8. Slender Sickness
9. He Has No Face
10. I Can Still See Him
11. Account Terminated
12. Date Night
13. Scalpel
14. Through The Gate
15. Take Me
16. His Word
17. Slender Man