Home Festa del Cinema di Roma Roma 2018, Il Mistero della casa del tempo: Recensione del film di Eli Roth

Roma 2018, Il Mistero della casa del tempo: Recensione del film di Eli Roth

Un film per famiglie per il regista di Cabin Fever, qui al cospetto del romanzo La pendola magica di John Bellairs.

pubblicato 19 Ottobre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 15:36

Cresciuto a pane e horror, ed esploso in sala a poco più di 30 anni con Cabin Fever ed Hostel I e II, Eli Roth ha partorito il suo 2° film del 2018 dopo il remake de Il giustiziere della notte con Bruce Willis, cambiando ancora una volta obiettivo. Il mistero della casa del tempo, adattamento del romanzo La pendola magica del 1973 scritto da John Bellairs ed illustrato da Edward Gorey, è infatti il suo primo film per famiglie, con protagonista un adolescente di 10 anni e due stregoni.

Lewis Barnavelt, rimasto improvvisamente orfano a causa di un incidente che ha ucciso entrambi i genitori, va a vivere nella misteriosa, vecchia e magica casa dello zio Jonathan, interpretato da Jack Black, costantemente affiancato dalla sua migliore amica Mrs Zimmerman, strega buona interpretata da Cate Blanchett. In quella curiosa dimora, in cui tutto prende vita, un pericoloso ticchettio di un orologio fa tremare i muri, con l’ex proprietario di casa, stregone defunto, pronto a tornare in vita per porre fine all’umanità intera.

Che ci sia proprio il padre di Hostel, dietro un film simile, fa clamore, perché Roth (come al suo solito presente anche come attore con un cameo) ha dato vita ad un titolo adolescenziale, tutto facce buffe, incantesimi e dinamiche da high school. L’orrore, così come la suspense, non sono minimamente contemplati, perché c’è da far sorridere, più che spaventare, un pubblico di giovanissimi. Black, ormai avvezzo al genere dopo aver preso parte ai due Piccoli Brividi, riempie lo schermo con la sua inimitabile fisicità, mentre la Blanchett, dopo Thor 3 di nuovo in sala a battere cassa, fa il suo con il pilota automatico, perché è il piccolo Lewis Barnavelt, vagamente somigliante al primo Logan Lerman di Percy Jackson, il vero protagonista.

The House with a Clock in Its Walls, questo il titolo originale, è un Hocus Pocus del 2018 che strizza l’occhio ad Harry Potter, un titolo da notte delle streghe per i telespettatori di Disney Channel, con poche ambizioni, una sufficiente messa in scena e uno script frettoloso, in certi momenti poco sensato e particolarmente scontato. Kyle MacLachlan, villain zombie con trucco anni ’90, è la discutibile ciliegina su una torta di zucche da servire unicamente ad un pubblico under 15, un’opera tutta casa e magie con poltrone che scodinzolano come cagnolini, cespugli leonini che defecano, giganteschi serpenti viola, bambole meccaniche e libri volanti.

Non bisogna aver timore di essere se stessi, ricordano Roth e lo sceneggiatore Eric Kripke, qui al timone di un’opera mai sanguinosa (si vede un’unica goccia) e infantile ma tendenzialmente digeribile, anche se segnata da enormi mancanze, grazie soprattutto a due grandi nomi (Black e Blanchett) inaspettatamente ben amalgamati. Tanto innocuo quanto dimenticabile.

[rating title=”Voto di Federico” value=”5″]


Il Mistero della casa del tempo (Usa, 2018, fantasy, The House with a Clock in its Walls) di Eli Roth; con Jack Black, Cate Blanchett, Owen Vaccaro, Kyle MacLachlan, Renée Elise Goldsberry, Sunny Suljic, Colleen Camp, Lorenza Izzo, Vanessa Williams, Ricky Muse, Charles Green, Chris Adams, Braxton Bjerken, Vanessa Anne Williams, De’Jon Watts, Aaron Beelner, Joshua Phillips, Christian Calloway, Caleb Lawrence, Dylan Gage, Jalyn Hall, Jackson T. Giles IV, Eli Roth, Alli Beckman – uscita mercoledì 31 ottobre 2018.

Festa del Cinema di Roma