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Roma 2018, La Diseducazione di Cameron Post: Recensione del film di Desiree Akhavan

Chloe Moretz adolescente costretta a ‘guarire dall’omosessualità’ nel film di Desiree Akhavan, trionfatore al Sundance.

pubblicato 20 Ottobre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 15:34

Vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival, La Diseducazione di Cameron Post di Desiree Akhavan è arrivato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione ‘Tutti ne Parlano’, luogo solitamente protetto per i film che hanno raccolto consensi praticamente unanimi dalla critica internazionale.

Tratto dall’omonimo romanzo di Emily M. Danforth, in uscita in Italia con Rizzoli il 23 ottobre, il film ci porta nel 1993 in una cittadina del Montana. Protagonista la giovane Cameron Post del titolo, adolescente infatuata di una compagna di scuola. Quando il fidanzatino la scopre tra le sue braccia, riportando poi la notizia alla zia, Cameron viene immediatamente spedita in un ‘centro riparativo’, il God’s Promise, dove ‘guarire’ dall’omosessualità attraverso una non specificata terapia di conversione. Nel centro insieme a lei tanti altri ragazzi, ovviamente attratti da persone dello stesso sesso, un reverendo ‘tornato etero’ e sua sorella, la dottoressa Lydia Marsh, convinta che l’omosessualità non esista.

Anche se ambientato negli anni ’90, The Miseducation of Cameron Post potrebbe tranquillamente ‘vivere’ ai giorni nostri. Le cosiddette ‘teorie riparative’ ideate nel 1970 da Joseph Nicolosi sono infatti ufficialmente vietate in un unico Paese d’Europa (Malta), mentre ancora oggi vengono vergognosamente praticate in diversi Stati d’America. Ma si può ‘guarire’ da una ‘variante naturale del comportamento umano’, visto e considerato che l’omosessualità è stata eliminata dall’elenco delle malattie mentali nel lontano 1990? Certo che no.

Il film della Akhavan, così come Boy Erased di Joel Edgerton, tratta un tema tanto delicato quanto tristemente attuale, rimarcando l’atrocità di questi campi di pura prigionia, in cui ragazzi e ragazze vengono spediti da genitori bigotti e ignoranti per ‘tornare’ eterosessuali. Chloë Grace Moretz, 21 anni appena ma già una cinquantina di film girati, abbraccia il ruolo più complicato della sua giovane e variegata carriera dando credibilità ad una ragazza che ha sì accettato la propria omosessualità ma paga l’essere stata scoperta.

La Akhavan, autrice anche della sceneggiatrice, ci mostra l’apparente tranquilla quotidianità di questo centro in cui chi di dovere finge professionalità, tacendo invece puro e delinquenziale pressapochismo. Vivono alla giornata, costoro, senza sapere minimamente cosa stiano realmente facendo a questi ragazzi costretti ad odiarsi, a violentarsi, tanto nel breve quanto nel lungo periodo.

I sermoni religiosi del pastore, a suo dire un tempo omosessuale ma visibilmente tutt’altro che sereno e appagato, e della dottoressa interpretata da Jennifer Ehle, vera e propria ‘strega cattiva Disney’, fanno amaramente sorridere nel loro delirante contenuto, mentre i giovani da ‘riparare’ vivono sulla propria pelle i dolori inflitti da chi dovrebbe educarli. La Akhavan non cede alla facile violenza fisica sottolineando gli ancor più pericolosi e temibili maltrattamenti emotivi, a cui Chloe e gli altri vengono sottoposti a cadenza quotidiana. Soprusi psichici che conducono ad inevitabili (e scontate) conseguenze, con restrizioni e obblighi all’ordine del giorno.

Tra sogni e flashback erotici (la cosa migliore del film), Cameron Post non riesce (ovviamente) a fuggire dal proprio orientamento sessuale, confermando quell’attrazione per le ragazze che la zia vorrebbe far sparire a colpi di bibbia. Clamorosamente didascalico, il coming-of-age della Akhavan ha il pregio di far luce su un’ignobile pratica ancora oggi eseguita, senza però mai uscire da una linearità che alla lunga limita l’intera operazione, tanto semplice e schietta quanto banale nel suo sviluppo. Non ci sono cambi di ritmo ne’ slanci di coraggio, in questi acclamati 91 minuti di puro cinema indie, encomiabile nello stile e più che lodevole nella sostanza, ma inaspettatamente ‘didattico’ nella forma.

[rating title=”Voto di Federico” value=”6″ layout=”left”]

La Diseducazione di Cameron Post (drammatico, Usa, 2018, The Miseducation of Cameron Post) di Desiree Akhavan; con Chloë Grace Moretz, John Gallagher Jr., Sasha Lane, Forrest Goodluck, Jennifer Ehle, Marin Ireland, Owen Campbell, Quinn Shephard, Emily Skeggs, Dalton Harrod, Christopher Dylan White, Isaac Jin Solstein – uscita mercoledì 31 ottobre 2018.

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