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Bram Stoker: Dracula – dagli oceani del tempo al Google Doodle

Bram Stoker: Dracula, attraversa gli oceani del tempo per svolazzare come pipistrello nel Google Doodle dedicato a Bram Stoker, su cineblog con uno sguardo al film cult di Coppola.

di cuttv
pubblicato 8 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:27

Ci sono miti che non muoiono perché nascono immortali, capaci di attraversare gli oceani del tempo come il Bram Stoker’s Dracula di Coppola, o trasformarsi nel pipistrello che svolazza nel Google Doodle dell’8 novembre 2012, dedicato al 165° anniversario della nascita di Abraham Stoker, autore del capolavoro gotico letterario che ha ispirato trama e dialoghi della rilettura cinematografica prodotta e diretta nel 1992 da Francis Ford Coppola, quanto l’universo di citazioni, omaggi, parodie e interpretazioni soggiogate dal Conte Dracula, dallo sceneggiato per la tv di Dan Curtis ispirato al romanzo, alla versione cinematografica in 3D di Dario Argento.

Lo stesso principe delle tenebre che ha nutrito il mito dei vampiri, in mostra alla Triennale di Milano dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013, con un patrimonio eterogeneo di reperti vampireschi che contemplano lo storyboard del “Bram Stoker’s Dracula” e l’armatura rosso sangue indossata da Gary Oldman per il ruolo di Vlad Tepes, ideata dalla designer giapponese Ishioka Eiko.

Un mito nato da un incubo di Stoker per un’abbondante scorpacciata di gamberi, resuscitato da Coppola con la documentazione storica sulla vita di “Draculea”, il Conte Vlad III principe di Valacchia, il feroce paladino dell’Europa cristiana contro i turchi invasori, che governò sulla Transilvania nel XV secolo. Un contributo che aggiunge alla storia originale il grande Amore shakespeariano di Dracula per la sua amata sposa Elisabeta, morta suicida credendolo morto in battaglia, inducendo il paladino della fede a rinnegare Dio, trasformandosi nel principe delle tenebre, e trasformando il mostro nell’uomo che vive nell’ombra, nel Nosferatu capace di amare e nel vampiro irresistibile, che nella Londra del 1897 incontra la reincarnazione della consorte, protagonista dell’approfondimento sul Bram Stoker: Dracula che trovate dopo il salto.

Tu esti dragostea vietii mele… vietii mele , tu sei l’amore della mia vita…mia vita


Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula

Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula

Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l’umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula!

La trasposizione cinematografica di Coppola del Dracula letterario di Stoker, inizia con le ombre della battaglia nel 1480 e Vlad Drakul, che maledice il Dio che fa impazzire chi lo serve, dopo aver appreso dell’inganno che ha indotto la sua amata al suicidio, trasformandosi nel vampiro che attraversa gli oceani del tempo per ricongiungersi con la reincarnazione della consorte, l’unica che potrà liberarlo dalle tenebre, sullo stesso sagrato della chiesa che lo ha maledetto.

I continui riferimenti alla dimensione romantica tornano nel finale, anche sulla lunga veste orientaleggiante indossata da Dracula, disegnata dalla giapponese Ishioka Eiko ispirandosi al famoso bacio di Gustav Klimt, e riproducendo la Madonna col Bambino, segno inconfondibile dell’unione tra Dracula e la Chiesa ortodossa.

Le ombre e le luci del modello espressionista tedesco, che Coppola avrebbe voluto usare per il film, con circa 40 milioni di dollari della Columbia Tristar (Sony) a disposizione, cedono il posto a scenari sontuosi, una struttura epica che segue quella del diario, la sceneggiatura di James Hart che deve qualcosa anche a The Annotated Dracula di Leonard Wolf, metamorfosi ed effetti speciali, la ricostruzione della Londra vittoriana del 1897 con uno speciale omaggio alle origini del cinematografo, e una suggestiva colonna sonora di Wojciech Kilar, che affianca all’ululare dei figli della notte anche Love Song for a Vampire, scritta ed interpretata da Annie Lennox.

Per molti il film di Coppola contribuì a rinnovare il genere vampiresco e la figura del conte Dracula, interpretato da un Gary Oldman irresistibile, affiancato da un cast d’eccezione che mette a frutto le doti interpretative di Anthony Hopkins, nel ruolo del professor Abraham van Helsing e del sacerdote Cesare, che condanna l’anima di Elisabeta alla dannazione perché morta suicida.

Con loro la giovane Wynona Ryder nelle parti di Mina Murray e dell’amata Elisabeta, Keanu Reeves in quelle di Jonathan Harker, alle prese con le tre audaci spose del principe delle tenebre, interpretate da Monica Bellucci, Michaela Bercu e Florina Kendrick. Ma anche Sadie Frost nel ruolo della rossa e procace Lucy Westenra, Richard E. Grant in quello del dottor Jack Seward, direttore del manicomio che ospita Tom Waits nel ruolo del folle e delirante R.M. Renfield.

Il film nonostante qualche critica e i soliti dubbi, con l’incasso salvò la Zoetrope di Coppola dalla bancarotta, aggiudicandosi tre Oscar nel 1993, per i Migliori costumi a Eiko Ishioka, il Miglior trucco a Greg Cannom, Michèle Burke e Matthew W. Mungle, per il Miglior montaggio sonoro a Tom C. McCarthy e David E. Stone.

Tra i Dracula che si ispirano al film, possiamo annoverare anche una versione cinematografica del 1994 vietata ai minori diretta Mario Salieri, con Deborah Wellsae Selen, e quattro videogiochi, con lo stesso titolo am differente impostazione.

Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
Bram Stoker Dracula
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