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Cannes 2019, Palma d’oro alla carriera per Alain Delon

Ad uno dei più conosciuti ed apprezzati attori francesi di sempre la Palma d’oro alla carriera della settantaduesima edizione del Festival

pubblicato 17 Aprile 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 20:01

A meno di ventiquattr’ore dall’annuncio inerente alla Selezione Ufficiale, quando finalmente conosceremo i film che avremo modo di vedere fra meno di un mese, Cannes ufficializza anche la Palma alla carriera di quest’anno, di cui verrà insignito uno degli attori francesi più famosi di sempre, ossia Alain Delon. Ed è una di quelle che non sorprendono, che insomma andavano solo formalizzate. Non per niente ecco le dichiarazioni di Thierry Frémaux a riguardo.

Pierre Lescure ed io siamo estremamente felici che Alain Delon abbia accettato di essere onorato dal Festival. Ha esitato a lungo, da tempo riluttante a ricevere questa Palma d’oro perché ha sempre pensato di dover venire a Cannes solo per celebrare i registi con cui aveva lavorato.

Non per niente il comunicato ufficiale si premura di menzionare alcuni dei cineasti nei cui film Delon si è, per così dire, formato e mostrato al grande pubblico, come Antonioni, Visconti, Melville, Zurlini, Losey, Godard e Deray, così come attori e attrici al fianco dei quali è apparso, tra cui Gabin, Lancaster, Montand, Sharif, Ventura, Mireille Darc, Romy Schneider, Claudia Cardinale, Ursula Andress e Monica Vitti.

La sua prima volta a Cannes risale al 1961, il film era Che gioia di vivere di René Clément, presentato allora in Concorso. Anche se per molti, incluso il sottoscritto, Alain Delon, o per meglio dire una certa sua immagine, resta indissolubilmente legata al Frank Costello di Le Samouraï (da noi appunto uscito col titolo di Frank Costello faccia d’angelo). Un riconoscimento per cui insomma, è il caso di dirlo, era solo questione di tempo.

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