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Birdman: Alejandro González Iñárritu dirige la sua prima commedia

Alejandro González Iñárritu, regista di Babel e Biutiful, per la prima volta dirigerà una commedia: scopri tutto sul film su Cineblog.

pubblicato 8 Dicembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:31

Birdman: ovvero Alejandro González Iñárritu che fa una commedia? Sembreremo dei pazzi… ma finalmente! Nel senso che il regista di tragedie in quattro film ce ne ha raccontate tantissime, e tutte di un certo “peso”. Quindi, che abbia deciso per il suo quinto film di fare qualcosa di diverso, suona sicuramente incoraggiante.

Iñárritu prova così a rilanciarsi con questo Birdman, che avrà un inedito tono leggero nella filmografia dell’autore messicano. Il film segue le vicende di un ex attore che una volta interpretava ruoli di supereroi. Un giorno decide di preparare uno spettacolo a Broadway per rivendicare il suo glorioso passato.

Il tutto dovrebbe essere ambientato in un luogo solo (il teatro), e durante tre giorni in cui l’attore dovrà districarsi tra famiglia, carriera e… la sua sanità mentale! La sceneggiatura di Birdman sarà scritta dallo stesso regista, assieme ai due collaboratori con i quali scrisse Biutiful (Nicolas Giacobone e Armando Bo), con la collaborazione dell’autore teatrale Alexander Dinelaris.

Alejandro González Iñárritu esordisce nel 2000 con quello che è ancora oggi il suo miglior film, Amores Perros, in cui la collaborazione con lo sceneggiatore Guillermo Arriaga è già evidente: un incidente stradale connette tre diverse storie. Il film vince la Semaine de la critique a Cannes e viene nominato agli Oscar come miglior film straniero.

Nel 2003 è il turno della discussa opera seconda del regista, 21 grammi, in concorso a Venezia, in cui l’ordine a-cronologico della sceneggiatura di Arriaga porta avanti e indietro la narrazione di diverse vite collegate tra loro. Il film viene osannato all’unanimità per i suoi tre protagonisti: Sean Penn vince la Coppa Volpi al Lido, mentre Benicio del Toro e Naomi Watts sono nominati agli Oscar come attori non protagonisti.

Nel 2006 è il turno di Babel, sempre con sceneggiatura “ad incastri” di Arriaga: presentato a Cannes (dove vince il premio per la regia e un premio tecnico per il montaggio, oltre a vari riconoscimenti collaterali), il film viene nominato a 7 Oscar. Ne vince uno, quello per la colonna sonora firmata da Gustavo Santaolalla.

Nel 2010, infine, è l’anno di Biutiful, film che vede per la prima volta il regista senza Arriaga dopo la rottura in seguito ad un litigio. Presentato di nuovo a Cannes, il film regala a Javier Bardem la Palma come miglior attore (ex-aequo con l’Elio Germano de La nostra vita). Bardem viene poi nominato agli Oscar come miglior attore protagonista, e il film nominato come miglior film straniero.

Fonte: The Playlist
Foto © Getty Images