Home Curiosità CineBlog consiglia: Ferro 3 – La casa vuota

CineBlog consiglia: Ferro 3 – La casa vuota

Ferro 3 – La casa vuota (Bin-jip, Corea del Sud, 2004) di Kim Ki-duk; con Hee Jae, Seung-yeon Lee.Stanotte, 01.55, RaiTreQuella di Ferro 3 è la storia d’amore di un ragazzo e una ragazza che ci sono, ma sono quasi invisibili. Lui s’intrufola nelle case altrui, ci vive mentre i legittimi proprietari sono assenti, fa

20 Aprile 2008 08:00

Ferro 3 - La casa vuota Ferro 3 – La casa vuota (Bin-jip, Corea del Sud, 2004) di Kim Ki-duk; con Hee Jae, Seung-yeon Lee.

Stanotte, 01.55, RaiTre

Quella di Ferro 3 è la storia d’amore di un ragazzo e una ragazza che ci sono, ma sono quasi invisibili. Lui s’intrufola nelle case altrui, ci vive mentre i legittimi proprietari sono assenti, fa come se niente fosse e non ruba nulla; lei vive con un marito violento che non l’apprezza, resta sempre in silenzio e non fa nulla per potersi difendere. Finché s’incontrano, e nulla sarà più come prima.

Una storia d’amore sicuramente originale e unica quella di Ferro 3, che Kim ci racconta con grande senso del dolore e senso della poesia. Alcune situazioni sono davvero raffinate ed eleganti, come sempre quando si parla dell’autore coreano, ed alcune sequenze sono indimenticabili: basti pensare al momento in cui lei pronuncia verso il marito le parole “ti amo”, lui commosso l’abbraccia, lei continua a guardare diritto, verso il ragazzo che sta dietro a loro, e poi lo bacia. Metafisica, filosofia dei corpi, filosofia dei movimenti.

Un film di grande complessità, che viaggia in modo decisamente ancora più astratto rispetto al precedente (ma uscito da noi dopo) Samaria. Un film in cui si fondono diverse sensazioni, dalla tristezza al sogno, dalla malinconia alla paura (le scene verso il finale, in cui il “fantasma” protagonista entra in casa di tutte le persone e lascia il suo “segno”, o almeno la sua presenza…). Grandiosi i due protagonisti, belli come il film, che prestano il corpo e l’anima per due ruoli strani e belli, intensi e unici. Possiamo davvero dire di aver visto due fantasmi.