Home Curiosità È morta Mariangela Melato: ci lascia uno dei simboli degli anni ’70

È morta Mariangela Melato: ci lascia uno dei simboli degli anni ’70

Cineblog saluta Mariangela Melato, attrice morta oggi all’età di 71 anni.

11 Gennaio 2013 10:37

All’età di 71 anni, ci ha lasciati Mariangela Melato. Attrice di teatro, cinema e televisione, in grado di passare con disinvoltura da ruoli in commedie e film drammatici, ha lavorato con registi come Pupi Avati, Lina Wertmüller, Steno, Vittorio De Sica e Giuseppe Bertolucci. Una carriera iniziata a fine anni ’60, che l’ha portata a diventare uno dei veri e propri simboli degli anni ’70.

Proprio in tale decade si concentra la maggior parte dei suoi film, diventati in alcuni casi dei cult a tutti gli effetti: da Mimì metallurgico ferito nell’onore, insieme a un Giancarlo Giannini con il quale tornò a far coppia in più occasioni, a Dimenticare Venezia, passando per altre pellicole come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, vincendo il David di Donatello nel 1975, 1977, 1978 e 1981 per La poliziotta, Caro Michele, Dimenticare Venezia e Aiutami a sognare.

Travolti da un Insolito Destino nell’Azzurro Mare d’Agosto- Melato/ Giannini

Di Mariangela Melato si è sempre parlato troppo poco, a differenza di altre attrici anche meno brave di lei. Il principale elemento che l’ha contraddistinta nel tempo, oltre alla discrezione, è stata sicuramente la sua passione per il lavoro di attrice, come emerge anche dall’intervista con la quale abbiamo deciso di ricordarla a inizio post.

Un amore viscerale per la sua professione, in grado come dicevamo di farle interpretare grazie anche al suo talento ruoli eterogenei. Amore avvertito allo stesso modo di un bisogno primario, come ci ricorda Wikipedia attribuendole questa frase:

“Recitare è un bisogno, come quello di amare o di andare in bagno.”

Nel 1980 apparì anche in Flash Gordon di Mike Hodges, per poi rallentare progressivamente il proprio impegno sul grande schermo, preferendogli la televisione e soprattutto il teatro:

“Il cinema oggi mi offre un ruolo da zia o da nonna, in film che onestamente non ricordano neanche lontanamente l’epoca del cinema che ho vissuto. […] Negli ultimi 10 anni non mi viene in mente un ruolo per il quale ho detto ‘Porca miseria perché non l’ho potuto fare io.'”

Quel cinema manca ogni tanto anche a noi. E da oggi un po’ di più. Ciao Mariangela.

Via | Il Secolo XIX