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CineBlog consiglia: Full monty

Full Monty – Squattrinati organizzati (The Full Monty – commedia, GB 1997) Regia di Peter Cattaneo, con Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Steve Huison, Paul Berber, Hugo Speer. Questa sera ore 23.45 – Canale 5Gaz e Dave sono due disoccupati di Sheffield che si ingegnano per trovare degli espedienti che permettano loro tirare avanti.

di simona
7 Luglio 2008 12:40

Full Monty Full Monty – Squattrinati organizzati (The Full Monty – commedia, GB 1997) Regia di Peter Cattaneo, con Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Steve Huison, Paul Berber, Hugo Speer.

Questa sera ore 23.45 – Canale 5

Gaz e Dave sono due disoccupati di Sheffield che si ingegnano per trovare degli espedienti che permettano loro tirare avanti. Ma quando Gaz rischia di perdere la possibilità di vedere il figlio, perché è in arretrato con le spese di mantenimento della ex moglie, deve inventarsi qualcosa di più redditizio. Trova ispirazione in un gruppo di spogliarellisti professionisti che si esibiscono in città, e partorisce l’idea di dar vita ad uno spettacolo di spogliarello integrale, coinvolgendo altri disoccupati.

Vincitore del premio Oscar per la colonna sonora, il film è stato fra i maggiori successi della stagione cinematografica 1997-98 e uno dei più grandi del decennio: costato 3,5 milioni di dollari, i suoi ricavi totali, DVD e VHS compresi, ammontano a più di 500 milioni di dollari. Dalla pellicola è stato tratto un omonimo musical teatrale, andato per la prima volta in scena a Broadway nel 2000 e candidato a ben 9 Tony Awards. Pur rimanendo fedele alla trama del film, il musical è ambientato a Buffalo, nello stato di New York. La versione italiana è stata portata in scena con successo qualche anno fa da Gigi Proietti; Giampiero Ingrassia (s)vestiva i panni del protagonista.

L’espessione inglese “the full monty” significa “servizio completo”. E’ una locuzione pare derivata dal fatto che il generale Montgomery (soprannominato Monty) durante la battaglia di El Alamein (1942), pretendeva pasti serviti secondo la più rigorosa etichetta britannica.

Andrea ha già parlato di questo film lo scorso anno. Qui trovate la sua recensione.