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Analisi del botteghino italiano Gennaio/Agosto 2008

Dopo un 2007 da applausi, il 2008 del cinema italiano non riesce a trovare un titolo che faccia ‘davvero’ la differenza al botteghino. La scorpacciata natalizia di fine anno ha portato i soliti cinepanettoni in testa alla classifica annuale, con De Sica davanti a Pieraccioni, e Shrek Terzo a mettersi tra i due litiganti. Il

10 Agosto 2008 10:00



Dopo un 2007 da applausi, il 2008 del cinema italiano non riesce a trovare un titolo che faccia ‘davvero’ la differenza al botteghino. La scorpacciata natalizia di fine anno ha portato i soliti cinepanettoni in testa alla classifica annuale, con De Sica davanti a Pieraccioni, e Shrek Terzo a mettersi tra i due litiganti. Il fatto che dopo Shrek si posizionino altri due ‘cartoni’ come I Simpson e Ratatouille, usciti tutti nel 2007, fa intuire come stiano realmente cambiando i gusti del pubblico.

Per trovare il primo titolo uscito nel 2008 dobbiamo scendere addirittura fino al 6° posto, con i quasi 14 milioni di euro incassati da Io sono Leggenda. Sotto Will Smith troviamo il nostro Carlo Verdone, con Grande, Grosso e Verdone, capace d’incassare 13 milioni di euro, seguito da Scusa ma ti Chiamo Amore, che supera di poco i 12 milioni e mezzo di euro. Decisamente deludente Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, con poco più 11 milioni di euro, seguito da American Gangster, che sfiora i 10 milioni di euro.

A questo punto arriva l’autentica sorpresa dell’anno, Gomorra, capace di fermarsi a un passo dal tetto dei 10 milioni di euro, seguito dal sorprendente Il cacciatore di Aquiloni, che registra in Italia il miglior risultato a livello mondiale, con poco più di 8 milioni di euro incassati.

Una magica tripletta tutta azzurra segue il film di Forster con L’allenatore nel Pallone 2, che vola di poco sopra ai 7 milioni e mezzo di euro, Parlami d’Amore, che sfiora i 7 milioni e mezzo, e Come tu Mi vuoi, di poco sopra i 7 milioni di euro. Ai 3 italiani seguono Iron Man, a 70,000 euro dai 7 milioni, e Sex and The City, arrivato incredilbente sopra i 6 milioni e mezzo di euro.

Tanti, tantissimi titoli, ma nessuno capace d’incassare veramente e concretamente, tanto da non superare nemmeno la soglia dei 15 milioni di euro. Visto il deludente secondo weekend, nemmeno Il Cavaliere Oscuro riuscirà nell’impresa, confermando una pessima, se non terribile, estate per il mercato cinematografico italiano.

Come lo scorso anno saranno molto probabilmente i cartoni animati a dominare la scena, con Madagascar 2 e Wall-E che sicuramente arriveranno a sfiorare i 20 milioni di euro, aspettando i soliti cinepanettoni natalizi. Gomorra a parte, di soprese ce ne son state davvero poche, anche se per il mercato tutto italiano c’è da sorridere per alcuni risultati davvero buoni.

Gli oltre 5 milioni di Caos Calmo e di SMS, i 5 di Bianco e Nero, i 4 de Il Divo, Tutta la vita Davanti e Milano Palermo – Il Ritorno, i 3 milioni e 800,000 euro di Giorni e Nuvole fino ai 3 milioni di euro de La ragazza del Lago sono lì a testimoniare che il cinema italiano è vivo, sveglio e pronto a lanciare una nuova sfida al mercato americano, ormai saturo di remake, sequel, cine-comics e prequel, con scarse idee e poca fantasia.

Basterebbe pensare all’incredibile numero di ‘flop’, più o meno accertati, fatti registrare da Hollywood in Italia in questi primi 6 mesi del 2008. Non sono arrivati nemmeno ai 2 milioni di euro d’incasso titoli come Speed Racer, Il buio nell’anima, Un amore di Testimone, Io vi dichiaro marito e… marito, Disturbia, Mr. Magorium, Il Petroliere, Molto Incinta e addirittura Juno, vero e proprio caso dell’anno.

Sotto i 3 milioni di euro si sono fermati E venne il Giorno, Spidewick, La guerra di Charlie Wilson, Stardust, Ortone, In amore niente Regole, Halloween: The Beginning, 3ciento, 27 volte in bianco, 21, Saw 4, L’incredibile Hulk, Jumper, Next e lo stesso Cloverfield, che ha superato di un nulla la fatidica soglia. Tutti questi titoli hanno incassato meno dei ‘fratelli italiani’ prima elencati, segno di un cambiamento evidente di attenzione da parte del pubblico, finalmente accortosi dell’industria nazionale.

Risultati ambigui, pronti a premiare il cinema italiano e a rimandare quello americano, trascinato come sempre dai cartoon e dalle solite grandi star. Ma proprio il cinema americano, con i suoi primi 6 mesi dell’anno, sarà sotto la nostra lente d’ingrandimento a partire da domani, con i suoi flop e i suoi successi… quindi, non mancate!