Home Torino Film Festival 26° Torino Film Festival – Prima giornata con W. di Oliver Stone

26° Torino Film Festival – Prima giornata con W. di Oliver Stone

È partito ieri sera, con tanto di gran galà allo splendido Teatro Regio, la 26esima – nonchè seconda e, si vocifera, ultima dell’era Nanni Moretti – edizione del Torino Film Festival. Il film d’apertura di questa edizione è stato il chiacchierato W. di Oliver Stone, biografia parziale non ufficiale e non autorizzata delle disavventure dell’ormai

23 Novembre 2008 15:30

w. poster numero 3 È partito ieri sera, con tanto di gran galà allo splendido Teatro Regio, la 26esima – nonchè seconda e, si vocifera, ultima dell’era Nanni Moretti – edizione del Torino Film Festival. Il film d’apertura di questa edizione è stato il chiacchierato W. di Oliver Stone, biografia parziale non ufficiale e non autorizzata delle disavventure dell’ormai ex Presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush rifiutata dal recente Festival internazionale del Film di Roma.

Nei panni di W. uno splendido Josh Brolin, in una performance paragonabile a quella di Toni Servillo nel Il Divo; Brolin, nei panni di Bush, ha lavorato ottimamente per raggiungere una mimesi impressionante (anche, e soprattutto, vocale), riuscendo contemporaneamente nell’intento di donare al personaggio un tocco e una sensibilità personali.

Di contro la pelicola di Stone, presa nella sua interezza, lascia decisamente con l’amaro in bocca. Il regista procede con chiarezza in direzione del suo scopo, la dimostrazione della semi incapacità di intendere e di volere di Bush e di conseguenza la demistificazione e il concorso di colpa del suo intero entourage, ma lo fa in maniera mediocre e, per lo meno nella prima parte, faticosa.

Il ritratto di Bush che salta fuori da questo film è quello di un babbeo, schiacciato dalla frustrazione causata dalla profonda disistima del padre nei suoi confronti e troppo facilmente manipolabile da persone più scaltre e ciniche (Dick Cheney ne è l’esempio più clamoroso). L’autore, in ogni caso, non riesce a imprimere la giusta forza nella pellicola sin dall’inizio; il film non ha una forma ben precisa e conferma la china discendente che la carriera di Oliver Stone in questo momento sta attraversando.

Ricordiamo che il Torino Film Festival si protrarrà fino a sabato 29, occupando una dozzina di cinema del centro città che ospiteranno le proiezioni del concorso internazionale dei lungometraggi, dei film fuori concorso, dell’infinità di sezioni collaterali che si snodano fra lunghi, corti, documentari e fiction e delle tre interessantissime prospettive imbastite dagli ottimi collaboratori di Moretti su Jean-Pierre Melville, Roman Polanski e sulla British Renaissance, la rinascita del cinema inglese dell’inizio degli anni’80. Un programma virtualmente infinito, sulla carta ottimo e in grado di mettere in difficoltà anche il più talebano fra i cinefili.

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