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Il lato positivo – Silver Linings Playbook: le recensioni dall’Italia e dall’Estero

Tagliente, spettacolare, straziante, divertente, drammatico e vivo. A voi è piaciuto?

di carla
pubblicato 11 Marzo 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:56

92% al Tomatometer di RottenTomatoes. Una percentuale altissima per Il lato positivo – Silver Linings Playbook, uscito in Italia il 7 marzo. L’avete visto? Piaciuto? Vediamo cosa dicono i critici americani e italiani. Ed ecco la nostra recensione, curiosità sul film e su Jennifer Lawrence.

Lisa Schwarzbaum – Entertainment Weekly: una commedia che riesce a eludere la prevedibilità.

Elizabeth Weitzman – New York Daily News: Un dramedy romantico e tagliente che si adatta ai nostri tempi inquieti.

Peter Rainer – Christian Science Monitor: Jennifer Lawrence è notevole.

Tom Long – Detroit News: Non dovrebbe funzionare. Ma lo fa. Spettacolare. Andate a vederlo.

Christy Lemire – Associated Press: David O. Russell ha gestito un’impresa difficile, trovare il tono giusto nella realizzazione di una commedia romantica con disturbi bipolari e depressione.

Peter Howell – Toronto Star: il film non è perfetto – il finale è disordinato – ma potrebbe essere la migliore commedia dell’anno.

David Denby – New Yorker: Praticamente un errore di calcolo dall’inizio alla fine.

Dana Stevens – Slate: E’ sbilenco e discutibile, ma è vivo. E la maggiorparte dei film di Hollywood non lo sono.

Claudia Puig – USA Today: Silver Linings è costantemente divertente, con i suoi personaggi ben disegnati, l’umorismo eccentrico e le infaticabili prospettive positive.

Kenneth Turan – Los Angeles Times: Drammatico, emotivo, anche straziante, così come maliziosamente divertente.

Sam Adams – Los Angeles Times: un film intelligente.

Roger Ebert – Chicago Sun-Times: “Silver Linings Playbook” è così buono che potrebbe quasi essere un classico.

Randy Myers – San Jose Mercury News: il film cammina sul filo del rasoio nel modo in cui ritrae la malattia mentale.

James Berardinelli – ReelViews: una commedia romantica eccentrica che va oltre i ritmi standard del genere.

Globe and Mail: il film è un’ode alla disfunzione nevrotica che c’è in ognuno di noi, è forse il film più commovente che abbiate mai visto sul bipolarismo.

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: Un film d’amore e di dolore.

Richard Corliss – TIME Magazine: Le recitazioni degli attori sono un motivo sufficiente per andare a vedere il film.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Ogni nuvola ha un volto argenteo, dice il titolo originale inseguendo una frase di Milton: c’è sempre un lato buono. E alzi una mano chi non si sente nevrotico bipolare come Bradlley Cooper che, dopo aver fatto Una notte da leoni, qui si scopre attore sensibile e finissimo. (..) Si riflettono, magari deformati rimorsi, rancori, delusioni e illusioni, e la corsa verso un happy end tutto da vedere. Ma soprattutto è un film che riesce a illuminare angoli nascosti, dove non si spolverano ricordi e la paura del quotidiano viene vinta dalle illusioni del cuore.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) il frenetico, vitalistico ritmo impresso da O’Russell al film fa scattare una molla di divertimento che il sottofondo di angoscia rende intrigante e non banale. Otto candidature magari sono un’esagerazione, ma la commedia è ben strutturata, i dialoghi brillanti, gli interpreti tutti bravi; e i protagonisti Bradley Cooper e Jennifer Lawrence (premiata con l’Oscar alla migliore attrice) sono straordinari nello scivolare, in complice alchimia, dall’aspra follia della disperazione alla dolce follia dell’amore.

Maurizio Acerbi – il Giornale: Non è un film semplice, Il lato positivo, a cavallo tra commedia e dramma. Almeno, come primo impatto. Pur con un rimarchevole equilibrio tra i due generi, la pellicola fa fatica a “entrare subito in circolo”, a prendere la piega voluta. Talmente inusuale da rischiare, di primo acchito, perplessità non giustificate. Perché se avrete la pazienza di seguirlo con fiducia fino in fondo, vi conquisterà, esattamente come è successo in America. (..) O lo amerete alla follia o lo troverete sopravvalutato. Vie di mezzo non ce ne sono. Di certo, questo è un film che lascia il segno, in un modo o nell’altro.

Foto: © 2012 – The Weinstein Company