Home Curiosità Studio Ghibli 2013 – Si alza il vento e Il racconto della principessa Kaguya

Studio Ghibli 2013 – Si alza il vento e Il racconto della principessa Kaguya

Ristorata da una bella ciotola di ramen, preparata dal maestro Miyazaki in persona (in video), pervasa dalla poesia sprigionata da Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro), rivisto in compagnia di una giovanissima ed entusiasta fan dello Studio Ghibli, un po’ in ritardo, ma spero non troppo, oggi condivido uno sguardo ai prossimi gioielli dello studio Giapponese, che continua a scaldare l’anima e l’immaginazione di spettatori di ogni età, come la ventata di aria calda annunciato dal nome (Ghibli: nome libico del vento che soffia nel deserto del Sahara).

di cuttv
pubblicato 13 Marzo 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:50


Due nuove produzioni attese a lungo e già annunciate tante volte, qui come altrove, prodotte per uscire lo stesso giorno, divise dai ritardi, ma finalmente pronte a scaldare l’estate e l’autunno del 2013. Kaze Tachinu (Si alza il vento) di Hayao Miyazaki il 20 luglio 2013 (in Giappone), Kaguya-hime no Monogatari (Il racconto della principessa Kaguya) di Isao Takahata in autunno. Dopo il salto con trama e qualche curiosità, insieme alla versione più grande dei poster che state guardando.

Kaze Tachinu (風立ちぬ, si alza il vento, The Wind Rises), è l’11° film d’animazione di Hayao Miyazaki, autore dei disegni, della sceneggiatura e della regia, con le musiche composte da Joe Hisaishi. La trasposizione di una mini-serie manga omonima scritta e disegnata dallo stesso Miyazaki, come adattamento di un romanzo breve con lo stesso titolo di Tatsuo Hori (1936-37), serializzata dalla rivista Model Graphix, dal 25 febbraio al 25 novembre 2009. La stessa rivista che ha pubblicato anche il manga breve a sfondo militare che ha già ispirato il famoso film di animazione Porco Rosso.

Un nuovo film sulla passione del volo di Miyazaki, quello di fantasia e dei veicoli volanti presenti in ogni sua storia, dedicato a Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento, utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M Zero Fighter dell’attacco di Pearl Harbor, i cui parabrezza e timoni vennero prodotti, insieme ad altri parti di aeromobili, dall’azienda di famiglia Miyazaki.

Una sorta di adattamento letterario e biografico per il maestro giapponese, che farà riferimento anche al grande terremoto di Kanto del 1923, tragico e inevitabile parallelo con il terremoto, lo tsunami e la crisi del nucleare che hanno colpito il Giappone l’11 marzo del 2011. Una ulteriore conferma di quanto dichiarato dallo stesso Miyazaki, riguardo al fatto che lo Studio Ghibli ai film di fantasia preferisce storie realistiche che fanno riferimento ai nostri tempi.

Un tributo alla realtà, che nella tagline fa riferimento alle figure storiche e ispiratrici dell’opera, parafrasando il libro di Tatsuo Hori e il suo antecedente letterario: “Abbiate rispetto per Jiro Horikoshi e Tatsuo Hori. Bisogna provare a vivere”.

Lo stesso Kaze Tachinu, titolo del racconto di Hori è considerato una citazione del poemetto Le cimetière marin di Paul Valéry, che recita: “Le vent se lève… II faut tenter de vivre!”. Lo stesso Bisogna di provare a vivere che ritroviamo nei versi finali del manga Nausicaa.

Kaguya-hime no Monogatari (かぐや姫の物語, La storia della principessa Kaguya) è il lungometraggio che riporta alla regia il grande Isao Takahata, la prima opera dopo un lungo esilio auto imposto, sceneggiata insieme a Riko Sakaguchi.

Un film annunciato dallo stesso Takahata durante il 62° Festival Internazionale del Film di Locarno, che ritardi nella stesura dello storyboard hanno posticipato all’autunno, mancando l’uscita contemporanea a Kaze Tachinu che avrebbe replicato quella del 1988, quando lo studio Glibli presentò in un solo colpo, proprio Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro) di Miyazaki e la Una tomba per le lucciole (Grave of the Fireflies, 火垂るの墓, Hotaru no haka) di Takahata.

Un cambiamento che a quanto pare ha investito anche l’autore della musica, passando da Shinichiro Ikebe (Conan il ragazzo del futuro) a Joe Hisaishi, pseudonimo di Mamoru Fujisawa, l’artefice delle partiture della maggior parte dei lungometraggi diretti da Miyazaki come del prossimo, quanto di capolavori di ‘Beat Takeshi (Kitano) come Hana-bi (1997).

Il film di animazione è un nuovo adattamento di Taketori Monogatari (Storia di un tagliabambù), un racconto popolare giapponese del X secolo, scritto in lingua giapponese tardoantica, considerato il più antico esempio di narrativa nel Paese, che ha già ispirato manga di fantascienza come La regina dei mille anni (新竹取物語・1000年女, Shin taketori monogatari: Sen-nen joō) di Leiji Matsumoto, La principessa splendente (Kaguyahime) di Reiko Shimizu, La spada incantata di Sakura di Arina Tanemura, il 42° Episodio de “Le nuove avventure di Lupin III” (Il segreto della principessa Kaguya), la serie di 155 episodi, tra cui alcuni di Hayao Miyazaki, il secondo film cinematografico di Sailor Moon, Inuyasha, tra i tanti.

La storia di una misteriosa bambina alta come un pollice, trovata in una canna di bambù che splende nella notte, dal tagliatore di bambù Okina, che la porta a casa dalla moglie crescendola come una figlia, con il nome di Kaguya-hime (“la principessa splendente”) e la bellezza di un tesoro del cielo, di una donna della luna, ambita da pretendenti quanto dalla famiglia adottiva, che grazie a lei trova oro.

A lasciar presagire un decorso più cupo alla storia classica, in questo caso è anche la tagline del poster, che dal sito ufficiale recita “Il crimine e la punizione della Principessa”.

Due film che fanno sperare in un grandioso ritorno di due maestri, che hanno lasciato i fan a languire troppo a lungo, cinque anni da Ponyo sulla scogliera (Gake no ue no Ponyo, Giappone, 2008) per Miyazaki, ben quattordici da I miei vicini Yamadas (ホーホケキョとなりの山田くん, Hōhokekyo Tonari no Yamada – kun, My Neighbors il Yamadas, 1999) per Takahata.

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