Home Curiosità Elle Fanning: «in un mondo dove tutto fosse possibile vorrei fare la ballerina»

Elle Fanning: «in un mondo dove tutto fosse possibile vorrei fare la ballerina»

Ai microfoni del magazine Elle, Elle Fanning racconta della sua stima incondizionata per Marilyn Monroe. Spazio anche al suo ultimo film, Ginger & Rosa

pubblicato 19 Marzo 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:35

Momentaneamente oscuratasi la stella di Dakota Fanning, un tempo il più luminoso astro nascente di Hollywood, da qualche tempo a questa parte pare essere la sorella Elle ad aver raccolto il testimone in tal senso. Di recente la Fanning più giovane è apparsa nell’ultimo film di Sally Potter, Ginger & Rosada noi recensito a Rotterdam.

Il ben noto magazine Elle ha avuto modo di intervistare la diretta interessata; intervista che è apparsa proprio nei giorni scorsi sul sito della rivista. In pochi, laconici commenti, l’attrice statunitense classe 1998 ha avuto modo di parlare di sé stessa, del suo ultimo film, ma soprattutto della sua eroina, ossia Marilyn Monroe. Tutto questo, dopo il salto.

ELLE: Qual è stata la trasformazione più grande che hai dovuto operare per interpretare Ginger, il colore dei capelli o l’accento britannico?
Elle Fanning: Il rosso dei capelli. È stato interessante, perché in vita mia non sono stata altro che bionda. Si è trattato perciò decisamente di una trasformazione alla quale ci è voluto del tempo per abituarsi. È stato peraltro molto importante scegliere la giusta tonalità di rosso, affinché fosse specifico per Ginger.

ELLE: Nel film si cita Girls Magazine, dicendo: “Ai ragazzi non piacciono le ragazze troppo serie“. Tu cosa ne pensi?
EF: Penso che non dovresti essere qualunque cosa tu non sia. Se non sorridi tutto il tempo o non sei sempre felice, non penso conti più di tanto. Se hai avuto una brutta giornata, dai a vedere che hai avuto una brutta giornata. Non mostrare qualcosa che sia falso. Agire genuinamente ed essere veri con sé stessi attirerà il ragazzo giusto.

ELLE: Coltivi una tremenda cotta per Marilyn Monroe. Com’è cominciata?
EF: Sì, ne sono ossessionata. Vidi Quando la moglie è in vacanza all’età di sette anni. All’epoca era la persona più bella. È senz’altro uno dei modelli a cui mi ispiro – anche se la sua vita fu piuttosto tragica. Crescendo ho investigato di più su di lei. Le sono accadute cose pessime. Lei era davvero forte. Ha dovuto sopportare parecchio. Ed è riuscita in qualcosa di buono, ossia diventare un’icona.

ELLE: Se potessi incontrare la signora Monroe, cosa le chiederesti?
EF: Oh, wow! È dura. Sarei così nervosa. Vorrei solo sederle di fianco ed osservare qualunque cosa di lei – come le sue abitudini – e chiederle consigli relativi alla sua bellezza, ai suoi capelli ed alla sua vita in generale. Non so se mi risponderebbe. Probabilmente se ne uscirebbe con qualcosa di davvero intelligente da dire. Rispondeva sempre in modo intelligente, tanto da spingere la persona che le poneva la domanda a riformularla. Capisci che fosse così intelligente leggendo le sue interviste.

ELLE: Quando crescerai, se potessi essere qualunque cosa, saresti…?
EF: Mi piacere continuare a fare l’attrice. Ma – se questo fosse il mondo dove tutto diventa possibile – non mi dispiacerebbe essere una ballerina.