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Stasera in tv: “Gran Torino” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “Gran Torino”, film drammatico del 2008 diretto e interpretato da Clint Eastwood.

pubblicato 6 Settembre 2019 aggiornato 31 Luglio 2020 16:18

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Cast e personaggi

Clint Eastwood: Walt Kowalski
Bee Vang: Thao
Ahney Her: Sue Lor
Cory Hardrict: Duke
Christopher Carley: padre Janovich
John Carroll Lynch: Martin, il barbiere
Geraldine Hughes: Karen Kowalski
Dreama Walker: Ashley Kowalski
Brian Haley: Mitch Kowalski
Brian Howe: Steve Kowalski
Nana Gbewonyo: Monk
Scott Eastwood: Trey
Sarah Neubauer: Paralegal
Sonny Vue: Smokie
Doua Moua: Spider
William Hill: Tim Kennedy

Doppiatori italiani

Michele Kalamera: Walt Kowalski
Jacopo Bonanni: Thao
Valentina Mari: Sue Lor
Paolo Vivio: Duke
Gianfranco Miranda: padre Janovich
Stefano De Sando: Martin
Roberta Greganti: Karen Kowalski
Virginia Brunetti: Ashley Kowalski
Nino Prester: Mitch Kowalski
Enrico Di Troia: Steve Kowalski
Alessandro Ballico: Monk
Stefano De Filippis: Smokie
Davide Perino: Spider
Diego Reggente: Tim Kennedy

 

La trama

 

Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un veterano della guerra di Corea da poco vedovo, in conflitto con la sua famiglia e arrabbiato con il mondo.

Il giovane vicino di Walt, Thao Vang Lor (Bee Vang), viene costretto da alcuni teppistelli, tra cui suo cugino, a rubare la Ford Gran Torino del 1972 che Walt tiene come una reliquia nel suo garage, il furto servirà a Thao come prova di iniziazione per entrare nella banda.

Walt però si accorge di tutto e ostacola il furto. Da questo evento si instaurerà per Walt un rapporto sia con il ragazzo che con la sua famiglia, rapporto che con grande sorpresa di tutti avrà sviluppi davvero inattesi.

 

Il nostro commento

Stasera in tv su Rete 4 Gran Torino di Clint Eastwood (2)

 

Clint Eastwood sfrutta rughe, esperienza e il leggendario sguardo a fessura per ritrarre un veterano di guerra che nasconde una grande solitudine dietro modi rozzi e un ostentato razzismo. Ma la realtà dietro a quello che è solo un dolente atteggiamento è ben diversa e l’Eastwood regista sfrutta questo astio verso chiunque sia diverso per raccontare di un’America che vive e sopravvive di stereotipi razziali, paura del prossimo e violenza gratuita.

L’intelligenza di Eastwood regista e nel non cedere ad un compiaciuto nichilismo mostrando che non c’è solo cieco odio dietro al razzismo, ma anche paura e ignoranza e nel farlo confeziona un solido dramma d’altri tempi, asciutto e schietto verso lo spettatore e per fortuna incapace di celarsi in una compiaciuta autoreferenzialità di stampo autoriale.

 

Curiosità

  • Il film ha vinto un David di Donatello e un Premio César come Miglior film straniero e un Nastro d’argento come Miglior film non europeo.
  • La collezione di armi di Walt Kowalski sono di uso militare: il suo fucile è un M1 Garand americano, la sua pistola è una 45 semi-automatica M1911A1 utilizzata nella guerra di Corea.
  • Il nome del personaggio di Clint Eastwood, Walt Kowalski, è il vero nome del leggendario wrestler Walter “Killer” Kowalski.
  • In termini di box-office questo dovrebbe essere il film di maggior successo di sempre per Clint Eastwood, sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, ma tenendo conto dell’inflazione, i suoi film di maggior successo sono invece Filo da torcere (1978) e il suo sequel Fai come ti pare (1980).
  • Scott e Kyle Eastwood figli dell’attore e regista hanno partecipato al film, il primo in veste di attore, il secondo componendo la colonna sonora.
  • Kowalski è di gran lunga il cognome più popolare in Polonia, praticamente come in Italia è “Rossi”. Il nome “Kowalski” è spesso usato anche genericamente per identificare una persona di origini polacche.
  • Vi è un membro di una banda “Hmong” con un tatuaggio sulla parte superiore del petto. Il tatuaggio è in caratteri cinesi e significa “Famiglia”.
  • Alcuni blogger della comunità “hmong” hanno criticato lo sceneggiatore Nick Schenk per il suo modo di rappresentare alcuni stereotipi anti-hmong, considerando lo script poco realistico.
  • La medaglia che i bambini trovano nel seminterrato di Walt è una Silver Star, terza più alta decorazione al valor militare delle forze armate americane assegnata a chi si è distinto in combattimento. Nonostante il colore sia prevalentemente oro, prende il nome dalla stella più piccola d’argento situata all’interno della stella d’oro più grande.
  • Quando Walt è alla festa dei Hmong accarezza la testa di una ragazzina Hmong causando scompiglio tra gli invitati. Nella cultura Hmong la testa umana si crede ospiti l’anima e qualsiasi gesto rivolto verso di essa o su di essa si crede possa comprometterne l’integrità ed è quindi considerato un atto molto irrispettoso.
  • Il titolo Gran Torino è un riferimento all’automobile della Ford, modello coupé molto in voga negli USA durante gli anni settanta; è anche la vettura utilizzata dall’agente Starsky nella serie televisiva Starsky & Hutch. Il nome “Torino” deriva dal fatto che gli americani consideravano questa città, sede della FIAT e della Lancia, come la Detroit d’Italia.
  • Il film costato 33 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo oltre 269.

La colonna sonora

  • Le musiche del film sono di Michael Stevens e Kyle Eastwood, quest’ultimo figlio maggiore di Clint Eastwood e musicista jazz.
  • Kyle Eastwood ha composto la sua prima colonna sonora nel 1990 sempre in coppia con Michael Stevens e proprio per un film con protagonista il padre dal titolo La recluta.
  • Kyle Eastwood ha musicato sempre con Michael Stevens altri film diretti dal padre tra cui Invictus, Million Dollar Baby, Mystic River, Flags of our Fathers (arrangiamenti), Lettere da Iwo Jima e Changeling (arrangiamenti).
  • La colonna sonora include “Gran Torino”, brano candidato ai Golden Globes scritto da Clint Eastwood, Jamie Cullum, Kyle Eastwood e Michael Stevens, interpretato da Jamie Cullum & Don Runner.
  • Gli atri brani inclusi nella colonna sonora: “Psalm XVIII” di Benedetto Marcello; “Esto Es Guerra” di Convoy Obanito; “We Don’t F* Around” di Budd-O, L.B. & Buddah; “The Bartender” e “Maybe So” di Renzo Mantovani & Doug Webb; “Hmoob Tuag Nthi” dei Rare; “All My Hmong Mutha F*kaz” di Buddah.

TRACK LISTINGS:

1. Gran Torino Credits
2. Son of a Bitch
3. Wax a Car
4. Broken Gnome
5. Confrontation, Bro
6. Repair Montage
7. Father/Son Phone Call
8. Gangster Beatdown
9. Drive-by
10. Sue is injured
11. The Fall
12. Arrested
13. Gran Torino – Jamie Cullum

 

 

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