Home Curiosità 28 Mesi Dopo: per Danny Boyle il sequel di 28 Giorni Dopo non è morto

28 Mesi Dopo: per Danny Boyle il sequel di 28 Giorni Dopo non è morto

28 Mesi Dopo potrebbe andare in porto, prima o poi: lo dice lo stesso Danny Boyle, regista del primo 28 Giorni Dopo. Le idee di base infatti non mancherebbero. Ma il problema è: c’è ancora “bisogno” degli zombie? Intanto il regista è alle prese con un altro sequel di un suo film: l’attesissimo Trainspotting 2…

pubblicato 15 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:45

Dopo il discusso thriller Trance, pare che per Danny Boyle all’orizzonte ci siano due sequel molto importanti: anche se non è detto che si tratti di progetti che andranno subito in porto. Il primo è l’attesissimo seguito di Trainspotting, di cui c’eravamo occupati giusto un mese fa. L’ipotetico Trainspotting 2 sarebbe solo parzialmente la trasposizione cinematografica di Porno, romanzo di Irvine Welsh seguito del suo successo letterario.

Anno di uscita previsto per Trainspotting 2? Ovviamente il 2016, per festeggiare alla grande il 20° anniversario dell’originale, con tanto di cast al gran completo. Ma i sequel per il regista Premio Oscar di The Millionaire non sono appunto finiti. Da anni e anni si parla di un ipotetico 28 mesi dopo, ultimo capitolo della trilogia degli infetti iniziata nel 2002 con 28 giorni dopo, diretto dallo stesso Boyle, e poi nel 2007 con 28 settimane dopo, il bel sequel firmato da Juan Carlos Fresnadillo, finito poi a girare il tremendo Intruders.

Pareva in realtà che ormai per 28 mesi dopo non ci fosse alcuna speranza, nonostante i fan lo richiedessero a gran voce. Era stato Alex Garland, sceneggiatore del primo episodio e produttore esecutivo del secondo, a mettere la parola “fine” sulla vicenda: lui non è mai stato a conoscenza di un progetto per un terzo capitolo, quindi il film non esiste. Per Boyle il problema pare invece essere un altro, visto che in giro, di questi tempi, ci sono molti film sugli zombie che spaziano tra generi diversi, da Warm Bodies a World War Z:

Visto ciò che ho appena detto, ora è molto difficile capire se gli zombie siano sovraesposti come idea. Quindi è un 40/60 di possibilità se [28 mesi dopo] si farà o meno. Ma avevamo davvero un’idea di dove si sarebbe dovuto ambientare e riguardo cosa sarebbe stato. Ma non dirò nulla altrimento queste idee finiranno in “‘The Walking Dead”!

40/60? Beh, sempre meglio che 0/100. E poi, se il regista non vuole assolutamente rivelare le idee che già esistono, vuol dire che ancora spera di riuscire a metterle in atto. Insomma, si ritorna al punto di partenza: 28 mesi dopo forse si farà. Prima o poi. A meno che non arrivi l’ennesimo stop.

Fonte: The Playlist