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Box Office Story: Nicolas Cage, ovvero l’uomo “action” di Hollywood

Con l’arrivo nei cinema italiani de Il Cattivo Tenente: ultima chiamata New Orleans, torniamo ad occuparci della Box Office Story, nostra nuova rubrica settimanale, puntando i riflettori su… Nicolas Cage!Nipote di Francis Ford Coppola, Nicholas Kim Coppola il suo vero nome, Cage cambia da subito il proprio cognome, in modo da non venire mai accostato

8 Settembre 2009 09:30

Box Office Story: Nicolas Cage, ovvero l'uomo "action" di Hollywood

Con l’arrivo nei cinema italiani de Il Cattivo Tenente: ultima chiamata New Orleans, torniamo ad occuparci della Box Office Story, nostra nuova rubrica settimanale, puntando i riflettori su… Nicolas Cage!

Nipote di Francis Ford Coppola, Nicholas Kim Coppola il suo vero nome, Cage cambia da subito il proprio cognome, in modo da non venire mai accostato al celebre zio. Nicolas vuole sfondare per le proprie capacità e non perchè ‘nipote di Francis Ford Coppola’. Peccato che il suo primo vero ruolo arrivi nel 1983 con Rusty il selvaggio, film diretto proprio da… Francis Ford Coppola! Un ‘conflitto d’interessi’ che per Cage si ripeterà altre due volte nel giro di 3 anni, con The Cotton Club (26 milioni di dollari negli States) e Peggy Sue si è sposata (41 milioni di dollari solo negli Usa).

Dopo In gara con la luna (altri 23 milioni di dollari sul suolo americano) Nicolas incrocia la stada dei fratelli Coen con lo splendido Arizona Junior. La pellicola incassa 22 milioni di dollari, con Cage che chiude magnificamente il 1987 con un altro boom, quello di Stregata dalla Luna, che si porta a casa solo negli States ben 80 milioni di dollari. 5 anni dopo il suo ‘esordio’ cinematografico, Nicolas comincia a diventare un volto noto ad Hollywood, tanto da iniziare a camminare con le proprie gambe, distaccandosi del tutto dal celebre ed influente zio Francis.

E’ il 1990 quando Nicolas incrocia la strada del visionario David Lynch per lo strepitoso Cuore Selvaggio. Il film incassa ‘solo’ 14 milioni di dollari sul suolo americano ma Cage inizia a diventare un nome particolarmente richiesto per il cinema d’autore a stelle e strisce. Incrociata la strada del nostro Giuliano Montaldo con Tempo di uccidere, Cage scopre le proprie affinità con la commedia grazie al divertente Mi gioco la moglie… a Las Vegas. L’affiatamento con Sarah Jessica Parker è totale, tanto da guadagnare al box office oltre 35 milioni di dollari e da bissare il tutto con Cara, insopportabile Tess, 2 anni dopo, con altri 30 milioni di dollari portati a casa.

Con il 1995 Cage arriva però ad un bivio. La sua carriera tocca l’apice più alto, grazie all’Oscar vinto con il drammatico Via da Las Vegas, 32 milioni di dollari al botteghino, trasformandolo in una delle star più richieste di Hollywood. A credere in lui, e a volerlo letteralmente trasformare in “uomo action”, Jerry Bruckheimer, che lo sceglie per il ruolo dell’eroe protagonista in The Rock. Il film sbanca il botteghino americano, 134 milioni di dollari, bissando il risultato dopo pochi mesi con Con Air, altri 101 milioni di dollari.

All’improvviso il talentuoso nipote d’arte Nicolas Cage si trasforma nel nuovo eroe a stelle e striesce! Nel giro di 3 anni arrivano così Face/Off – Due facce di un assassino, Omicidio in diretta, 8mm – Delitto a luci rosse e Fuori in 60 secondi, capaci d’incassare negli Usa 112 milioni di dollari, 55 milioni, 36 milioni e 101 milioni di dollari. L’Oscar ha trasformato Cage in uno degli attori più richiesti della Mecca del Cinema, con registi del calibro di John Woo, Brian De Palma, Joel Schumacher e Martin Scorsese che gli affidano importanti ruoli da protagonista.

Emozionato il mondo con City of Angels, 78 milioni di dollari dal botteghino americano, Cage spazia da un ruolo all’altro, mostrando una poliedricità notevole. Floppato con Al di là della vita di Scorsese, appena 16 milioni di dollari incassati, Cage si riprende subito con The Family Man, quasi 80 milioni di dollari raccolti negli Usa, tornando a scendere come in una montagna russa con Il mandolino del capitano Corelli, 25 milioni di dollari dopo esserne costati il doppio, e Windtalkers, 41 milioni di dollari dopo esserne costati addirittura il triplo.

Che Nicolas Cage abbia perso il tocco magico? Cosa succede al botteghino del nipotino premio Oscar di Francis Ford Coppola? Uscito in sala con Sonny, film da lui interpretato e diretto, e passato inosservato al mondo, Cage torna a mietere consensi con lo splendido Il ladro di orchidee, oltre 20 milioni di dollari negli Usa, fino al film che ne rilancia del tutto l’offuscata stella, Il mistero dei Templari.

A rimettere in vita Nicolas, ancora una volta, Jerry Bruckheimer, che lo trasforma in modello Indiana Jones. 173 i milioni di dollari incassati dal film solo negli States, per un Cage che non riesce però ad uscire più dal personaggio d’action. Il botteghino risulta infatti assai deludente sia per Lord of War (24 milioni di dollari) che per Il genio della truffa (36 milioni di dollari) e The Weather Man – L’uomo delle previsioni (12 milioni di dollar). Sbeffeggiato dalla critica per World Trade Center, 70 milioni di dollari al box office, Nicolas prende una brutta strada con Il prescelto, 23 milioni di dollari, e Ghost Rider, 115 milioni di dollari. I due film vengono massacrati dalla stampa di settore, con Cage ormai messo alla pubblica berlina.

Con il passare dei mesi la carriera di Nicolas non sembra riprendersi, grazie all’arrivo di film come Next, 18 milioni di dollari incassati dopo esserne costati il triplo, e Il codice dell’assassino: Bangkok Dangerous, altri 15 milioni di dollari incassati dopo esserne costati 45. Solo il ritorno di Jerry Bruckheimer con Il mistero delle pagine perdute, 220 milioni di dollari incassati, riesce a rilanciarlo ancora una volta, portandolo così dinanzi ad un 2009 per il momento positivo, grazie ai 200 milioni di dollari incassati in tutto il mondo con Segnali dal Futuro.

Ma che fine ha fatto il Nicolas Cage degli esordi, quello che vinceva un meritatissimo Oscar e strappava applausi ai critici? Riusciremo mai più a rivederlo, o il parrucchino d’action che l’ha ormai fatto suo non ce lo ridarà mai più indietro? D’altronde constatare che il miglior Cage degli ultimi anni sia stato quello del brevissimo spezzone di Werewolf Women of the SS in GrindHouse, non è proprio il massimo.

Davanti ci ritroviamo comunque un uomo che è riuscito in 25 anni di carriera, con 43 film alle spalle, ad incassare solo negli Usa 1,984,949,972 dollari, per una media a pellicola di 46 milioni di dollari. Che poi la qualità delle sue interpretazioni sia terribilmente scesa in picchiata questa è un’altra storia, anche perchè stiamo sempre parlando del nipote di Francis Ford Coppola, qualunque cosa dica (o nasconda) il suo cognome d’arte…