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Hide Your Smiling Faces è la sorpresa indie americana del 2013?

Acclamato a Berlino e Tribeca, Hide Your Smiling Faces è il primo lungometraggio di Daniel Patrick Carbone. Un film già descritto come un ibrido tra Malick, Haneke e David Gordon Green, e che esplora l’America rurale e la gioventù come nella miglior tradizione indie.

pubblicato 12 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 13:44


Di film indie americani ne sono già arrivati in sala un bel po’ durante il 2013: a volte in ritardo nei cinema italiani, come nel caso di Re della terra selvaggia, ma a volte anche in contemporanea con le uscite originali (Spring Breakers, Come un tuono, Le streghe di Salem). E gli appassionati e i cinefili stanno in qualche modo come sempre cercando la sorpresa indie dell’anno: la quale potrebbe già essere tra noi…

E se la “vittoria” di film indie del 2012 non dovrebbe aver problemi ad essere stata assegnata all’opera prima di Benh Zeitlin, nel 2013 la corsa all’indie Usa dell’anno è soltanto a metà strada, nonostante Sundance, SXSW e Cannes siano ormai finiti. Restano quindi ancora soprattutto Venezia e Toronto, ma non bisogna sottovalutare altri due festival della prima metà dell’anno che sempre più spesso si fanno portavoce di un cinema americano truly independent che non fa sconti e riesce a sorprendere davvero.

Parliamo di Berlino (che ha scoperto tra gli altri The Dynamiter nel 2011) e Tribeca, che hanno ospitato durante le loro ultime edizioni Hide Your Smiling Faces. Regista del film è Daniel Patrick Carbone, direttore della fotografia di quel gioiellino sconosciuto chiamato A Little Closer (battezzato da Rotterdam e poi in concorso a Torino 2011), con già un corto alle spalle e qui al suo debutto con un lungometraggio, la cui produzione è iniziata con una campagnia di crowdfunding su Kickstarter. Questa la sinossi ufficiale del film:

Dopo una tragedia avvenuta nel vicinato, due fratelli adolescenti devono confrontarsi col cambiamento nelle relazioni, il mistero della natura, e la loro propria moralità. Hide Your Smiling Faces è un’esplorazione ricca di atmosfera sulla vita nell’America rurale attraverso lo sguardo – spesso distorto – della gioventù.

Indiewire supporta il film sin dalla proiezione ad aprile a Tribeca, dove Hide Your Smiling Faces era in concorso. L’ha già inserito tra i migliori film dell’anno, e lo descrive così:

Inquietante e spossante, eppure pieno di luce e girato magnificamente, ‘Smiling Faces’ è una specie di figlioccio di Terrence Malick, Michael Haneke e David Gordon Green. Forse ricorda per lo più George Washington di Green all’apparenza — ragazzini che esplorano gli angoli e le fessure della natura mentre affrontano i propri problemi emotivi — ma alla fine è unico; un pezzo formidabile di cinema e un debutto stellare.

Insomma: che i vari Fruitvale Station, Ain’t Them Bodies Saints, persino i più “grossi” Inside Llewyn Davis e Nebraska debbano far spazio ad un piccolo film che, se trovasse il suo pubblico, potrebbe davvero segnare quest’annata? Noi non vediamo l’ora di vederlo, e speriamo di poter presto dare un’occhiata ad un primo trailer. Nell’attesa, ecco una gallery di foto e poster del film.

Hide Your Smiling Faces foto e poster
Hide Your Smiling Faces foto e poster
Hide Your Smiling Faces foto e poster
Hide Your Smiling Faces foto e poster
Hide Your Smiling Faces foto e poster
Hide Your Smiling Faces foto e poster
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