Home Curiosità Tinto Brass, a Varese si celebra il cinema di “eros e liberazione”

Tinto Brass, a Varese si celebra il cinema di “eros e liberazione”

Il nome di Tinto Brass evoca inequivocabilmente il mondo dell’erotismo italiano, ma non tutti sanno che nelle origini del cineasta ci un apprendistato da cinefilo alla Cinemateque Française e collaborazioni con maestri del cinema del calibro di Roberto Rossellini e Joris Ivens, con un esordio paradossalmente vicino al mondo del documentario e al cinema impegnato.

pubblicato 23 Novembre 2009 aggiornato 2 Agosto 2020 07:53

Il nome di Tinto Brass evoca inequivocabilmente il mondo dell’erotismo italiano, ma non tutti sanno che nelle origini del cineasta ci un apprendistato da cinefilo alla Cinemateque Française e collaborazioni con maestri del cinema del calibro di Roberto Rossellini e Joris Ivens, con un esordio paradossalmente vicino al mondo del documentario e al cinema impegnato.

Gli appassionati del cinema di Brass potranno (ri)scoprire il “lato B” di Tinto Brass grazie a un’occasione molto interessante in cui saranno riproposti alcuni dei suoi primissimi lavori con la presenza straordinaria in sala del regista. Non capita tutti i giorni infatti di potersi confrontare con “un autore del genere” in modo così diretto e immediato. Giovedì 26 novembre infatti Tinto Brass incontrerà il pubblico, in compagnia del critico Maurizio Fantoni Minnella, nell’ambito di un omaggio curato dall’associazione Culturale FreeZone presso il Multisala Impero di Varese.

Dagli esordi di Chi lavora è perduto, alle influenze cultura pop inglese nella Londra della swinging London prima di Col cuore in gola per passare alla rivolta del sessantotto più tardi (L’urlo), ma anche i tentativi di fuga e di liberazione dalle convenzioni del mondo borghese (Dropout, La vacanza) per poi raggiungere il mondo dell’Eros.

L’omaggio all’autore Brass propone tre opere tra le più significative e meno conosciute dal grande pubblico, che non solo esprimono un indubbio talento visivo (oggi peraltro sempre più raro), ma anche una non comune sensibilità e attenzione verso le trasformazioni sociali e culturali del mondo contemporaneo.

Segue il programma

ore 17.30
In capo al mondo – Chi lavora è perduto
Italia, Francia 1963

ore 19.00
Ça ira- Il fiume della rivolta
Italia 1964

ore 20.45
Incontro pubblico con il regista condotto da Maurizio Fantoni Minnella

ore 22.30
Action!
Italia 1980

Informazioni sul sito MIV.