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Brothers – la recensione

Brothers (id. – USA 2009 – drammatico) Regia di Jim Sheridan, con Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, Bailee Madison, Taylor Geare, Patrick Flueger, Sam Shepard, Mare Winningham, Carey Mulligan.Brothers racconta l’avvincente storia di due fratelli: il trentenne Capitano Sam Cahill e Tommy Cahill, che rappresentano due personalità opposte. Sam è un marine in procinto

di simona
pubblicato 25 Dicembre 2009 aggiornato 2 Agosto 2020 06:36

Brothers (id. – USA 2009 – drammatico) Regia di Jim Sheridan, con Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, Bailee Madison, Taylor Geare, Patrick Flueger, Sam Shepard, Mare Winningham, Carey Mulligan.

Brothers racconta l’avvincente storia di due fratelli: il trentenne Capitano Sam Cahill e Tommy Cahill, che rappresentano due personalità opposte. Sam è un marine in procinto di partire per la sua quarta missione, è un affidabile padre di famiglia sposato con la fiamma del liceo, Grace, con cui ha avuto due bimbe. Tommy è invece il carismatico fratello minore, la pecora nera della famiglia, quello che non ha mai incontrato l’approvazione del padre (Sam Shepard), un reduce del vietnam che ha sempre dimostrato maggiore affetto per Sam. Tommy è uno sbandato appena uscito di prigione, che ha sempre puntato sul suo fascino e sulla sua carica di simpatia. Inviato in Afghanistan, Sam viene considerato morto. A casa, la famiglia Cahill deve improvvisamente affrontare un vuoto scioccante, e Tommy cerca di sostituire il fratello facendosi carico di nuove responsabilità per sé, Grace, e le bambine. Ma Sam è vivo: insieme ad un commilitone è stato catturato dai combattenti talebani. Quando Sam inaspettatamente ritorna negli Stati Uniti, estremamente traumatizzato dai giorni di prigionia, diventa scostante e sempre più sospettoso nei confronti del nuovo legame che unisce il fratello alla moglie.

Sceneggiato da David Benioff, il film è un remake del danese Non desiderare la donna d’altri (in originale Brødre) di Susanne Bier. Non faremo però alcun paragone con la pellicola originale, se non nel dire che Brothers ricalca il dramma scandinavo rilanciandolo, smussandone gli estremismi e sottraendo gli spunti più leggeri per sottolineare maggiormente gli aspetti drammatici e concentrarsi esclusivamente sui protagonisti principali, trasformandolo in un’acuta denuncia sociale, un atto d’accusa contro la guerra e contro la società americana stessa. Il maggiore punto di forza del film sono, senza ombra di dubbio, le intense interpretazioni di Natalie Portman, Tobey Maguire (candidato, per questo roulo, ai Golden Globes) e Jake Gyllenhaal.


Brothers

“Non so chi ha detto che solo i morti hanno visto la fine della guerra. Io ho visto la fine della guerra, ma la domenda è: potrò tornare alla vita?”

Del talento di Tobey Maguire, rimasto nascosto per troppi anni sotto l’espressione da bravo ragazzo di Peter Parker e la maschera dell’uomo ragno, ci eravamo un po’ dimenticati. La sua dolorosa e toccante performance nei panni del Capitano Sam Cahill coglie un po’ di sorpresa: è bravissimo nel costruire le diverse fasi psicologiche del personaggio, da amorevole padre di famiglia a coraggioso e stoico soldato pronto a tutto in nome della Patria, fino al reduce di guerra sociopatico, roso dai sensi di colpa e dai fantasmi dell’anima, mentalmente instabile, allucinato ed ossessionato dal tradimento – per altro mai avvenuto – della moglie.

Natalie Portman e Jake Gyllehaal non sono da meno, confermano di essere due dei giovani attori più interessanti del panorama cinematografico e ci regalano delle interpretazioni perfettamente cesellate, profonde, emozionanti, sincere e misurate, commoventi pur senza strafare e mantenendosi sempre perfettamente credibili. Molto brave anche le due bimbe Bailee Madison e Taylor Geare, con menzione speciale per la più grandicella (la Madison) che riesce a reggere un ruolo davvero difficile per una così giovane età.

Da sottolineare la colonna sonora di Thomas Newman e degli U2. La band – irlandese come il regista Jim Sheridan – ha composto appositamente per il film il brano Winter (in corsa come miglior canzone originale ai Golden Globes) ed ha ‘prestato’ alla colonna sonora la canzone Bad. Bellissima la scena in cui la Portman e Gyllenhaal ascoltano un vecchio nastro rovinato e distorto, confidandosi di come, a quindici anni, ascoltassero questa canzone ininterrottamente.

Una bella galleria di immagini la trovate qui; mentre qui vi attende il trailer italiano.

Voto Simona: 7/8
Voto Gabriele: 6