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Gli amori folli – La recensione in anteprima

Gli amori folli (Les Herbes Folles) Regia di Alain Resnais, con Sabine Azéma, André Dussollier, Anne Consigny, Emmanuelle Devos, Mathieu Amalric, Michel Vuillermoz, Edouard Baer, Annie Cordy.Marguerite, appena uscita da una boutique di scarpe, viene rapinata da uno scippatore che dopo averne preso i pochi valori abbandona la borsa e il resto del suo contenuto

pubblicato 30 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 01:53

Gli amori folli (Les Herbes Folles) Regia di Alain Resnais, con Sabine Azéma, André Dussollier, Anne Consigny, Emmanuelle Devos, Mathieu Amalric, Michel Vuillermoz, Edouard Baer, Annie Cordy.

Marguerite, appena uscita da una boutique di scarpe, viene rapinata da uno scippatore che dopo averne preso i pochi valori abbandona la borsa e il resto del suo contenuto in un parcheggio. Georges, un uomo dall’apparenza tranquilla, la raccoglierà e, trovati i documenti nel portafogli, sarà ossessionato dall’idea di restituirli alla proprietaria. Marguerite e Georges possono immaginare la folle storia a cui stanno andando in contro.

L’erba selvatica, quella cattiva, cresce un po’ dappertutto: lo si percepisce fin dalla prima immagine del film dove la cinepresa scivola sinuosa su una strada in cui da una crepa nell’asfalto fa capolino un po’ di verde. La natura riesce a prosperare anche dove meno te lo aspetti, spesso con dei risultati disastrosi per quello che c’è intorno. Le radici di un albero possono smuovere il manto stradale, ma anche dei piccoli e semplici fili d’erba possono logorarne la stabilità dall’interno. Les Herbes Folles che Resnais ha scelto per il titolo originale del film (tradotto, ahimè, in modo semplicistico con Gli amori folli in italiano) sono quelle persone che hanno un’apparenza semplice e umile, come un filo d’erba, ma che rischiano di logorare il mondo che li circonda.

Il percorso di ricerca di Georges che lo spinge alla misteriosa proprietaria della borsa nasce come una curiosità, diventa un desiderio e si trasforma in un’ossessione, trovandosi a fantasticare su di lei, ancora prima di incontrare. Georges è all’apparenza un tranquillo padre di famiglia, un signore che si avvicina all’anzianità ma che sprofonda in una spirale di pensieri e azioni istintive e irrazionali. Dopo un primo rifiuto, anche Marguerite cederà a questo lato oscuro della sua anima, ma quando si renderà conto dell’errore sarà già troppo tardi. Alain Resnais non è però un regista qualunque, a novant’anni ha ancora la forza e la lucidità di costruire un film cinico e tagliente (ispirato dal romanzo L’incident di Christian Gailly) che come una sinfonia musicale rapisce lo spettatore tra immagini mirabilmente costruite e schemi narrativi da virtuosismi.

Come l’erba che spunta dall’asfalto senza un motivo razionale, anche una passione può scaturire nel più imprevisto dei luoghi, questo in una frase il messaggio intero del film. L’età matura, e probabilmente Resnais dall’alto della sua veneranda età ha ben il diritto di dirlo, non significa necessariamente la maturità dei sentimenti. Il film si dipana su binari paralleli, o meglio su livelli aerei diversi visto che Marguerite è anche una pilota aeronautica avvitandosi su se stesso come ama fare Resnais, sempre propenso a costruire sceneggiature dove non è automatico immaginare quale sarà lo snodo narrativo successivo (non a caso i suoi film sono stati ampiamente lodati da sceneggiatori del calibro di Charlie Kaufman).

Il cinema di Resnais è fortemente cerebrale e, in questo caso, psicanalitico. Tra sogni e desideri, più o meno folli, lo spettatore è spinto alla risata e all’emozione, nonostante sia difficile immedesimarsi interamente è altrettanto impossibile non riconoscere la propria parte irrazionale nei comportamenti dei due protagonisti. Una gara di bravura la sfida amorosa tra i due protagonisti Sabine Azéma e André Dussollier. Forse eccessiva l’invadenza della voce fuori campo che però risulta spesso un narratore omniscente necessario per comprendere il vero essere dei due protagonisti.

Una curiosità: la musica è firmata da Mark Snow, che fu l’autore della colonna sonora della serie X-Files.

Gli amori folli uscirà venerdì 30 aprile. Qui potete vedere il trailer del film.

Voto Carlo 7
Voto Gabriele: 7