Home Curiosità Lavorare per il cinema: Cineblog intervista il multimedia designer Federico Mauro

Lavorare per il cinema: Cineblog intervista il multimedia designer Federico Mauro

I lettori più attenti di Cineblog ricordano sicuramente il nome di Federico Mauro, il ragazzo ci aveva fornito diverso suo materiale legato al cinema: l’IPhone che incontra i film e i cattivi delle pellicole che ci fanno gli auguri per Natale. Federico oggi vi parlerà del suo lavoro, naturalmente legato al mondo del cinema. 1.

di carla
pubblicato 27 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 01:41


I lettori più attenti di Cineblog ricordano sicuramente il nome di Federico Mauro, il ragazzo ci aveva fornito diverso suo materiale legato al cinema: l’IPhone che incontra i film e i cattivi delle pellicole che ci fanno gli auguri per Natale. Federico oggi vi parlerà del suo lavoro, naturalmente legato al mondo del cinema.

1. Ciao Federico, presentati ai nostri lettori.
Ho 29 anni e sono un multimedia designer.

2. Ci spieghi bene in cosa consiste il tuo lavoro?
Realizzo progetti di Comunicazione multimediale curandoli personalmente dall’art direction fino alla realizzazione grafica per web, stampa e video. Mi occupo quindi di diverse tipologie di prodotti e servizi che vanno dalla creazione di siti web, campagne advertising, elaborazione di manifesti e locandine, creazione loghi e brand, spot video etc…

3. Che studi hai fatto?
Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione nel 2004 con una tesi sul cinema Horror. Lavoro come professionista freelance dal 2003. Sono invece un completo autodidatta per quello che riguarda l’uso dei programmi di grafica e postproduzione.

Lavorare per il cinema: Cineblog intervista il multimedia designer Federico Mauro
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4. Ricordi il tuo primo lavoro?
Certamente, un piccolo sito in flash per promuovere sul web il mio primo cortometraggio. Era il 2000 e quello fu un primissimo tentativo di approccio con le tecniche del web.

5. Ora su cosa stai lavorando?
Abbiamo appena lanciato una interessante campagna di comunicazione ed il sito web dell’ultimo film di Johnnie To Vendicami per Fandango e stiamo per preparare un progetto decisamente interessante che dovrebbe partire a brevissimo sul quale però non posso al momento aggiungere altro… ma è solo questione di giorni!

6. Di quale lavoro sei più orgoglioso?
Beh, senza dubbio il sito di Ferzan Ozpetek per il quale ho vinto, lo scorso anno, il Gran premio della Giuria al Premio Web Italia 2009… è stato un progetto interessante ed atipico che ha accompagnato Ferzan alla sua retrospettiva personale al MOMA di New York… anche se non ti nascondo che a rivederlo oggi mi pare già molto datato (il sito ha più di due anni) infatti stiamo già pensando con Ferzan di lavorare ad una nuova release.

7. E quale ti piace di meno?
Guarda, ogni lavoro che faccio dopo un po’ mi sembra già “vecchio” e “superato” o mi trasmette subito la necessità di studiare a soluzioni differenti. Anche se in questa tipologia di siti che non mi piacciono dovrei includere anche le scelte che certi clienti scelgono di adottare che non sono in linea con le mie scelte artistiche o che magari lamentano di budget e tempistiche davvero ridotte… per cui… in quei casi… si può fare davvero molto poco!

8. Siti Web e Locandine: da dove parti per realizzare sia uno che l’altro?
La fase creativa, di rideazione e di preparazione ad un lavoro, è per la mia modalità di approccio senza dubbio la più lunga, interessante e decisiva. Anche la più bella, quindi! Il grosso del mio lavoro è proprio nell’immaginare un sito, un manifesto o un logo. La realizzazione e la produzione sono invece fasi per me molto veloci ed immediate sulle quali non perdo troppo tempo. Invece è fondamentale l’idea di concept, lo studio del messaggio e la suggestione da definire nel creare un progetto. Ovviamente ogni tipologia di lavoro ha dinamiche e modalità differenti. Per le locandine dei film, ad esempio, oltre alla libertà creativa c’è anche una fase molto importante in cui si definisce il senso del messaggio da comunicare, il posizionamento, gli obiettivi da raggiungere, il tono con cui promuovere il film. E questo è un lavoro che, ad esempio, in Fandango è un momento di riflessione più ampia che coinvolge anche il settore marketing e distribuzione ad esempio. Dopodiché passo ad elaborare una mia personale suggestione e rielaborazione degli input e degli elementi da considerare sulla quale si lavora ottenendo ovviamente l’approvazione della produzione e del regista. Per i siti invece il processo è leggermente differente. In quel caso (a secondo della tipologia) è necessario ottenere un feedback più diretto con il cliente e declinare le esigenze del prodotto con le peculiarità del web.

amen poster 9. Cosa guardi al cinema?Adoro il Cinema più di qualsiasi altra cosa. E guardo di tutto anche se la mia predilezione, da sempre, è per il cinema Horror. Inoltre considera che per il mio lavoro il Cinema costituisce una continua e fondamentale fonte di ispirazione. Mi è sempre piaciuto associare e paragonare la creazione di un sito (soprattutto in flash) a quella della regia di un film. Infondo si è anche un po’ registi ad usare le animazioni, le luci, la scelta ed i ‘tagli’ delle foto, le musiche, i colori, definendo una atmosfera da richiamare o costruire una emozione… ho sempre visto il mio lavoro in questo modo: come qualcosa di profondamente creativo, personale ed espressivo.

10. C’è una locandina o un sito web che avresti voluto realizzare?
Beh… tantissimi ma se devo fare una scelta veloce ed immediata ti dico che tra le locandine una che mi è davvero piaciuta moltissimo e che avrei voluto fare io è quella disegnata dal grande Oliviero Toscani per il film di Costa-Gavras “AMEN”: semplicemente geniale nella sua semplicità. Mentre invece sul web mi è molto piaciuto (ed è un po’ un punto di riferimento imprescindibile) il lavoro fatto all’epoca per “The Blair Witch Project” perché ha letteralmente rivoluzionato e ridefinito il rapporto tra cinema e internet. Negli ultimi anni, invece, come sito mi è molto piaciuta la release internazionale del Codice Da Vinci: non solo la solita vetrina, ma uno strumento interattivo a ‘supporto’ del film perfettamente iscritto nella sua dimensione narrativa. Insomma… non solo un semplice veicolo promozionale ma una vera esperienza comunicativa a sé con contenuti esclusivi ed un impianto multimediale e di contenuto autonomo.

Ringrazio Federico e per conoscerlo meglio vi rimando al suo sito web.