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Gainsbourg: il chansonnier sull’orlo del precipizio – Recensione e Trailer

Gainsbourg (Gainsbourg – Vie héroïque) di Joann Sfar con Eric Elmosnino, Lucy Gordon, Laetitia Casta, Doug Jones, Anna Mouglalis.Alcuni ricordano soprattutto l’immagine dello sciupafemmine passato da Brigitte Bardot a Juliette Grèco a Jane Birkin, solo per menzionare le sue relazioni più illustri. Altri ricordano più il provocatore che osò ricomporre la marsigliese su una base

pubblicato 2 Ottobre 2010 aggiornato 28 Agosto 2020 19:52

Gainsbourg (Gainsbourg – Vie héroïque) di Joann Sfar con Eric Elmosnino, Lucy Gordon, Laetitia Casta, Doug Jones, Anna Mouglalis.

Alcuni ricordano soprattutto l’immagine dello sciupafemmine passato da Brigitte Bardot a Juliette Grèco a Jane Birkin, solo per menzionare le sue relazioni più illustri. Altri ricordano più il provocatore che osò ricomporre la marsigliese su una base reggae. Per tutti, è invece il compositore di un tema tanto indimenticabile come “Je t’aime moi non plus”. Da tempo ci si aspettava che qualcuno portasse sul grande schermo la vita straordinaria di Serge Gainsburg, morto nel 1991, ed è una fortuna, che a farlo sia stato proprio il regista debuttante Joann Sfar.

Presentato ieri in apertura del Filmfest di Amburgo, “Gainsburg, vie Héroique”, ha raccolto
l’entusiasmo del pubblico di questo festival di cinema indipendente. Sfar mette in scena un
personaggio che dall’infanzia al successo è profondamente influenzato dalle radici della sua cultura ebraica. Gainsbourg capisce presto, nel film, che la miglior difesa è l’attacco. È un tipo che vive al momento, affascinante a suo modo, ma fragile dentro.

Per rappresentare la sua natura ambivalente, Sfar fa accompagnare il chansonnier da un alter ego, un personaggio di fantasia con un naso rapace che interviene e lo salva, tutte le volte che si trova sull’orlo del precipizio.

Gainsbourg-and-bardot

L’interprete principale Eric Elmosnino ha tutte le carte in regola per rappresentare l’enfant terribile per eccellenza della cultura francese. I momenti più convincenti della sua interpretazione sono i più drammatici, come quando siede nel pianobar con la barba di una settimana e gli occhi lucidi. Anche Ludy Gordon nei panni di Jane Birkin e Laetitia Casta in quelli di Brigitte Bardot (“Amore mio siediti al pianoforte e scrivimi una canzone!”) sono all’altezza della sfida.

Il film in Germania è stato presentato con il sottotitolo “L’uomo che amava le donne”, ed è che il film rappresenta un cantante che usa le donne come muse e le canzoni come moneta di scambio: un bacio a me una canzone a te. “Mi interessano molto più le sue bugie delle sue verità”, ha detto Sfar del protagonista del suo film. E l’aspetto interessante del suo lavoro è proprio questo: un contrappunto continuo tra chi Serge Gainsburg avrebbe voluto essere e chi era veramente.

Dal canto suo Joann Sfar, anche lui di famiglia ebrea, al suo debutto alla regia, non è però un dilettante nel raccontare storie. In Francia e in tutto il mondo è conosciuto, tra gli amanti del genere, per i suoi fumetti e graphic novel, come Il piccolo mondo del Golem e Piccolo Vampiro pubblicati anche in Italia da Ellekappa. Per il cinema, a partire da ora, è sicuramente un personaggio da tener d’occhio.

Voto Laura Lucchini: 8
Il film è uscito in Francia il 20 gennaio 2010, negli Usa il 3 Aprile 2010 grazie al Tribeca Film Festival. Sconosciuta la data di uscita in Italia, se mai arriverà…

Gainsbourg – Il trailer originale

Jane Birkin & Serge Gainsbourg – Je T’aime… Moi Non Plus