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The Weather Man – L’uomo delle previsioni

THE WEATHER MANdi Gore Verbinski; con Nicolas Cage, Michael Caine, Hope Davis, Gemmenne de la Peña, Nicholas Hoult.Piccolo film uscito in sordina, si è beccato non poche critiche: inutile, pretenzioso. Ma qualcuno ha capito che ci troviamo davanti ad una divertente commedia che sa quel che vuole (vedi Fornara di Film.Tv, che arriva a dargli

10 Luglio 2006 09:08

THE WEATHER MAN
di Gore Verbinski; con Nicolas Cage, Michael Caine, Hope Davis, Gemmenne de la Peña, Nicholas Hoult.

Piccolo film uscito in sordina, si è beccato non poche critiche: inutile, pretenzioso. Ma qualcuno ha capito che ci troviamo davanti ad una divertente commedia che sa quel che vuole (vedi Fornara di Film.Tv, che arriva a dargli un bell’8). Gore Verbinski è un regista valido, al di là che abbia diretto The mexican: ricordiamoci di The ring e Pirates of Caribbean! The Weather Man diverte, fa ridere e sa far pensare. A noleggio il 19 luglio.

Magari tutte le commedie di oggi fossero come The weather man! Piccola sorpresa, -come del resto Prime, uscito poco prima- il nuovo film di Gore Verbinski. Che è un regista valido, versatile, che forse ha sbagliato una sola volta (The mexican), mentre ha azzeccato un film meraviglioso come The ring e altri due film molto carini. Verbinski sa muovere la telecamera, sa fare cinema valido, sa usare bene il genere del film in cui si trova: e in questo valido The weather man fonde atmosfere fredde e invernali alla The ring all’ironia di Pirates of Caribbean. Ma il tutto al fine di creare nello spettatore una sensazione di disagio e drammaticità. Certo, il film è una commedia, ed è anche molto divertente e con una sceneggiatura che spesso e volentieri ha delle idee validissime, ma la storia del meteorologo David Spritz (che in realtà deve solo leggere un gobbo e sapersi muovere davanti alla macchina da presa) e del suo vuoto esistenziale crea non poca tristezza nello spettatore. Eh già, non c’è più spazio per il Sogno Americano: il diritto di essere felici ci sarà pure, ma non lo è davvero nessuno. Tutto va a rotoli, tutto non funziona, tutto può creare situazioni di disagio e imbarazzo. Insomma, è forse la solita indagine sulla vera vita di una persona, ma dall’altra parte è affrontato da sceneggiatori e regista in modo così genuino e non banale che si lascia seguire dall’inizio alla fine. E anche Nicolas Cage fa una figura degna (ma è ormai dimostrato che dev’essere diretto da un buon regista), anche se Michael Caine lo supera alla grande.

Voto Gabriele: 7