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Il libro dei sogni di Federico Fellini

Federico Fellini è sempre nei nostri cuori. Ora c’è un motivo in più. Dalla penna di Giovanni della Dg-Image:Il Libro dei Sogni di Fellini Il libro dei sogni è finalmente in possesso della Fondazione Federico Fellini. Il reperto, che comprende i sogni registrati dal Maestro sottoforma di disegni e, usando una sua definizione, di “segnacci,

di carla
25 Luglio 2006 09:54

Federico Fellini è sempre nei nostri cuori. Ora c’è un motivo in più. Dalla penna di Giovanni della Dg-Image:

Il Libro dei Sogni di Fellini
Il libro dei sogni è finalmente in possesso della Fondazione Federico Fellini. Il reperto, che comprende i sogni registrati dal Maestro sottoforma di disegni e, usando una sua definizione, di “segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”, ha un valore inestimabile perchè in grado di svelare i risvolti più profondi dell’universo onirico felliniano, quel deposito straordinario da cui l’autore ha tratto ispirazione per dare vita e forma alla sua arte. Grazie all’impegno della Regione Emilia Romagna, che ha compreso la rilevanza del reperto per la storia del cinema mondiale, e dopo una serie di estenuanti procedure, la Fondazione Federico Fellini è riuscita a ritirare il libro dal Caveau della Banca Intesa di Roma e a diventarne la depositaria ufficiale.
Il Presidente della Fondazione Federico Fellini, Pupi Avati, unitamente al Vice – Presidente della Regione Emilia Romagna, Flavio Delbono e al Presidente di Cinecittà Holding, Carlo Fuscagni, ha presentato alla stampa il prestigioso reperto. Madrina dell’evento la bellissima Anna Falchi.

Fellini incontra lo psicanalista junghiano Bernhard nel 1960. Tra i due nasce un importante rapporto d’amicizia e una lunga serie di incontri di natura psicanalitica. Sarà proprio Bernhard a suggerire all’amico di trascrivere anche sottoforma di disegni i suoi sogni. Da quel momento e con una certa regolarità fino al 1982, per Fellini diventa un esercizio costante: il libro dei sogni si riempie di una serie inesauribile di immagini oniriche che l’autore realizza con particolare attenzione all’estetica e che utilizza come spunti per i suoi film.
Le immagini (circa quattrocento) che il regista ha lasciato ai posteri in questo “diario onirico” illustrato, sono una testimonianza fondamentale per gli studiosi di tutto il mondo. Riuscire ad afferrare i passaggi creativi di un artista come Fellini, così intimamente legato alle fantasie e ai misteri che scaturiscono dall’inconscio, partendo dal sogno fino al disegno e infine al film, diventa una conquista senza pari. Il libro dei sogni infatti potrà essere un formidabile strumento per un’attenta analisi filologica e testuale dell’opera artistica del Maestro. Questo è l’obiettivo della Fondazione Federico Fellini che si sta già adoperando per coinvolgere un gruppo di studiosi ed esperti in grado di analizzare il reperto in tutti i suoi aspetti.

Una lunga storia

Dopo la morte di Fellini, il libro dei sogni diventa proprietà dei 6 eredi legittimi, 2 appartenenti alla famiglia Fellini, 4 alla famiglia Masina, tutti d’accordo nel considerare il reperto “indivisibile” e di proprietà comune. Gli eredi decidono di depositarlo alla Banca Intesa di Roma. La Fondazione Federico Fellini riceve in seguito in dono il sesto di proprietà di Maddalena (sorella del regista) i diritti della prima erede Fellini (Maddalena, la sorella) e acquista quello di Rita, figlia del fratello Riccardo. Gli altri due terzi del libro, appartenenti alla Famiglia Masina, vengono acquistati l’11 Maggio scorso dalla regione Emilia Romagna (che sta perfezionando gli atti per donarli alla Fondazione Fellini), dopo un’attesa di tre anni dovuta ai procedimenti burocratici necessari per l’estrazione del reperto.

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