Home Curiosità Amici miei – Come Tutto Ebbe Inizio: ecco sinossi ufficiale, curiosità e note di regia

Amici miei – Come Tutto Ebbe Inizio: ecco sinossi ufficiale, curiosità e note di regia

Dopo aver visto il primo trailer pochi giorni fa, torniamo a parlarvi dell’atteso e discusso Amici miei – Come Tutto Ebbe Inizio, in uscita al cinema il prossimo 16 marzo. Diretto da Neri Parenti, e con Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini, Massimo Ceccherini e Alessandro Benvenuti protagonisti, il film

pubblicato 4 Marzo 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 14:16



Dopo aver visto il primo trailer pochi giorni fa, torniamo a parlarvi dell’atteso e discusso Amici miei – Come Tutto Ebbe Inizio, in uscita al cinema il prossimo 16 marzo. Diretto da Neri Parenti, e con Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini, Massimo Ceccherini e Alessandro Benvenuti protagonisti, il film non è altro che un ‘prequel’ del cult di Mario Monicelli. Oggi, grazie al pressbook ufficiale, possiamo fornirvi alcune curiosità che riguardano la pellicola. Non solo la sinossi ufficiale, bensì anche una serie di ‘numeri’ di produzione e una ricca nota di regia, firmata Neri Parenti:

Una delle domande più frequenti che si fa ad un regista è: “Ma lei ce l’ha un sogno nel cassetto?”. Io ce l’avevo e anche molto grosso: da fiorentino quale sono, da tante generazioni, volevo riportare a distanza di anni sullo schermo la caustica e cinica goliardia degli “Amici miei”, forse il mio film preferito nella cinematografia italiana.

Certo un po’ mi tremavano le gambe per un confronto con cotanti mostri di registi e attori. Ho cominciato a prendere le mie precauzioni, stessi autori e soggettisti intanto: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi e Tullio Pinelli. Attori tutti nuovi presi, come ai tempi del predecessore, da ogni campo artistico. Portare lo svolgimento del film nel passato, nel 1487, periodo in cui le beffe erano all’ordine del giorno.

Poi ci voleva qualcuno che credesse in questo costoso progetto, tanto lontano nei toni dalle mie consuete fatiche. Questa persona l’ho trovata in casa. Aurelio che scommette con me ma forse anche qualcosa di più.

E adesso ci siamo, si parte! Il sogno è uscito dal cassetto.

Neri Parenti.

Sinossi ufficiale:

Duccio (MICHELE PLACIDO), Cecco (GIORGIO PANARIELLO), Jacopo (PAOLO HENDEL), Manfredo (MASSIMO GHINI) e Filippo (CHRISTIAN DE SICA) sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell’intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste li fa desistere dalle loro “zingarate”. Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi. Una città rinchiusa e spaventata è infatti l’ideale per far cadere dei malcapitati nelle beffe ordite dai cinque amici per esorcizzare la paura della morte. E quando, dopo l’ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume Alderighi (Massimo Ceccherini), sembrano scarseggiare le vittime, perché non prendere di mira a sua insaputa proprio uno di loro? E’ così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici. Bravata in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona (ALESSANDRO BENVENUTI).

Curiosità e Numeri:
* Le riprese si sono svolte in varie location della Toscana: Certaldo Alta, San Gimignano, Monteriggioni, Pistoia e Firenze, dove il Comune ha aperto in via del tutto eccezionale le splendide sale di Palazzo Vecchio, e a Roma dove, all’interno degli studi di Cinecittà, grazie al lavoro dello scenografo Francesco Frigeri, è stata ricostruita la Firenze di fine ’400.

* Per la ricostruzione del set a Cinecittà sono occorsi sei mesi e centinaia di operai, falegnami, stuccatori, ebanisti, elettricisti, tappezzieri, idraulici, fabbri, muratori.

* Il set è stato edificato su un’area di oltre 20.000 metri quadri sulla quale sono stati ricostruiti case, strade, vicoli, palazzi, stalle, la locanda di Cecco in cui si riuniscono i cinque amici, la bottega dello speziale Jacopo, la casa di Manfredo, la bottega del legnaiolo e la relativa casa e la piazza su cui si affaccia la chiesa con l’imponente campanile e la lunga scalinata.

* Sono 3550 le comparse utilizzate in tutto il film, di cui 1000 solo per girare a Pistoia la spettacolare scena del calcio storico fiorentino. Cinquanta controfigure acrobatiche hanno garantito le scene stunt nel film a piedi e cavallo come nella scena del corteo papale.

* Per vestire attori e comparse sono stati realizzati oltre 1200 costumi, 900 paia di scarpe e 150 parrucche.

* Ogni giorno sono state impiegate sul set circa 110 persone di troupe tra elettricisti, macchinisti, attrezzisti, operatori, fonici, assistenti alla regia, truccatori (con punte in alcune giornate fino a 12 persone), parrucchieri (con punte in alcune giornate fino 12 persone), costumisti e sarte (con punte in alcune giornate fino a 10 persone) e assistenti alla scenografia (12 persone), effetti speciali, cavallerizzi, addetti allo zoo (cavalli, somari, leoni, scimmie, cammelli, pappagalli, serpenti, oche, anatre, capre, pecore, galline, conigli).

* Per ogni attore era previsto sul set uno stand-in, ossia una controfigura luce, con gli stessi colori di capelli e di abiti, utilizzata dal direttore della fotografia per preparare l’illuminazione sul set.

* Per le riprese sono stati messi a disposizione circa 75.000 metri di pellicola.

* Un cherry picker con sbraccio fino a 52 metri sorreggeva un gigantesco telo, detto anche “americana”, di 35 metri per 35 per controllare l’intensità del sole sul set e un impianto di condizionamento da circo ha garantito all’interno dei set una climatizzazione accettabile per la troupe e gli attori che indossavano pesanti costumi.