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Pacific Rim: le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Il film di Guillermo del Toro ha fatto centro o no?

di carla
pubblicato 15 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 12:16

Robot-Umani contro Mostri-Giganti: avete visto Pacific Rim? Oggi diamo un’occhiata alle critiche Americane e Italiane, e vi invitiamo a leggere la nostra recensione. Con chi siete d’accordo?

Matthew Toomey – ABC Radio Brisbane: lo sostengo fortemente, Pacific Rim è uno dei film d’azione più memorabili e distintivi di ​​questi ultimi anni.

Simon Miraudo – Quickflix: Del Toro ottiene finalmente di rompere il suo più grande contenitore di giocattoli. Sono in estasi per lui. Sono solo moderatamente felice per me stesso, come spettatore.

Kam Williams – AALBC.com: Un’ipnotizzante, insensata, apocalittica avventura che non chiede nulla di più di un pubblico che gode l’azione consumando una quantità copiosa di popcorn.

Andrew L. Urban – Urban Cinefile: Pacific Rim è un Transformers con steroidi, Godzilla alla decima potenza, The Avengers con il turbo…

Andy Lea – Daily Star: Un blockbuster estivo su scala epica.

Devin Faraci – Badass Digest: E’ ciò che i film di successo dovrebbero essere.

Brad Miska – Sanguinosa Disgusting: oltre i suoi difetti, è veramente uno splendido, sorprendente e magnifico spettacolo estivo.

Andrew Pulver – Guardian [UK]: il sottilissima psicodramma di Pacific Rim e il dialogo forniscono poco alla componente umana.

Drew McWeeny – HitFix: Praticamente si può sentire Guillermo Del Toro che schiamazza seduto appena fuori della gamma delle telecamere…

Jon Lyus – HeyUGuys: Un film di grande impatto visivo, ma vuoto di cuore.

James White – SFX Magazine: Intrattenimento su enorme scala, anche se il cervello è a volte carente durante i momenti più umani.

Ben Rawson-Jones – Digital Spy: Guillermo del Toro offre sequenze d’azione che sono mozzafiato e di feroce intensità.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) Nessun dubbio, quest’estate c’è poco da stare allegri, ma per fortuna esiste Hollywood che, al prezzo di un biglietto, da un lato esorcizza le nostre angosce più profonde prefigurando paesaggi apocalittici ancora peggiori; e dall’altro ci regala qualche possibile eroe e una speranza di salvezza. Il tutto ipnotizzando le platee con mirabilia scenografiche realizzate in una miscela di computer graphic e alto artigianato. (…) Gli interpreti sono privi di particolare interesse, ma ogni tanto l’immaginifico regista Guillermo del Toro trova modo di esprimere la sua vena gotico-fantastica e nel film si accende la scintilla emozionale

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: Sulla rete è già delirio. Gli ex ragazzi della “generazione Mazinga”, nati negli anni 70, ne hanno fatto subito un “cult”.Ma per divertirsi da pazzi col fragoroso Pacific Rim, del messicano Guillermo del Toro, non è necessario essere cresciuti a pane e robot. Del Toro infatti, come gli altri (rari) registi non statunitensi ammessi a dirigere megablockbuster, ha un tocco che rende leggeri i personaggi più enormi e le scene d’azione più roboanti. Che sono la spina dorsale di un film costruito su due o tre idee, folli e insieme semplicissime, come nei migliori comics.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) Monotono anche nell’aspetto visuale, l’eccesso fantasy di Guillermo del Toro non trova misura, ricalca orme altrui e s’inoltra nella noia e nel ridicolo col passo del suo enorme alien.

Massimo Bertarelli – il Giornale: (…) Lunghezza eccessiva, monotonia, frastuono, assurdità della trama, abbondare di effetti speciali, mancanza si spessore psicologico dei protagonisti. E lì immancabile, inutile, 3D.