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Secondo Rutger Hauer solo Christopher Nolan potrebbe dirigere un seguito di Blade Runner

La mania del sequel approda anche negli inaspettati lidi di Blade Runner, film divenuto cult per gli amanti della fantascienza dopo un’accoglienza a suo tempo tutt’altro che calorosa. Ridley Scott, già alle prese con un ambiguo Prometheus, tempo addietro dichiarò che le premesse per un seguito di quel primo, fortunato film c’erano tutte. Partendo dall’assunto

pubblicato 3 Aprile 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 13:21


La mania del sequel approda anche negli inaspettati lidi di Blade Runner, film divenuto cult per gli amanti della fantascienza dopo un’accoglienza a suo tempo tutt’altro che calorosa. Ridley Scott, già alle prese con un ambiguo Prometheus, tempo addietro dichiarò che le premesse per un seguito di quel primo, fortunato film c’erano tutte. Partendo dall’assunto che Deckard e Rachel fossero dei replicanti, si sarebbe potuto intavolare un’inedita sceneggiatura.

Rutger Hauer, celeberrimo Roy Batty, ritiene che l’unico che potrebbe affrontare una simile sfida sarebbe Christopher Nolan, pur tuttavia sottolinenando come la sua fitta agenda comporterebbe tempi piuttosto dilatati prima di poter seriamente pensare ad un simile progetto. Ciò non toglie che il pensiero di Hauer a riguardo sia piuttosto netto: trattasi di una pellicola unica, e tale dovrebbe restare. “Come descrivereste un diamante?“, afferma il buon Rutger, “Non penso dovreste più toccarlo“.

Alcon Entertainment, che detiene i diritti del film, ha affermato che prendere in considerazione questo sequel sarebbe “fantastico”. Nolan, da par suo, ebbe modo di giudicare l’eccessiva esposizione di Ridley Scott riguardo quel film in maniera non molto positiva. Aver apertamente dichiarato che per lui Deckard e Rachel fossero replicanti, limiterebbe di molto le potenzialità di quel film (che Nolan adora, tanto da dire di averlo visto almeno “duecento volte”, servendosi di un’eloquente iperbole). Ecco perché il regista britannico non parla mai dei suoi film, così da lasciarli “aperti” alla speculazione altrui. Ed ecco pure l’implicito ben servito agli amanti di Inception.