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Stretch Armstrong: Mel Gibson, Woody Harrelson, Sinbad e Jackie Chan per Mr. Muscolo?

Mel Gibson, Woody Harrelson, Sinbad e Jackie Chan. Che sia uno di questi quattro il Mr. Muscolo cinematografico?

pubblicato 20 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 11:50

Se ne parla da anni. Nel 2010 si era vociferato di Taylor Lautner annunciato protagonista, per poi naufragare ‘misteriosamente’. Eppure il progetto “Stretch Armstrong” continua ad incuriosire gli studios americani, tanto dall’aver fatto sua una data di uscita. Se una ventina di mesi fa a Nicholas Stoller venne affidato il compito di dar vita ad uno script decente, con Rob Letterman (“Monsters vs. Aliens”) alla regia, il film non è mai diventato realtà, fino ad oggi.

L’Hollywood Reporter ha infatti partorito una serie di ‘divi’ avvicinati alla pellicola. Parliamo di Mel Gibson, voluto da John Osher, proprietario CAP Toys, Woody Harrelson, Sinbad e Jackie Chan. Action figure alta circa 15 pollici creata nella metà degli anni 70, Mr. Muscolo, questo il titolo italiano del giocattolo, ha fatto furore per circa 10 anni, per poi sparire dagli scaffali dei negozi. La sua caratteristica principale era quella di ‘allungarsi’. Braccia e gambe erano infatti ‘gommose’, in quanto ripiene di lattice, tanto da potersi stirare andando oltre il metro.

Biondo, sorridente, alto e roccioso, il Mr. Muscolo originale difficilmente potrebbe diventare credibile in sala con il volto di Chan, così come con quello di Simbad e Mel Gibson, ormai forse troppo vecchio per potersi permettere un ruolo simile. Tra i nomi ‘in lizza’, probabilmente, quello di Harrelson rimane ad oggi il più spendibile, a meno che il live action non voglia prendere tutt’altra direzione, re-inventandosi il personaggio. Dietro la macchina da presa troveremo Breck Eisner, allo script Dean Georgaris, e in cabina di produzione il trio Ryan Kavanaugh, Brian Goldner e Bennett Schneir, con un’uscita in sala datata 11 aprile 2014. Meno di un anno alla release, in conclusione, ma con il ‘nulla’ tra le mani. La Relativity dovrà quindi per forza di cose accelerare i tempi produttivi, a meno che un probabile rinvio possa tramutarsi in realtà da qui a breve.

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