Home Curiosità Mamma ho perso l’aereo: la casa del film in vendita a 2,4 milioni di dollari

Mamma ho perso l’aereo: la casa del film in vendita a 2,4 milioni di dollari

In cerca di casa? Un cimelio cinematografico come quella di Mamma ho perso l’aereo potrebbe essere vostra

pubblicato 6 Maggio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 12:15


Cosa ha di speciale la casa che vedete qui sopra, fotografata in quel di Winnetka, Illinois? Altro non è che la stessa abitazione vista nel primissimo Home Alone, meglio conosciuto in Italia come Mamma ho perso l’aereo, diventato un vero e proprio cult soprattutto nel periodo natalizio. La casa, protagonista del film interpretato dall’allora bambino Macaulay Culkin è ora in vendita per la modesta cifra di 2,4 milioni di dollari USA, per la quale potete quindi portarvi a casa – anzi farvi come casa – un cimelio cinematografico come questo.

I venditori, Cynthia e John Abendshien, hanno deciso di vendere la casa per la prima volta da quando il film è stato girato, nel 1990, quando era in loro possesso già da un paio d’anni. Chissà se a questo punto la fama della casa, oltre che un semplice ammasso di mattoni anche un vero e proprio protagonista del film, nonché alleato del povero Kevin, riuscirà ad aiutare i due a vendere l’abitazione al prezzo richiesto.

I coniugi Abendshien hanno anche rivelato il retroscena dietro la scelta della loro casa per Mamma ho perso l’aereo: i due erano in realtà già stati contattati altre volte, ma avevano sempre rifiutato fino a quel momento, quando lo script piacque a entrambi e la signiora Cynthia ebbe un presentimento che il film si sarebbe poi rivelato un successo. Come ben sappiamo, effettivamente è stato proprio così, visto che a venti anni di distanza ancora viene ricordato (e rivisto) con piacere.

La presenza della troupe cinematografica permise anche alla loro figlia LAuren, all’epoca di 8 anni, di giocare insieme al protagonista stesso del film, che invece ne aveva 10: diventarono così compagni di gioco nelle pause tra le varie riprese. Ma non fu tutto rose e fiori, visto che la privacy dei due coniugi divenne praticamente vicina allo zero, e per esigenze di scenografia si ritrovarono anche alcune modifiche non volute in casa. La ricompensa per il fastidio? Secondo John “non così grande da potermela ricordare”.

Via | WSJ