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An Ordinary Family: trailer e recensione del film dal Los Angeles Film Festival

Una storia d’amore gay raccontata in famiglia: su Cineblog la recensione e il trailer di An Ordinary Family

di vanessa
pubblicato 28 Giugno 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 10:44

La famiglia Bierdeman si riunisce come tutti gli anni alla casa al lago ma quest’anno nessuno si aspetta che Seth (Greg Wise) si presenti con il suo fidanzato, William (Chad Anthony Miller), anche perchè nessuno sa che lui è gay. Mentre la mamma (Laurie Coker), la sorella Sharon (Megan Minto) e i cognati Mattie e Chris (Janelle Schremmer e Steven Schaefer) fanno finta di niente, Thomas (Troy Schremmer), il fratello maggiore, prete presbiteriano, non riesce ad accettare la nuova situazione e alla prima cena tutti insieme, arriva la prima discussione. Tra imbarazzi, risate, pianti e momenti di tenerezza la famiglia cerca un nuovo equilibrio e una nuova forma di comunicazione per accettarsi e convivere insieme.

Mike Akel ritorna dopo Chalk, con un altro film esilarante che arriva sugli schermi per la prima volta al Los Angeles Film Festival 2011. Un ritratto contemporaneo di una famiglia americana che deve affrontare alcuni scheletri ancora presenti nell’armadio e che allo stesso tempo parla di due argomenti molto attuali: la cristianità e l’omosessualità visti sotto un occhio tragi-comico.

Seth infatti non rivela al suo ragazzo William che nessuno nella sua famiglia è al corrente che è gay, se non davanti alla porta di casa. Alla prima disastrosa cena tutti insieme, i bambini di Thomas e Mattie chiedono a Seth e Williams come si sono conosciuti e quando il nuovo arrivato parla di un sito online, Thomas va su tutte le furie. Un prete come lui non può permettere che i figli sappiano di determinati argomenti. Tutti i membri della famiglia devono fare i conti con il broncio di Thomas. Il non riuscire ad accettare l’omosessualità di Seth, porta Thomas anche a litigare con la moglie (nel film, ma anche nella vita reale) che invece lega con William ed è molto tollerante riguardo sua relazione con il cognato. Lo stesso succede per l’altro cognato, Chris, beccato da William mentre fuma una sigaretta nascosto sotto le scale, che instaura con lui un rapporto di amicizia non-omofoba e scherzosa. I momenti che tutti passano insieme al lago, in piscina o a casa, non fanno che estraniare ancora di più Thomas che non riesce a far fronte alle scelte di Seth.

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Akel, che ha scritto il film con Matt Patterson, riesce a dare un ritratto molto reale della storia di due fratelli che devono ritrovarsi nonostante le loro diverse filosofie di vita e recuperare un rapporto all’interno di una casa che a volte li divide, a volte li unisce. La domanda che giuda tutto il film è “Vuoi avere ragione o vuoi mantenere un rapporto con qualcuno a cui tieni veramente?” Come loro ogni membro della famiglia deve fare i conti con qualcosa. An Ordinary family non è solo in grado di divertire ma anche di commuovere e di rappresentare un tema universale in maniera unica, reale e senza offendere omosessuali né cristiani.

Ottime le performance degli attori, frutto di una collaborazione intensa con il regista e un metodo che dà spazio all’improvvisazione. Il regista ha dichiarato infatti che grazie al digitale (il film è stato girato con tre Canon 7D), non c’era mai la preoccupazione di fare tutto bene alla prima. Gli attori provavano per due volte le scene, il tutto veniva registrato e di solito le tre azioni successive venivano arricchite dai suggerimenti del regista e degli attori stessi. Un film quindi che si basa molto su dei personaggi che hanno caratteri forti, che hanno una loro vena comica, tragica e pungente a seconda della situazione: dai momenti di disagio alla prima cena tutti insieme, ai litigi tra Thomas e Seth, alla tenerezza tra Seth e William quando sono soli fino ai momenti di rabbia e delusione e sconforto che tutti per motivi diversi vivono nel film. Il punto forte di questo film è che tutti siamo in grado di ritrovarci in almeno uno dei personaggi e in quello che vivono all’interno della loro famiglia.

Sicuramente questo film non è il primo che vediamo su un “coming out” ma è sicuramente unico e geniale per far piangere e ridere allo stesso tempo. Akel non scappa davanti alla tenerezza tra Seth e William e non è mai volgare né esagerato nel farli vedere insieme. Così come non sembra poi tanto assurdo quando Thomas entra ancora vestito da prete, all’interno di un gay bar alla ricerca di William. E’ un ritratto dell’amore di una coppia gay che deve essere accettata dalla famiglia cristiana. Il film non vuol essere una predica verso quei cristiani che dovrebbero essere più tolleranti verso gli omosessuali ma vuole esporre una realtà della quale si fa ancora fatica a parlare in molti paesi (e qui in particolare ci si riferisce a delle precise realtà americane).

Il film è stato interamente girato nella casa di uno dei produttori ad Austin, in Texas per 18 giorni. La fotografia di David Blue Garcia è naturale, semplice e calorosa così come la colonna sonora di Evan Jacobs. Memorabile la scena in cui Chris e William, durante l’ennesima sigaretta fumata di nascosto, cantano una canzone che Chris aveva improvvisato durante una serata giochi e che può essere scaricata sul sito del film come suoneria per il cellulare.

Voto Vanessa: 7.5
Sconosciuta la data di uscita in Italia.
Image courtesy of Matter Media Studios, LLC.

THOMAS_AN_ORDINARY_FAMILY

An Ordinary Family (An Ordinary Family) USA, 2011, 92 min. Commedia Drammatica – di Mike Akel con Troy Schremmer, Greg Wise, Janelle Schremmer, Chad Antony Miller, Steven Schaefer, Megan Minto, Laurie Coker.

Trailer originale del film

AN ORDINARY FAMILY – Official Film Trailer! from Matt Patterson on Vimeo.