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L’ultimo Terrestre: Giuseppe Cruciani annuncia l’arrivo degli alieni

Continua il virale mediatico, intelligente e ben curato, de L’Ultimo Terrestre, film di Gian Alfonso Pacinotti in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2011.

pubblicato 2 Settembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 08:49

Continua il virale mediatico, intelligente e ben curato, de L’Ultimo Terrestre, film di Gian Alfonso Pacinotti in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2011. Atteso in sala a partire dal 9 settembre, il film torna infatti ad incrociare il mondo dei media, dopo il finto servizio del Tg3 delle scorse settimane, grazie al programma radiofonico La Zanzara, con Giuseppe Cruciani che annuncia l’arrivo degli alieni.

La storia si svolge durante l’ultima settimana prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra. Un arrivo annunciato dai governi. Una notizia in seconda serata, che non ha entusiasmato nessuno. Gli extraterrestri trovano un paese stanco e disilluso, in una crisi economica conclamata e gravissima. Le reazioni delle persone alla venuta degli extraterrestri vanno da quella razzista a strampalate interpretazioni mistico-religiose. Questa è l’ambientazione che ospita la nostra storia. Ma il film non racconta la storia di un popolo; segue invece la vita di Luca Bertacci, un uomo con enormi problemi di relazione, un uomo che, abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell’odio per le femmine. Nella diffidenza e, soprattutto, nell’incapacità di provare sentimenti. Ma l’arrivo degli extraterrestri cambierà tutto. Difficile, al termine della storia, non pensare che questi extraterrestri con il loro arrivo tanto simile a un “giudizio universale“ siano alla fine venuti sulla terra solo per lui. Come un regalo.

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