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World War Z 2: parla il regista Marc Forster

Quattro chiacchiere con Marc Forster sull’edizione Blu-Ray di “World War Z”, sul suo successo e sul capitolo due

di carla
pubblicato 18 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:30

Avete visto World War Z? Piaciuto? Beh, saprete anche che Brad Pitt ha già parlato del sequel… ma oggi abbiamo la conferma del regista Marc Forster che è stato intervistato da MTV News. Sentiamo cosa ha detto:

Il film uscirà in dvd e blu-ray…
Sono emozionato, e sono anche felice perché stiamo rilasciando persino la versione unrated. Per un regista vedere la versione PG -13 di un film è sempre un po’ restrittivo. Ora si potrà vedere la versione non censurata.

Cosa ci sarà nel Blu-Ray?
C’è un documentario di un’ora sulla realizzazione del film, su come è stato concepito e come è nato. Mi piace molto.

Questo film, in particolare, ha avuto un interessante arco narrativo…
Sono ovviamente molto sollevato del successo… Ma sono rimasto sorpreso nel vedere le persone che scrivevano del film quando ancora nessuno l’aveva visto. Il film non era ancora uscito e c’erano già delle opinioni. Come fanno? Non l’hanno visto! Poi il film è uscito nei cinema e la gente si è divertita come se fosse qualcosa di nuovo. Ha fatto qualcosa di nuovo con il genere zombie. La sequenza di Israele da sola è una delle sequenze di cui sono molto entusiasta, ed è venuta come l’avevo immaginato.

Sei diffidente verso la cassa di risonanza di internet?
È un po’ spaventoso. Ho sempre creduto nel film, mi dicevo: “Questo film funziona davvero. Sono pazzo?” Poi abbiamo avuto un’anteprima e ha funzionato.

Che cosa ha significato per voi avere un alleato come Brad Pitt, che era attore e produttore ?
E’ stato bello averlo come alleato. Abbiamo lavorato insieme per molto tempo. Alla fine della giornata, ero così contento del film perché ha rappresentato esattamente la visione che ho sempre avuto. Quando un film di queste dimensioni non funziona, può davvero influenzare tremendamente la carriera.

Brad ha già iniziato a parlare di sequel…
Si torna sempre al personaggio. Ho sentito che il finale era cruciale perché intimo e piccolo, perché umano. Penso che sia la chiave. Se si parte per un secondo viaggio, si deve mantenere l’umanità perché è una continuazione di come l’umanità cercherà di sopravvivere e di come la storia si svilupperà ulteriormente. Penso che sia la chiave.

Fonte: MoviesBlogMTV