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Tanti auguri Marion Cotillard! Curiosità da “La vie en rose” a “Inception”

Conosciamo meglio l’attrice francesce Marion Cotillard, premio Oscar per “La vie en rose”

di carla
pubblicato 30 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:06

Il 30 settembre 1975 nasceva a Parigi Marion Cotillard, da Jean-Claude Cotillard, attore, drammaturgo e regista, e da Niseema Theillaud, attrice e insegnante di teatro. A Marion dedico questo post con curiosità, sue dichiarazioni e filmografia. A chi di voi piace Marion?

– Ha studiato recitazione a Orléans.
– Se non avesse fatto l’attrice, avrebbe voluto diventare una cantante.
– E’ un’ecologista e portavoce di Greenpeace
– Ha dovuto imparare a cantare in un mese per interpretare Marie in Les Jolies choses (2001).
– I suoi migliori amici sono Cécile Cassel, Élodie Navarre e Mélanie Laurent.
– E’ cittadina francese.
– Ha due fratelli più giovani: Guillaume e Quentin, gemelli identici (natio il 6 novembre 1977).
– Il vestito che indossava agli Academy Awards (dove ha vinto l’Oscar come migliore attrice) è stato progettato appositamente per lei da Jean-Paul Gaultier.
– È stato considerata per il ruolo di Hanna Schmitz in The Reader – A voce alta (2008) dopo che Nicole Kidman aveva abbandonato a causa della gravidanza. Tuttavia la parte è andata a Kate Winslet.
– Ha dato alla luce suo figlio Marcel Canet il 19 maggio 2011, il padre è il partner Guillaume Canet.
– Era incinta di sei mesi di Marcel quando ha completato le riprese di Contagion (2011).
– Era stato originariamente scelta per recitare in Cosmopolis (2012), ma è stato sostituito da Sarah Gadon dopo aver lasciato a causa della sua gravidanza.
– Era in considerazione per il ruolo di Ryan in Gravity (2013), ma alla fine fu scelta Sandra Bullock.
– E’ tornata a lavorare un mese dopo la nascita del suo figlio Marcel per iniziare le riprese Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012).
– È uno dei cinque attori francesi ad aver vinto un Oscar. Gli altri, in ordine cronologico sono: Claudette Colbert per Accadde Una Notte (1934), Simone Signoret per La strada dei quartieri alti (1959), Juliette Binoche per Il Paziente Inglese (1996) e Jean Dujardin per The Artist (2011).
– Il suo nome si pronuncia “mah-ree-Ahn ko-tee-ar”.

– E’ stata protagonista del video di David Bowie The Next Day (lo vedete qui sopra) a fianco di Gary Oldman, suo co-protagonista in Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012).
– Il regista James Gray che l’ha diretta in The Immigrant (2013) ha affermato che Cotillard è la miglior attrice con cui abbia mai lavorato.
– È una fan di Kate Winslet, Will Ferrell, Seth Rogen e Jonah Hill e nel corso di un’intervista a Jay Leno nel 2012, ha detto che le piacerebbe lavorare con loro in una commedia.
– Era stata originariamente scelta per recitare in Il Passato (2013), ma è stato sostituita da Bérénice Bejo, dopo l’abbandono a causa di conflitti di programmazione.
– Adora David Bowie, The Rolling Stones, The Beatles, Radiohead ed Elvis Presley.

– Ha detto:

“Secondo me non si impara a recitare. Si impara ad utilizzare le emozioni e i sentimenti: la mia prima insegnante è stata mia madre e poi ho lavorato con mio padre, che mi ha aiutato a trovare in me stessa tutte le emozioni e come giocare con esse”.

“La prima cosa che devo fare per cancellare il mio accento francese è pensare che sia effettivamente possibile, ma, per il momento, penso che non lo sia. C’è un sacco di lavoro”.

“Mi piacciono i personaggi estremi perché sono pieni di passione, sono ricchi dentro. Tina Lombardi [da Una lunga domenica di passioni] è stato un bel personaggio. Quello che mi piace di lei è che non è un cliché della femme fatale. E’ solo una ragazza che ama il suo uomo ed è disperata nel perderlo. Non si tratta solo di vendetta”

“Entrambi i miei genitori sono attori di teatro, e sono rimasta affascinata dai loro lavori. Mio padre era un mimo. Quando avevo 5 anni, un amico regista della mia famiglia mi ha messo nel suo film. Ho interpretato una bambina con un cane, ma ricordo le mie scene ed ero estasiata dalla recitazione. E’ stato un sogno per me: la passione della professione è contagiosa”.

“Il primo film in lingua inglese che ho visto è stato probabilmente ET. Mi ricordo che ho pianto così forte che la gente voleva portarmi fuori dal cinema”.

“Non so se abbiamo molte vite e se mi reincarnerò in una prossima vita, ma credo davvero che quando si muore, non ci si ferma”.

[Su Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012)] “Non ho avuto una parte importante nel film di Batman, ma dovevo essere disponibile in ogni momento. Il copione cambiava costantemente, e dovevo essere pronta a salire sul primo aereo per essere sul set, se avevano bisogno di me”.

“Non sono una che si apre alle persone molto facilmente. Con la recitazione penso di aver trovato un modo per parlare ad un sacco di gente e di condividere qualcosa di me stessa, pur mantenendo le distanze. Non ho nulla contro le persone che mettono a nudo le loro anime ai media. Ma io non riesco a farlo. E’ lo stesso se vado ad una cena con degli ospiti che non conosco. Non ho intenzione di condividere certe cose con loro”.

“A scuola ero quella cosa nera in un angolo. Non ero popolare. Penso di essere stata molto noiosa… non noiosa perché non parlavo, no, no, è stato terribile. Non ero affatto interessante. Pensavo di non avere personalità”.

“Ho sempre amato cantare. Non riesco a ricordare un viaggio in macchina senza cantare. La musica è parte della mia vita”.

“Non è la fama che ha cambiato la mia vita, ma La vie en rose, che è stato un punto di svolta per me. Mi ha messo in un universo diverso e mi ha dato l’opportunità di scoprire mondi diversi”.

“Non si può dare mai niente per scontato in questo mestiere. Sei molto esposto e può essere violento. Sono forte, ma anche fragile, e a volte non è facile essere esposti al giudizio, e giocare con le tue emozioni, andare alla ricerca dentro di te per esporti nuda al mondo”.

“Voglio solo fare del mio meglio. Voglio solo trovare l’autenticità di ogni personaggio. Questo è quello che conta per me. Sarebbe orribile avere un pubblico che dice: ‘Oh, è lei.’ Sarebbe orribile. Voglio sperimentare qualcosa di nuovo ogni volta”.

“Una volta che ho iniziato a recitare non ho visto alcun confine. Volevo fare l’attrice”.

“Per me la bellezza è qualcosa che viene fuori da te e ti circonda”.

Premi Oscar

Premio vinto nel 2008 come miglior attrice per La vie en rose (2007). Le altre candidate erano: Cate Blanchett – Elizabeth: The Golden Age, Julie Christie – Away from Her – Lontano da lei, Laura Linney – La famiglia Savage,
Ellen Page – Juno.

Marion Cotillard – Filmografia

– L’histoire du garçon qui voulait qu’on l’embrasse, regia di Philippe Harel (1994)
– Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle), regia di Arnaud Desplechin (1996)
– Il pianeta verde (La belle Verte), regia di Coline Serreau (1996)
– Taxxi (Taxi), regia di Gérard Pirès (1998)
– La guerre dans le Haut Pays, regia di Francis Reusser (1999)
– Furia, regia di Alexandre Aja (1999)
– Du bleu jusqu’en Amérique, regia di Sarah Lévy (1999)
– Taxxi 2 (Taxi 2), regia di Gérard Krawczyk (2000)
– Lisa, regia di Pierre Grimblat (2001)
– Les jolies choses, regia di Gilles Paquet-Brenner (2001)
– Une affaire privée – Una questione privata (Une affaire privée), regia di Guillaume Nicloux (2002)
– Taxxi 3 (Taxi 3), regia di Gérard Krawczyk (2003)
– Amami se hai coraggio (Jeux d’enfants), regia di Yann Samuell (2003)
– Big Fish – Le storie di una vita incredibile (Big Fish), regia di Tim Burton (2003)
– Innocence, regia di Lucile Hadžihalilovi? (2004)
– Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles), regia di Jean-Pierre Jeunet (2004)
– Cavalcade, regia di Steve Suissa (2005)
– Ma vie en l’air, regia di Rémi Bezançon (2005)
– Mary, regia di Abel Ferrara (2005)
– Sauf le respect que je vous dois, regia di Fabienne Godet (2005)
– La boîte noire, regia di Richard Berry (2005)
– Edy, regia di Stéphan Guérin-Tillié (2005)
– Toi et moi, regia di Julie Lopes-Curval (2006)
– Dikkenek, regia di Olivier Van Hoofstadt (2006)
– Fair Play, regia di Lionel Bailliu (2006)
– Un’ottima annata (A Good Year), regia di Ridley Scott (2006)
– La vie en rose (La Môme), regia di Olivier Dahan (2007)
– Nemico pubblico – Public Enemies (Public Enemies), regia di Michael Mann (2009)
– Oceani 3D (OceanWorld 3D) – documentario, regia di Jean-Jacques Mantello (2009)
– L’ultimo volo (Le dernier vol), regia di Karim Dridi (2009)
– Nine, regia di Rob Marshall (2009)
– Inception, regia di Christopher Nolan (2010)
– Piccole bugie tra amici (Les petits mouchoirs), regia di Guillaume Canet (2010)
– Midnight in Paris, regia di Woody Allen (2011)
– Contagion, regia di Steven Soderbergh (2011)
– Un sapore di ruggine e ossa (De rouille et d’os), regia di Jacques Audiard (2012)
– Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises), regia di Christopher Nolan (2012)
– The Immigrant, regia di James Gray (2013)
– Blood Ties, regia di Guillaume Canet (2013)

Videoclip
– Petite fille dei Les Wampas (1989)
– No Reason to Cry Out Your Eyes (On the Highway Tonight) di Hawksley Workman (2004)
– More Than Meets The Eyes di Yodelice (2010)
– The Next Day di David Bowie (2013)

Premio Oscar