Home Curiosità Priscilla la Regina del Deserto sbarca a Milano: foto dello showcase del musical e intervista a Simone Leonardi-Bernadette

Priscilla la Regina del Deserto sbarca a Milano: foto dello showcase del musical e intervista a Simone Leonardi-Bernadette

Arriva in Italia direttamente da Broadway il musical evento. Siamo andati alla presentazione ufficiale dello spettacolo: ecco il resoconto della conferenza stampa, le foto ed i video dello showcase ed una breve intervista a uno dei tre protagonisti.

di simona
pubblicato 18 Novembre 2011 aggiornato 28 Agosto 2020 15:35

Il prossimo anno sbarcheranno a Roma, poi si sposteranno in tournèe a Madrid e in Portogallo…ma per il momento Tick (in arte Mitzi), Adam (in arte Felicia) e Bernadette, le tre favolose drag queen protagoniste di Priscilla La Regina del Deserto, resteranno in scena al Teatro Ciak di Milano fino alla fine della stagione. Ribattezzata Priscilla Palace e riadattata per l’occasione (la torre scenica è stata alzata ed ampliata, in modo da poter accogliere l’imponente allestimento dello spettacolo) la struttura di via Procaccini è ora in grado ora di ospitare più di 1.500 spettatori.

Con 29 performers di grande talento in scena ogni sera; una quantità spropositata di magnifici costumi – 495, per la precisione, senza contare le più di 60 parrucche, i 200 estrosi copricapo e le 150 paia di scarpe fatte su misura, per un totale di 261 cambi d’abito (il cambio trucco-parrucco più veloce avviene in soli 15 secondi!); una raffica di battute esilaranti, una splendida colonna sonora ed un bus – Priscilla, appunto – di 7 metri e mezzo (superaccessoriato, con interni decorati in ogni minimo particolare e l’esterno ricoperto da centinaia di piccoli led) che da solo costa più di un milione di euro; Priscilla La Regina del Deserto promette di essere il musical evento dell’anno. E forse non solamente di quest’anno, vista la situazione non propriamente rosea in cui versa il teatro italiano….

In arrivo direttamente da Broadway e tratto dall’omonimo film scritto e diretto da Stephan Elliott – vincitore, tra gli altri, del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes nel 1994, di un BAFTA e di un Premio Oscar nel 1995 per i migliori costumi – Priscilla la Regina del Deserto debutterà il prossimo 14 dicembre ed è stato presentato ufficialmente alla stampa milanese con una interessante sessione di prove aperte presso la nuova sede del M.A.S.

Seguiteci dopo il salto: oltre ad una galleria di foto, troverete due clip video dello showcase

Priscilla la Regina del Deserto sbarca a Milano – showcase e conferenza stampa del musical

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Chiunque abbia visto almeno una volta il film già conosce la storia che verrà portata in scena, perciò non ci dilungheremo a raccontarvela. Rassicuriamo, piuttosto, i fan: i testi delle 25 hits (tutte eseguite rigorosamente dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Stephen ‘Spud’ Murphy) che compongono la colonna sonora dello show sono stati lasciati in inglese, solo i dialoghi sono stati adattati e tradotti nella nostra lingua. Antonello Angiolillo, Simone Leonardi e Mirko Ranù vestiranno i panni (i glitter e le piume) che al cinema furono di Hugo Weaving, Terence Stamp e Guy Pearce; mentre Maurizio Arena avrà il ruolo del meccanico Bob e Giada D’Auria quello di sua moglie Cynthia, Alice Mistroni sarà Marion ed Andrea Verzicco calzerà i vertiginosi tacchi di Miss Understanding, un personaggio creato appositamente per la versione teatrale di Priscilla, così come le tre Divas (Elena Nieri, Loredana Fadda e Valentina Ferrari).

Durante l’incontro di presentazione dello spettacolo alla stampa, il cast si è esibito in alcuni numeri musicali per darci un assaggio di quanto vedremo sul palcoscenico. Nonostante la totale assenza degli sfarzosi abiti e delle monumentali scenografie, la performance è stata galvanizzante. L’Associate Director Dean Bryant ha raccontato:

“Quando siamo arrivati in Italia, un solo mese prima dell’inizio delle prove, non sapevamo cosa aspettarci esattamente. Il vostro Paese è famoso per l’opera, la danza ed il teatro, ma non per tutte e tre le cose in contemporanea. Mi chiedevo che tipo di cast avremmo potuto trovare, in un paese in cui il musical non è così affermato. E invece si è trattato del casting più veloce che mi sia capitato di fare, il fato ci ha sorriso. Abbiamo trovato subito tutti i protagonisti e fra di loro si è creata immediatamente una fortissima alchimia.”

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Le scenografie e lo styling del bus sono opera di Brian Thomson (forse il nome vi suona familiare: sue le scenografie della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Sydney del 2000; del Jesus Christ Superstar al London Palace Theatre nei primi anni ’70, delle produzioni originali di The Rocky Horror Show a Londra e in tutto il mondo; e dei film The Rocky Horror Picture Show e Shock Treatment). I pluripremiati costumi (oltre all’Oscar, al Bafta e all’Australian Film Institute Award, i costumi di Priscilla hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, fra i quali un Helpmann Award, un Green Room Award, un Laurence Oliver Award per la produzione in scena nel West End, un Tony Award per la produzione di Broadway) sono di Tim Chappel e Lizzy Gardiner, già costumisti del film. Cassie Hanlon – che negli ultimi 25 anni ha lavorato per film come Star Wars, Superman e Le Cronache di Narnia; oltre ad essere stata truccatrice personale di Rowan Atkinson, Ray Liotta, Guy Pearce, Heath Ledger e Rachel Griffiths – è, invece, artefice del make-up design, del musical come del film.

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Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Simone Leonardi, persona fantastica oltre che artista con la A maiuscola; reduce da due anni di lavoro nella produzione Stage Entertainment de La Bella e La Bestia, dove ha interpretato il ruolo di Din Don in più di 500 repliche tra Roma e Milano.

Simone, fra te e Bernadette c’è una grande differenza anagrafica. Sei riuscito ugualmente ad immedesimarti nel personaggio?
E’ vero, sono molto più giovane di lei, ma non ho avuto problemi a mettermi nei suoi panni. Ho trovato molti punti di contatto su cui poter lavorare. Il bagaglio di esperienza e di saggezza di Bernadette non derivano semplicemente dai suoi anni ma soprattutto delle vicende personali, della vita che ha vissuto, dalla sua sensibilità e degli ostacoli che ha superato. La sua è una maturità interiore, non solamente esteriore. Io a trent’anni non posso dire di sapere tutto, ma ho avuto molte esperienze per certi versi simili alle sue, che mi permettono di capirla e di fare mio il suo personaggio.

Ho sentito dire che la versione dello show in scena a Broadway, rispetto a quella londinese, è stata un po’ “addomesticata” e che, alla fine, non si capisce che Bernadette e Bob fanno coppia e rimangono insieme ad Alice Springs…
No, no, stai tranquilla, nel nostro spettacolo si capirà benissimo!

Cosa ti piace di più dello spettacolo?
La cosa che mi piace maggiormente dello spettacolo, così come del film, è la totale mancanza di autocommiserazione e di tristezza da parte dei personaggi. Mi piace la grande ironia, la comicità e la leggerezza con cui viene trattato il tema dell’omosessualità e della transessualità. Il messaggio arriva al pubblico senza pesantezza, senza drammaticità ma con grande intelligenza.

Perchè la gente dovrebbe venire a vedere Priscilla?
Perchè una riflessione in questi termini non era ancora stata fatta. Al pubblico viene offerta un’opera che, con la chiave del divertimento, apre una porta nuova sulla diversità e sull’accogliere questa diversità. E poi è uno spettacolo oggettivamente molto ricco, che offre davvero di tutto e fa venire voglia di tornare a vederlo più di una volta.

Quale futuro vedi per il mondo del musical in Italia?
Intanto vedo un futuro, ed è già molto! Il musical porterà nuova linfa vitale al mondo del teatro in generale. Il teatro di prosa nel nostro Paese è sempre stato un baluardo culturale della vecchia scuola (in questo caso con accezione negativa) ma i tempi sono cambiati e si sente bisogno di ritmo, danza, canto, luci e leggerezza. In questo senso il musical potrebbe essere una sorta di trampolino per dare un nuovo slancio ad una drammaturgia contemporanea, che manca. Purtroppo esiste una casta di vecchi depositari di una filosofia teatrale obsoleta, che impedisce il progresso. Le nuove produzioni di grandi musical aiutano a superare questo stallo. Stage Entertainment con La Bella e La Bestia e ora il M.A.S. con Priscilla hanno fatto da apripista, senza nulla togliere alle società di produzione pioniere come la Compagnia della Rancia o la Planet Musical; e altre nuove compagnie continueranno su questa strada e ciò andrà a vantaggio di tutto il teatro. Certo un piano di defiscalizzazione che aiuti le compagnie private, aiuterebbe.

Quale personaggio hai amato di più fra quelli che hai interpretato in passato e quale sogni di interpretare in futuro?
Sono rimasto molto affezionato a Din Don e anche Bernadette mi piace molto. Per il futuro…beh, il mio grande sogno sarebbe di interpretare Macbeth, ma restando in tema musical direi Bert, lo spazzacamino di Mary Poppins.

Grazie Simone per la disponibilità e in bocca al lupo per il tuo viaggio ‘on the road’ attraverso il deserto australiano! (E controlla che le parrucche vengano messe sotto chiave dopo ogni replica, perché la sottoscritta potrebbe essere colta da irrefrenabile cleptomania!)

Priscilla la Regina del Deserto sbarca a Milano - showcase e conferenza stampa del musical
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Sito ufficialePagina Facebook – alcuni altri video della presentazione li trovate su Dietro le Quinte.