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I 5 punti “choc” di Breaking Dawn

Il parto, il sesso, la gravidanza, i genitori e l’aborto. C’è tutto in The Twilight Saga: Breaking Dawn parte 1. Come si rapportano gli adolescenti con questi temi?

di carla
pubblicato 24 Novembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 06:15


Ieri ho visto Breaking Dawn. Ommammia. Non amo la saga di Twilight ma devo conoscere i miei “nemici” e questo capitolo è il più brutto mai visto finora. Non voglio però parlare oggi del film come critica (ho già dato il mio voto nella recensione di Cineblog) ma prendo spunto dall’articolo di Moviefone che guarda la pellicola dal punto di vista dei teenager. Anche se il target è quello degli adolescenti, il film è appropriato per i minori di 15 anni? ATTENZIONE! SPOILER!

    Sesso: I primi tre film della saga sono romantici. Edward e Bella non hanno nessun rapporto sessuale, si baciano soltanto, neanche un accenno di palpeggiamenti sopra ai vestiti. In Breaking Dawn, naturalmente dopo il matrimonio!, si ha la notte di nozze. Edward, essendo vampiro e avendo forza sovraumana, spacca il letto durante l’atto sessuale ma lascia lei intatta. Alla mattina Bella scopre delle contusioni sul suo corpo ma non gli interessa e vuole fare di nuovo l’amore con Edward. Lui, preoccupato per la salute di lei, si nega. Lei, frustrata, fa di tutto per scatenare il desiderio di lui (giocare a scacchi non aiuta, ragazzi!).
    La gravidanza: Bella rimane incinta dopo un solo rapporto sessuale. Ha 18 anni e, anche se è sposata, non deve essere facile per lei. Poi, vabbé, le sta crescendo dentro un vampiro assetato di sangue ma questo è un altro discorso. Il discorso qui è che Edward non credeva possibile la gravidanza (forse perché essendo morto non può avere un’erezione e i suoi spermatozoi sono cadaveri?) e quindi fanno sesso senza protezione. Ma quando Bella si accorge che è incinta Edward definisce il bambino come “quella cosa”. Insomma, cinici per cinici: non solo i vampiri fanno così: “Ma no, dai, lo facciamo una volta sola, mica puoi rimanere incinta no?” Blablablabla.
    L’aborto: Bella ad un certo punto afferma che non abortirà, che il corpo è suo e che è sua la scelta. Anzi. Preferisce dare alla luce il bimbo e morire. Non voglio dire che questa è una propaganda pro-life ma vi ricordo che Stephenie Meyer, l’autrice dei libri, è di religione mormone, fortemente cristiana. Ora, il no all’aborto e rifiutare il sesso prima del matrimonio possono rientrare nella “scelta”.
    I genitori: Bella, dopo il matrimonio, si allontana dal padre. Scopro che nel libro Bella è disposta a rinunciare ai suoi genitori per sposare Edward (è vero? Mi confermate?). Nel film questo aspetto non è così chiaro ma nel film il padre di Bella è chiaramente fuori dalla sua vita.
    Il parto: la scena della nascita di Renesmee è forte anche se nel romanzo è molto più sanguinosa e crudele. Il regista Bill Condon ha deciso di girarla in modo più soft per non turbare i giovani (e per evitare il vietato ai minori) ma il cesareo può choccare gli animi più sensibili?

Sinceramente: a me il film ha disturbato, ma per la bruttezza. Ma a scrivere questo post mi sono divertita.