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Nebraska: Bruce Dern pensava che il film non si sarebbe fatto

Dopo Sideways e Paradiso amaro, torna Alexander Payne con Nebraska, un piccolo film in bianco e nero. Bruce Dern, premiato come miglior attore a Cannes e in odore di nomination agli Oscar, parla assieme a sceneggiatore e produttori della travagliata produzione della pellicola, in arrivo a gennaio in Italia.

pubblicato 7 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:38

È uno degli attori in lizza per entrare nella cinquina delle nomination agli Oscar come miglior attore protagonista. Vergognosamente alle spalle ha una sola segnalazione da parte dell’Academy targata 1979 (per Tornando a casa). È soprattutto una delle icone della New Hollywood: parliamo di Bruce Dern, di nuovo meritatamente sulla cresta dell’onda.

Un vero mito al quale Alexandre Payne ha fatto un doppio regalo con Nebraska: gli ha dato il ruolo di una vita, quella che tira le fila di un’intera carriera, e lo ha fatto entrare nella “corsa agli Oscar” sin dalla Palma ricevuta a Cannes. Nessuno ha alcun dubbio su cosa funzioni di Nebraska, ed è certamente l’interpretazione burbera, divertente e addirittura commovente di Dern.

C’è chi ha poi storto il naso di fronte al film (come spesso accade con certa critica nei confronti del cinema del regista), ma le reazioni sono state globalmente molto positive sin dalla sua prima in concorso sulla Croisette (qui la nostra recensione). Si tratta di un indie più “piccolo” e dal budget più ridotto rispetto a Sideways o Paradiso amaro, e anche per questo ha avuto una produzione decisamente lunga e travagliata.

Intervistato ieri durante la premiere del film ai Gotham, Dern ha dichiarato di aver ricevuto la sceneggiatura di Bob Nelson nove anni fa. In questo lasso di tempo Payne ha girato due film, e l’attore ha avuto timore che il film non si facesse del tutto anche a causa sua:

Avevo paura non si sarebbe mai fatto e che non avrei mai avuto l’occasione di interpretare quel ruolo. Alexander ha fatto prima Sideway e poi Paradiso amaro. Continuavo a pensare che li stava girando perché non riusciva a portare il progetto in porto e io, paranoico come sono, pensavo fosse a causa mia. Pensavo che se fosse riuscito a liberarsi di me avrebbe potuto farlo, mentre io avrei potuto fare Rumpelstiltskin Parte 3 o qualunque roba mi avessero chiesto di fare. Ma alla fine è riuscito a farmi approvare. La battaglia successiva è stata quella del bianco e nero.

Anche lo sceneggiatore Bob Nelson ha parlato delle difficoltà che il film ha avuto nel farsi accendere quella benedetta luce verde per iniziare la lavorazione:

Ho pensato che nessuno mai l’avrebbe fatto. Stavo scrivendo la sceneggiatura per divertimento personale e per provare a scrivere qualcosa per Hollywood. Alexander mi disse che la prima volta che aveva letto la sceneggiatura l’aveva pensata in bianco e nero. Pensai: bella idea!

All’epoca, Payne aveva da poco realizzato Election con la Bona Fide di Albert Berger e Ron Yerxa. Parlò di Nebraska con loro, e i due si dimostrarono subito interessati. Berger ha così commentato:

Tra il fatto che Alexander vuole Bruce e che lo vuole in bianco e nero… era un film che volevo assolutamente vedere! Ma ovviamente convincere lo studio è una vera sfida. Ci sono stati degli ostacoli, ma alla fine la Paramount ci ha supportato. Election è stato il primo film che Alexander ha fatto con uno studio alle spalle. Tentava di proteggere quello che stava provando a fare con quel film. Nel caso di Nebraska [14 anni dopo, ndr] credo che fosse più rilassato e sicuro di sé.

Nebraska uscirà negli States il 15 novembre 2013, mentre in Italia uscirà il 23 gennaio 2014: qui il trailer e tutto quello che dovete sapere sul film.

Fonte: Variety

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